
Autore: Auður Ava Ólafsdóttir
Pubblicato da Einaudi - Gennaio 2018
Pagine: 200 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Supercoralli

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Dal 16 gennaio in libreria
Eletto Libro dell’anno dai librai islandesi, sta per attivare anche nelle nostre librerie Hotel Silence, il nuovo romanzo di Auður Ava Ólafsdóttir edito da Einaudi. Jónas ha quarantanove anni e un talento speciale per riparare le cose. La sua vita, però, sta andando a pezzi e niente sembra avere piú senso. Per questo Jónas vuole farla finita, ma quando lascia l’Islanda (per attuare il suo progetto lontano da tutti) scoprirà che c’è sempre, sempre una seconda possibilità. Auður Ava Ólafsdóttir con queste pagine ha scritto il suo libro piú bello, il piú essenziale, tenero e ironico. Hotel Silence è un romanzo poetico e delicato, un inno alla capacità della vita di rigenerarsi e trasformarsi. Un libro che è un segno di pace, una stretta di mano laica che ci riavvicina a quanto di umano dentro di noi resiste agli orrori del mondo.
Jónas ha quarantanove anni e un talento speciale per riparare le cose. La sua vita, però, non è facile da sistemare: ha appena divorziato, la sua ex moglie gli ha rivelato che la loro amatissima figlia in realtà non è sua, e sua madre è smarrita nelle nebbie della demenza. Tutti i suoi punti di riferimento sono svaniti all’improvviso e Jónas non sa piú chi è. Nemmeno il ritrovamento dei suoi diari di gioventú, pieni di appunti su formazioni nuvolose, corpi celesti e corpi di ragazze, lo aiuta: quel giovane che era oggi gli appare come un estraneo, tutta la sua esistenza una menzogna. Comincia a pensare al suicidio, studiando attentamente tutti i possibili sistemi e tutte le variabili, da uomo pratico qual è. Non vuole però che sia sua figlia a trovare il suo corpo, e decide di andare a morire all’estero. La scelta ricade su un paese appena uscito da una terribile guerra civile e ancora disseminato di edifici distrutti e mine antiuomo. Jónas prende una stanza nel remoto Hotel Silence, dove sbarca con un solo cambio di vestiti e la sua irrinunciabile cassetta degli attrezzi. Ma l’incontro con le persone del posto e le loro ferite, in particolare con i due giovanissimi gestori dell’albergo, un fratello e una sorella sopravvissuti alla distruzione, e con il silenzioso bambino di lei, fa slittare il suo progetto giorno dopo giorno… Auður Ólafsdóttir con Hotel Silence ha scritto il suo romanzo piú bello, il piú essenziale, tenero e ironico. Un libro che è un segno di pace, una stretta di mano laica che ci riavvicina a quanto di umano dentro di noi resiste agli orrori del mondo.
Auður Ava Ólafsdóttir, nata a Reykjavik nel 1958, ha insegnato Storia dell’arte ed è stata direttrice del Museo dell’Università d’Islanda. In Italia ha pubblicato Rosa Candida (Einaudi, 2012), La donna è un’isola (Einaudi, 2013), L’eccezione (Einaudi, 2014) e Il rosso vivo del rabarbaro (Einaudi, 2016). Rosa candida è stato finalista al Prix Fémina e ha vinto il Gran Prix des lectrices de Elle, il Prix Page des Libraires 2010, il Prix des libraires du Québec e il Prix des Amis du Scribe 2011.
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