
Autore: Mirko Zilahy
Pubblicato da Longanesi - Aprile 2017
Pagine: 420 - Genere: Thriller
Collana: La Gaja scienza

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Dal 18 aprile in libreria
Finalmente il commissario Enrico Mancini sta per tornare. Dopo il successo internazionale del romanzo d’esordio È così che si uccide, Mirko Zilahy torna in libreria con La forma del buio, edito da Longanesi. Lo scrittore romano propone una nuova, dirompente sfida al lettore, dipingendo una Roma mai così oscura e tormentata e valicando i confini del thriller con una scrittura potente e affilata. E con personaggi sempre più indimenticabili. Ora, ne La forma del buio, il tormentato profiler Mancini viene richiamato in servizio e messo di fronte a quella che si dimostrerà come la sfida più angosciante e letale della sua vita.
«La forma del buio prosegue il percorso iniziato con È così che si uccide tra le strade, i cunicoli, i monumenti classici e post industriali, il sotto e il sopra, l’acciaio e il verde della mia Roma. Se È così che si uccide è un libro sul senso (relativo) della giustizia e sulla disumanità di cui sono capaci gli uomini, La forma del buio affronta il tema della realtà e del suo doppio: l’illusione, la visione, la trasformazione.»
Roma è nelle mani di un assassino, un mostro capace di dare forma al buio. Una tenebra fatta di follia e terrore, che prende vita nel rito dell’uccisione. Le sue visioni si tramutano in realtà tramite le sue vittime, nei luoghi più sconosciuti ma pieni di bellezza della città. Perché il killer non si limita ad uccidere, ma insegue una strana forma di arte plastica. Lui si trasforma, plasma e trasfigura le sue vittime in opere ispirate alle creature della mitologia classica: il Laocoonte, la Sirena, il Minotauro. Sono però soltanto indizi senza un senso apparente, se non si è in grado di interpretarli. Di analizzare la scena del crimine. E tracciare un profilo. Ma il miglior profiler di Roma, il commissario Enrico Mancini, è lontano dall’essere l’uomo brillante e deciso di un tempo. E la squadra che lo ha sempre affiancato non sa come aiutarlo a riemergere dall’abisso. Mentre nuove ‘opere’ di quello che la stampa ha già ribattezzato “lo Scultore” appaiono sui palcoscenici più disparati, dalla Galleria Borghese all’oscura, incantata Casina delle Civette a villa Torlonia, dallo vecchio Giardino zoologico all’intrico dell’antica rete fognaria romana, Mancini viene richiamato in servizio e messo di fronte a quella che si dimostra ben presto la sfida più terribile e complicata della sua carriera. O forse della sua stessa vita.
Mirko Zilahy (Roma, 1974), laurea in Lingue e Letterature Straniere con una tesi su Dracula di Bram Stoker, ha conseguito un Phd presso il Trinity College di Dublino dove ha insegnato lingua e letteratura italiana. È giornalista pubblicista ed è stato editor per minimum fax nonché traduttore letterario dall’inglese (ha tradotto, tra gli altri, il premio Pulitzer 2014 Il cardellino di Donna Tartt). È così che si uccide (Longanesi 2016), il suo primo romanzo, è stato accolto con grande entusiasmo dai critici e dai lettori. La forma del buio è il suo nuovo romanzo.