
Autore: John Burnside
Pubblicato da Fazi - Marzo 2017
Pagine: 282 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Le strade

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Dal 23 marzo in libreria
Da una delle voci più note e celebrate della poesia e della narrativa del Regno Unito, sta per arrivare in libreria La natura dell’amore, il nuovo romanzo di John Burnside edito da Fazi. Uno scorcio lucido e disarmante sul modo in cui gli uomini vivono l’amore e un’indagine sulla natura inquietante dell’attrazione, che si dipana in un labirinto contorto di desiderio e rifiuto. In sottofondo la colonna sonora della vita di Burnside, e le influenze culturali che hanno contribuito a plasmare la sua essenza: il jazz e la musica rock, la fotografia di Diane Arbus, i tristi paesaggi invernali del Nord della Norvegia e le abbuffate di LSD a Cambridge. La natura dell’amore è un’opera potente e insieme intima, che fonde in maniera magistrale prosa e poesia, essay e memoir. Una riflessione intensa e poetica sull’amore e le sue possibilità, un inno alla natura selvaggia e libera presente in tutti gli uomini. Questo romanzo è più di un memoir: è un libro sulla memoria, cioè l’altra faccia dell’amore, in cui perdersi e trovarsi sono in fondo la stessa cosa.
Dalla remota comunità di Cowdenbeath, cittadina mineraria scozzese in cui cresce alle acciaierie della “comunità pianificata” di Corby, ai paesaggi sperduti delle isole della Norvegia in cui rischia di venir ucciso dal freddo, John Burnside ripercorre la sua vita in un memoir dalle atmosfere poetiche, un libro sulla natura dell’amore, la memoria e la società. Ad ispirare le sue riflessioni sono le figure femminili che l’hanno affascinato, a volte quasi stregato, prima da bambino e poi da adulto.
Quando John per la prima volta si accorge che i testi delle canzoni d’amore che passano alla radio hanno un significato, capisce di essersi innamorato. È il suo incontro con l’amore e ha il volto di Madeleine – la cugina che lo incanta con le sue dita affusolate e le unghie dipinte, sempre diversa eppure sempre lei. Madeleine gli fa ascoltare I Put a Spell on You nella versione di Nina Simone, la cosa più bella che lui abbia mai sentito, e mentre suo padre si prepara a lasciare la Scozia per approdare a Corby, dove lo attende un lavoro in un’acciaieria, John è totalmente avvinto da quest’incantesimo, un incantesimo che si trasforma in ossessione e durerà tutta la vita. E in effetti Madeleine ricorre in tutto il libro: ogni donna che John incontrerà non sarà che un riflesso della cugina, la prima di una schiera celeste di misteriose e belle ragazze che infiammano la sua immaginazione – una sconosciuta che in un caffè gli canta una canzone, un’amica incontrata in un ospedale psichiatrico che danza davanti a lui nella sala da pranzo, e infine Christine, una ragazza di cui da giovane si era follemente innamorato ma che ha rifiutato senza mai spiegarsene la ragione. L’amore, riflette Burnside, altro non è che una forma di adattamento alla società, una trappola nella quale si cade semplicemente per aderire ai modelli proposti, l’amore nella Società Autorizzata non potrebbe essere in fondo solo la fine dell’amore? Attraverso digressioni illuminanti su ballate popolari, omicidi, voodoo, l’acido e l’insonnia, e un cast che comprende Kafka e Narciso, Diane Arbus e Mel Lyman tra gli altri, Burnside in La natura dell’amore ricorda al lettore che nell’uomo esiste tuttavia uno spirito diverso, che non si adatta, una sorta di follia: una parte di noi, selvaggia e libera, che vive e si ribella alle leggi convenzionali della realtà, una forza capace di incantarci.
«Un meraviglioso memoir e uno studio rivelatore sulla natura dell’amore». – The Guardian
«Accattivante e perturbante, una tesi profondamente romantica. Burnside è un maestro poeta». – Financial Times
«Un’autobiografia saggia e cupa scritta in uno stile appagante ed essenziale». – Sunday Times
«Un memoir sinuoso, peculiare, struggente. La prosa di Burnside è piena di meraviglie». – The Observer
John Burnside, nato nel 1955 a Dunfermline, in Scozia, da un’umilissima famiglia operaia. È docente di scrittura creativa presso la University of St Andrews, a nord di Edimburgo. Figlio di un minatore alcolizzato e violento, ha vissuto con i genitori prima a Cowdenbeath e poi a Corby, dove era sorto il nuovo distretto dell’acciaio. La sua vasta produzione poetica è stata insignita nel 2008 di uno dei più importanti premi di poesia del Regno Unito, The Cholmondeley Award, e la sua raccolta The Asylum Dance ha vinto nel 2000 il Whitbread Poetry Award. Autore di un drammatico memoir sul suo rapporto con il padre (A lie about my father), un uomo tirannico e violento che per anni ha vessato Burnside e la madre – tanto da spingere John all’alcolismo e alla droga prima, e più tardi a un temporaneo ricovero in un istituto psichiatrico, Burnside ha pubblicato numerose raccolte poetiche, racconti, saggi e romanzi. Fazi Editore ha pubblicato il suo Glister (2010). È stato membro della giuria del Man Booker Prize. Vive nel Fife, in Scozia, con la moglie e i due figli.
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