
Autore: Lars Gustafsson
Pubblicato da Iperborea - Marzo 2017
Pagine: 188 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Narrativa
Dal 17 febbraio in libreria
Tra pochi giorni arriverà finalmente nelle nostre librerie La ricetta del dottor Wasser, l’ultimo romanzo del grande scrittore svedese recentemente scomparso Lars Gustafsson, edito da Iperborea. Uscito pochi mesi prima della sua scomparsa, La ricetta del Dottor Wasser è uno dei romanzi più riusciti di Lars Gustafsson, una riflessione sull’arte, sull’amore, sull’identità e sull’inganno che occupa un posto importante nella letteratura, da qualche parte vicino ad Anthony Trollope e Franz Kafka.
Il 18 marzo del 2012 si poteva leggere sullo Svenska Dagbladet il necrologio di Kurth Wasser, direttore generale e consigliere medico, un tempo uno dei massimi esperti in disturbi del sonno, unanimemente ricordato come professionista esemplare e uomo riservato ma sempre pronto ad ascoltare e aiutare; capace di mettere in pratica il pensiero positivo e di affrontare tutte le nuove sfide, con coraggio e non senza una certa dose di humour. Dal necrologio ci si potrebbe facilmente fare l’idea che questo defunto amministratore sanitario fosse stato una persona esemplare e una figura prominente nel campo della medicina. Ma dalle note private del Dottor Wasser scopriamo che la sua carriera non è stata poi così esemplare. Per diverse ragioni, e quella principale è che sono passati diversi decenni da quando il vero Kurth F. Wasser è scomparso. La sua identità da giovane medico della DDR era stata elegantemente rubata negli anni Cinquanta da un astuto ragazzo proveniente dalla regione delle foreste nell’area di Norberg, spinto dalla vertiginosa idea di avere davanti la possibilità di liberarsi della propria vita. Molto fantasioso. Molto intelligente. E dotato di marcate doti da Don Giovanni. Il dottor Wasser è una sua invenzione – il trionfo della sua fantasia. A metà tra un impostore e un uomo fortunato, si è reinventato ancora e ancora – e si trova forse più vicino a noi di quanto possiamo immaginare.
Lars Gustafsson (1936-2016), originario del sud della Svezia che fa da sfondo a molti suoi romanzi, è considerato il più internazionale scrittore svedese contemporaneo. Studioso di matematica e filosofia, poeta, saggista, drammaturgo e romanziere fra i più tradotti all’estero, ha insegnato per vent’anni Storia del pensiero europeo a Austin, in Texas. Nei suoi racconti come nelle poesie si riconosce quella vena fantastica, quel gioco dell’erudito che scherza con la propria erudizione, quell’ossessione per il tempo e per l’identità che l’hanno fatto definire il «Borges svedese». In Italia ha ricevuto il Premio Agrigento, il Premio Boccaccio, il Grinzane Cavour e il Premio Nonino. Tra i suoi titoli pubblicati da Iperborea, Morte di un apicultore, Il pomeriggio di un piastrellista, Le bianche braccia della signora Sorgedahl, L’uomo sulla bicicletta blu.