
Autore: Massimiliano Smeriglio
Pubblicato da Fazi - Novembre 2017
Pagine: 288 - Genere: Narrativa Contemporanea
Collana: Fuori collana

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Dal 9 novembre in libreria
Tra pochi giorni arriverà in libreria Per quieto vivere, il nuovo romanzo di Massimiliano Smeriglio edito da Fazi. Un romanzo che, intrecciando le trame del passato e i nodi del presente, indaga le ragioni profonde dell’individualismo contemporaneo. Con grande abilità mimetica e introspettiva, Smeriglio torna a raccontare Roma, una città che conosce fin troppo bene nelle sue pieghe più profonde, tratteggiando una galleria di personaggi tormentati dalla propria storia, la cui lotta per trovare requie sembra imprescindibilmente legata al distacco e al disincanto. Per quieto vivere è una storia in cui tutti sono soli e nessuno è in pace.
«Non so chi mi abbia insegnato a camminare, so per certo che a pedalare, a cadere, a ricominciare, ho imparato da solo. Come tutte le cose importanti della vita. Tranne il nodo alla cravatta che non ho mai voluto imparare. Un rito che spetterebbe ai padri. Così, quelle due o tre cravatte che non metto quasi mai le tengo con il nodo già fatto nell’armadio, impiccate a una stampella, tanto per ricordarmi ogni santo giorno che ci sono ferite che non si chiudono e nodi che non si sciolgono».
4 giugno 1944. Una donna si getta dal decimo piano di un caseggiato popolare per sfuggire al linciaggio della folla. È la portiera del palazzo che, fedele al regime fascista, con le sue denunce ha provocato la condanna a morte di alcuni giovani partigiani. Settant’anni dopo, il nipote, un uomo superficiale e indolente che ha ereditato il ruolo di portiere nel medesimo stabile, è all’ossessiva ricerca dei responsabili del suicidio della nonna. Sotto il suo sguardo morboso si dipanano le vite dei condomini: un giornalista colpito da una malattia degenerativa accudito amorevolmente dal figlio; un’anziana donna, considerata matta, che cela nella sua follia un terribile passato; un uomo che è al contempo spacciatore pregiudicato e padre premuroso; una bambina enigmatica e solitaria; un padre in fin di vita e un ragazzo addolorato dall’indifferenza che sente per la sorte del genitore. Il portiere osserva e si nutre dei tormenti di questa umanità disgregata, ma quello che prova non è che sprezzante distacco: nel suo cuore c’è posto solo per il rancore.
Su Suk Ovest, banditi a Roma hanno scritto:
«Un’avventura febbrile nella Roma di oggi, una metropoli indecifrabile governata dalla legge della violenza, dove fra writers schizzati, sbirri corrotti, tenere escort e avidi squali della politica, affiora il volto antico del male di sempre». – Giancarlo De Cataldo
«Smeriglio racconta un pezzo di Roma – stavolta vera, riconoscibile, autentica – e la si ritrova sempre nella storia, la città, in ogni pagina, in ogni parola. Un viaggio alla scoperta di Roma, che è insieme di pura fantasia e di maledettissima e crudele attualità». – Alessandro Capponi, Corriere della sera
Massimiliano Smeriglio nel 2010 pubblica il suo primo romanzo, Garbatella Combat Zone (Voland), ottenendo le prime attenzioni di critica e di pubblico. Due anni dopo esce Suk Ovest, banditi a Roma (Fazi Editore), finalista al premio Scerbanenco 2012. Il book trailer del libro vince il premio Rai Cinema della IV edizione di Cortinametraggio. Docente universitario, giornalista, è attualmente vicepresidente della Regione Lazio. Ha pubblicato saggi sul rapporto tra politica, istituzioni e società. Per quieto vivere è il suo terzo romanzo.
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