
Autore: Ian Manook
Pubblicato da Fazi - Giugno 2016
Pagine: 524 - Genere: Thriller
Collana: Darkside
Dal 30 giugno in libreria
Arriva finalmente anche in Italia il caso editoriale del momento: a fine mese sarà in libreria Yeruldelgger – Morte nella steppa, il primo romanzo dello scrittore francese Ian Manook edito da Fazi. Un personaggio indimenticabile, un’ambientazione unica, un intrigo appassionante per il primo capitolo della trilogia che sta conquistando l’Europa, con oltre 150.000 copie vendute solo in Francia, ben 16 premi vinti (è il libro che ha vinto più premi negli ultimi 10 anni in Francia) e traduzioni in 10 lingue. In questo thriller mozzafiato Ian Manook ci accompagna, un colpo di scena dopo l’altro, dai deserti spazzati dal vento dell’Asia Centrale fino all’inferno dei bassifondi di Ulan Bator. Dopo la Svezia di Mankell, l’Islanda di Indriðason, la Scozia di Rankin, d’ora in poi ci sarà la Mongolia di Ian Manook. Yeruldelgger è un noir ipnotico e incalzante, lontano da ogni cliché.
L’autore del romanzo sarà ospite del Festival delle Letterature di Roma il prossimo 30 giugno.
Non comincia bene la giornata di un commissario mongolo se, alle prime luci dell’alba, in una fabbrica alla periferia della città, si ritrova davanti i cadaveri di tre cinesi, per di più con i macabri segni di un inequivocabile rito sessuale. E la situazione può solo complicarsi quando, poche ore dopo, nel bel mezzo della steppa, è costretto a esaminare una scena perfino più crudele: i resti di una bambina seppellita con il suo triciclo. Quello che però il duro, rude, cinico ma anche romantico commissario Yeruldelgger non sa è che per lui il peggio deve ancora arrivare. A intralciare la sua strada, e a minacciare la sua stessa vita, politici e potenti locali, magnati stranieri in cerca di investimenti e divertimenti illeciti, poliziotti corrotti e delinquenti neonazisti, per contrastare i quali dovrà attingere alle più moderne tecniche investigative e, insieme, alla saggezza dei monaci guerrieri discendenti di Gengis Khan. Sullo sfondo, una Mongolia suggestiva e misteriosa: dalla sconfinata Ulan Bator alle steppe abitate dagli antichi popoli nomadi, un coacervo di contraddizioni in bilico fra un’antichissima cultura tradizionale e le nuove, irrefrenabili esigenze della modernità. Yeruldelgger dovrà compiere un viaggio fino alle radici di entrambe, se vorrà trovare una soluzione per i delitti, e anche per se stesso. Un thriller classico, a tinte forti, con un’ambientazione unica, in cui pagina dopo pagina si susseguono le scene ad alta tensione e ogni calo di emotività è bandito.
«Questo thriller brilla per l’incredibile esotismo, per l’intensità e il mistero di un intrigo da cui è difficile staccarsi». – Le Figaro magazine
«Un primo romanzo perfetto, palpitante e unico. Come un viaggio alla fine del mondo». – Point de vue
«Un romanzo molto esotico. Una nuova regione compare sulla carta del crimine». – Le temps
Ian Manook, giornalista, grande viaggiatore, editore e romanziere, ha esordito con Yeruldelgger, primo volume di una trilogia, il cui secondo capitolo, Les Temps Sauvages, è stato pubblicato da Albin Michel negli ultimi mesi. Vive a Parigi. Giornalista, editore e romanziere, vive a Parigi. Ha esordito con Yeruldelgger, pubblicato nel 2013 da Albin Michel e primo di una trilogia con lo stesso protagonista. Pluripremiato e adorato dai lettori, in Francia Yeruldelgger è già un vero e proprio fenomeno.