Titolo: Una mamma normale
Autore: Liliana Tanco
Pubblicato da Arduino Sacco Editore - Gennaio 2017
Pagine: 181 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
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Attraverso le pagine di Una mamma normale, Liliana Tanco fa conoscere la propria penna al pubblico di lettori. Il romanzo affronta il tema della gravidanza, mettendolo a nudo con naturalezza: non si tratta solo di nove mesi ricchi d’amore e di aspettative, ma anche di innumerevoli prove da superare. Gli stereotipi puntualmente attribuiti alla dolce attesa vengono così superati per far capire a tutte le mamme che essere imperfette è essere normali.
Liliana, da pochi mesi il tuo progetto si è fatto carta e inchiostro: Una mamma normale è il tuo primo romanzo e seguendo i tuoi spunti sui social traspare che sia solo l’inizio di un bel percorso. Com’è nato il tuo amore per la scrittura e da quando questa passione ti accompagna?
La mia passione per la scrittura è nata sin da piccola, partendo dai piccoli racconti, dalle fiabe tratte dai miei sogni durante il sonno. Credo che fosse stato il bisogno di evadere dal mondo del silenzio con cui convivo dalla nascita a spingermi a esprimermi, a trascrivere tutto ciò che sentivo sul foglio. Poi una volta grande ormai la scrittura è entrata nelle mie vene: solo quando scrivo, mi sento in pace con me stessa.
Come la tua protagonista, Carlotta Mancini, anche tu sei mamma di due gemelli. Quanto c’è del tuo vissuto tra le pagine del romanzo? È stata la tua gravidanza a solleticarti l’idea di scrivere un racconto?
Nel racconto ho messo molte mie esperienze personali, alcuni aneddoti realmente accaduti, altri inventati, ma sono comunque i fatti che possono accadere, quando si attraversa la fase della “gravidanza”. Sono una che guarda molto intorno e trae le emozioni attraverso la propria sensibilità.
Ho già scritto altre storie, ma sono riuscita a pubblicare solo questo romanzo grazie a mia cugina Giuseppina che per caso l’ha letto e le è piaciuto così tanto da spronarmi ad avere fiducia in me e a insistere con le case editrici. Per questo ho dedicato il libro a lei.
Una mamma normale è un romanzo molto sincero, che parla alle mamme e, soprattutto alle neo mamme a cuore aperto. La società e i media bombardano le donne in gravidanza di regole e comportamenti assolutamente da seguire per crescere al meglio i propri figli. Anche la competizione che si crea tra chi è in dolce attesa è un’arma affilata e a doppio taglio. Hai mai pensato che il tuo libro potrebbe essere la giusta mano sulla spalla per tutte le mamme impaurite, perse nella costante ricerca della perfezione?
Sì, il romanzo è schietto, diretto con uno stile semplice in un linguaggio popolare, volto a tutte le mamme o alle future mamme perché possa arrivare ai loro cuori il messaggio reale del libro facendole ridere anche. Carlotta è una mamma del ventunesimo secolo, come tutte noi, abituata a crescere nell’ambiente dove tutto va veloce, dove ogni difetto va corretto, dove la donna deve essere emancipata a tutti i costi. Una donna dall’aspetto curato a pochi passi dall’apice della carriera, apparentemente forte. Una vita quasi perfetta, ma come sempre nella vita non si può far i conti con gli imprevisti e i sentimenti che possono cambiare in preda agli ormoni.
Infatti all’improvviso dentro di lei emerge il suo lato deprimente e oscuro, diventa gelosa dell’altro sesso, perché può far come vuole senza condizioni, si preoccupa se il seno le stia cascando, se la ciccia non vada via dopo il parto, teme il mobbing al lavoro. Insomma sono tutte le preoccupazioni che non avevano le mamme dei secoli precedenti, a cui bastava inserirsi nel ruolo di mamma e moglie casalinga perfetta. Deve affrontare la competizione fra le mamme che la spaventa e la fa sentire inutile e incapace, la società ipocrita che le impone di allattare, di avere pronte le direttive per diventare una buona madre per i bimbi, ma allo stesso tempo non la appoggia e la guarda con il naso arricciato se si lascia “andare” per impegnarsi sulla prole e se non torna al lavoro in tempi immediati. Quante di noi ci ritroviamo con due piedi in una sola scarpa? Dov’è finita la spontaneità in questi tempi?
Il mio libro vuole dire che si può convivere con le imperfezioni e essere comunque una brava mamma. Perché le imperfezioni non sono errori, sono la normalità.

Liliana Tanco
Il tuo libro racconta la gravidanza non solo come un percorso verso la nascita ma altresì verso la rinascita. La rinascita della donna, dell’uomo e della coppia. Come impatta, a tuo avviso, l’arrivo di un bimbo nel rapporto coniugale?
La metamorfosi della donna durante e soprattutto dopo la gravidanza richiede un progresso lento, che ha bisogno di nutrirsi di fiducia e serenità. Carlotta è una donna normale, quindi una mamma normalissima, che ha bisogno solo del tempo per trovare un proprio equilibro emotivo nella nuova vita, come un’adolescente in fase di maturità deve scoprire chi sia in realtà e cosa voglia dalla vita, una volta finita la scuola superiore. Nei secoli precedenti esisteva la presenza di mamma e nonna, pronte ad aiutarti, a darti dritta e insegnarti come si fa la passata dei pomodori. Ora le neo mamme sono più sole, con troppe domande, meno capaci nelle faccende domestiche. Immaginate cosa può succedere con l’arrivo di un bimbo. Cambia tutto da un giorno all’altro, come ad esempio dover cucinare dei cibi sani e complessi ed evitare quelli preconfezionati per il bene del bimbo.
Veniamo al punto dell’altro sesso: l’uomo di questi tempi, invece, sempre più si spaventa quando la donna cambia e quando viene emarginato all’improvviso dal suo spazio intimo. Ha questa santissima ragione, per l’amore del Cielo!, però bisogna reagire cambiando il proprio punto di vista: venire incontro alla donna e farle notare che emana ancora il suo EROTISMO con un semplice gesto, come portarla fuori ad una cena romantica, per esempio, invece di aspettarsi che la donna ritorni come prima.
Dite voi: basta poco? Sì, basta poco per rinascere come coppia. L’arrivo di un bimbo a volte può dare una scossa piacevole e ravvivata al rapporto coniugale.
Tra i personaggi che hai fatto sfilare nelle pagine di Una mamma normale, a quale sei più affezionata e perché?
Sono affezionata a Sonia, l’ho voluta come cugina di Carlotta, ma in realtà è l’altro lato che noi mamme avremmo voluto, se avessimo più coraggio di affrontare il cambiamento. E’ anche l’altro “io” in battaglia con la se stessa rinfacciandole di non trascurarsi, di non sprofondarsi nell’abisso e di avere la capacità di rimettersi in gioco.
Una mamma normale è una lettura piacevole indirizzata soprattutto alle donne, alle future mamme e a chi mamma lo è già diventata e si destreggia tra figli, lavoro e marito. Qual è stato il feedback delle tue lettrici? Tra tutti i pareri che hai ricevuto dalla pubblicazione ad oggi, ce n’è qualcuno che ti ha colpito particolarmente e che porti nel cuore?
Trovo sorprendente il feedback delle lettrici giovani, non ancora mamme. Loro dicono di riuscire ad arrivare a capire Carlotta e i suoi sentimenti e che bisogna passare la gravidanza con serenità e non guardare alla perfezione, perché nessuno vi raggiunge. Mi hanno colpito alcune mamme che mi hanno detto di rivedersi molto in Carlotta e di aver pianto e riso insieme, perché la gravidanza è così: si ride e si piange insieme, le paure e le gioie insieme.
Quanto sono importanti i social per uno scrittore, soprattutto se emergente? Come utilizzi personalmente queste vetrine?
I social sono molto fondamentali per emergere. Uso la pagina Facebook per far conoscere il libro e comunicare gli eventi.
Se potessi scegliere una frase significativa contenuta nel romanzo, quale citeresti?
“Come fossi una mucca a cui danno da mangiare, da far ingrassare per avere un bel vitellino: poi la povera mucca non servirà più e verrà mandata al macello. I miei sentimenti non importavano. La mia improvvisa fragilità psicologica non importava.” Queste frasi racchiudono il sentimento che molte donne provano, quando tutto a un tratto si concentra sul bambino, sentendosi tagliate fuori, dopo la fatica e i dolori inimmaginabili per il parto.
Una mamma normale è il tuo primo libro. Possiamo curiosare tra i tuoi prossimi progetti?
Ho realizzato il secondo racconto che parla della donna che di mestiere fa l’avvocatessa che perde, in un giorno come altri, l’autostima dopo un “Non ti amo più”, sempre con una nota d’ironia e di divertimento. Ora sono al terzo manoscritto che mi prende moltissimo: parla della mia terra e del mio mondo silenzioso. Spero di riuscire a pubblicare anche questi. Incrociamo le dita!
Una mamma normale. Pagine che parlano della donna come madre. Pagine che parlano della donna come individualità che non deve essere trascurata. Un romanzo piacevole e ironico che sfata il mito della mamma perfetta e racconta senza filtri o falsi buonismi le paure e le rinunce che un figlio necessariamente comporta. Questo romanzo è l’amico perfetto per tutte le donne in dolce attesa e per le neo mamme troppo severe con sé stesse. Un inno alle donne così imperfette, così incasinate, così goffe, così sorprendentemente normali.
Per sapere di più leggi la recensione.