Nel corso della mia vita, ho avuto la fortuna di leggere più di settecento libri. “Dovrebbe interessarci?”, penserete. Non necessariamente, ma ve lo dico per farvi capire quale lavoro di scrematura abbia dovuto condurre per riuscire a trarre, da quei settecento, una lista dei trentadue libri consigliati, indimenticabili, imperdibili. Sia chiaro, questa lista è assolutamente personale e soggettiva e molti di voi potranno essere in disaccordo con me. Ho scelto opere di narrativa e sillogi di poesie, romanzi per adulti e per ragazzi, in modo tale da creare una mappa varia che possa interessare qualunque tipo di lettore. E voi, quali libri consigliereste? Qual è il vostro itinerario degli indimenticabili?
1. L’educazione sentimentale di Gustave Flaubert
Questo romanzo è pura delicatezza narrativa, nonché il racconto di un amore mai vissuto appieno eppure desiderato, sofferto.
E’ proprio il desiderio di conquistare Marie Arnaux, sposata e onesta, a costituire l’educazione sentimentale del protagonista, il quale, paradossalmente, pur non vivendo l’amore imparerà ad amare.
La bravura di Flaubert, l’asciuttezza, l’assenza di patetismo sono noti; resta da scoprire tutto il resto.
2. Le vergini suicide di Jeffrey Eugenides
Un aggettivo: geniale. La tecnica narrativa impiegata in questo romanzo è considerata dai critici come unica e originale nel panorama della letteratura americana fino ad allora conosciuto.
Anni ’60, cinque sorelle bionde, una casa che costituisce il luogo del mistero per tutti i ragazzi del vicinato. Due genitori religiosi ai limiti dell’ossessione. Cinque suicidi.
Non fatevi ingannare dalla trama: questo romanzo fa sorridere, persino ridere, commuovere, emozionare.
E’ un esemplare unico da non perdere.
3. Non mi uccidere di Chiara Palazzolo
E’ il mio romanzo del cuore, quello che mi ha accompagnata per tutta l’adolescenza e che ancora non mi abbandona. E’ stato uno dei primi horror ad avere veramente successo (parlo dell’epoca pre-twilightiana) ed è un’opera tutta italiana di Chiara Palazzolo, autrice recentemente scomparsa.
Il libro è il primo volume della trilogia di Mirta-Luna e racconta le vicissitudini di una ragazza giovanissima, Mirta, che torna dal regno dei morti per trovare il suo Robin, morto insieme a lei di overdose. Il finale (della trilogia) toglie il fiato. Val davvero la pena di leggere questa serie e di riscoprirla.
4. Fontamara di Ignazio Silone
E’ un classico imprescindibile del nostro Novecento ed è uno dei romanzi più crudi, realistici e sinceri che io abbia mai letto. Interessante nell’indagine delle dinamiche sociali, dei rapporti di classe, dell’ignoranza (quella degli ignoranti come quella dei colti che non sanno di essere ignoranti).
Probabilmente l’avete studiato al liceo e vi ha fatto crescere la barba. E’ giunto il momento di riprenderlo tra le mani e rileggerlo per riscoprirne il sapore, la genuinità, l’unicità.
5. Il velo dipinto di William S.Maugham
Da quel che ricordo, questo è stato il libro che più mi ha fatto piangere nella storia delle mie letture. E’ il racconto di un tradimento, un puro e semplice adulterio, eppure è terribilmente intenso, quasi straziante. Una trama lineare – vita matrimoniale, desiderio per un altro, tradimento, pentimento – per un romanzo tagliente come un coltello. Amo definirlo il Delitto e castigo sentimentale. Da leggere con i kleenex a portata di mano.
6. 1984 di George Orwell
La prima parola che mi viene in mente se penso a questo romanzo è: terribile. Terribile nel senso più concreto del termine.
E’ un libro spietato e pessimistico, crudo nella sua nudità narrativa. Già l’incipit, con quell’odore di cavolo stufato per le scale, lascia nel lettore un vago senso di nausea che l’accompagnerà nel corso di tutto il romanzo.
E’ la storia di una dittatura, la peggiore tra tutte le dittature. La storia di un uomo e della sua inutile resistenza. Ho ancora impressa nella mia memoria la scena del quadro che cade dalla parete svelando l’esistenza di uno schermo e il Grande Fratello che sentenzia “Voi siete morti”.
Per stomaci forti.
7. Ragazzo da parete di Stephen Chbosky
Ho avuto la fortuna di leggere questo libro molto tempo prima che diventasse un successo “popolare” con il film che ne è stato tratto, Noi siamo infinito. E’ il libro che più di qualunque altro mi ha portata a credere che davvero esiste, al mondo, qualcuno che pensa i miei stessi pensieri. Una voce narrante irresistibile per un bel romanzo (finto)epistolare.
p.s. piccola curiosità: Stephen Chbosky è anche lo sceneggiatore dell’interessante musical queer Rent (2005)
8. L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafon
Credo sia superfluo parlarvi di questo romanzo: lo conoscete tutti. E’ un libro sui libri, sulla magia che si cela tra le pagine, sui segreti che esse nascondono. E’ un romanzo unico nel suo genere ed è – a mio parere – il migliore di Zafon.
9. Cent’anni di solitudine di Gabriel G. Marquez
Cent’anni servirebbero per raccontarlo, questo romanzo. E’ uno di quei libri che cambiano il tuo modo di guardare la realtà ed è una lettura imprescindibile. Si tratta di un gomitolo di storie lungo un secolo, di amori, famiglia, vita come specchio rovesciato della morte. Una pergamena che reca su di sé il segreto di ogni storia qui narrata. Vi avverto: il primo quarto del libro non è affatto semplice né scorrevole. E’ quella che un mio professore definiva “scrematura dei lettori”: il lettore che riesce a superare l’ostacolo iniziale si ritrova a scoprire un romanzo meraviglioso, magico. Si consiglia di accompagnare alla lettura le canzoni che i Modena City Ramblers hanno dedicato a questo romanzo (una fra tutte, Remedios la Bella)
10. Il malinteso di Irène Némirovsky
Scritto da una Némirovsky poco più che ventenne, è la storia di un amore tormentato tra due persone che si prendono, si consumano, non si capiscono, si lasciano. Il malinteso del titolo è la metafora della loro storia d’amore: Denise paranoica e ossessiva, Yves concreto e affamato di libertà.
Amandosi in modi diametralmente opposti, si allontanano involontariamente proprio nel cercarsi.
E’ un romanzo intenso, nudo, amaro. Se volete iniziare a scoprire la Némirovsky, questo è il libro perfetto per entrare nel mood.
11. Le regole dell’attrazione di Bret Easton Ellis
Ricordo di averne scritto un breve commento su aNobii, tempo fa, intitolato “Radiografia dell’incomunicabilità”, ed è esattamente di questo che si tratta. Seguito ideale di Meno di zero, Le regole dell’attrazione racconta l’amore come riflesso dell’egoismo, dell’incomprensione, di un incolmabile vuoto dell’anima. L’unico personaggio davvero positivo, l’unico che ancora crede nell’amore puro, compirà una tragica scelta nel corso del romanzo. E’ un libro forte, pessimista. Spesso, si legge tra queste pagine solamente un’esasperazione della gioventù bruciata universitaria, dell’uso delle droghe, della perdizione. Il solito Ellis, insomma, e invece no. Dovreste leggerlo con attenzione, spogliarlo di ogni artificio e trovare, sul fondo, la terribile (pirandelliana) verità che vuole esprimere: nessuno può conoscere nessuno per ciò che è realmente.
12. La fiera della vanità di W.M. Thackeray
E’ uno dei miei romanzi preferiti in assoluto, nonché uno dei pochi mattoni da più di 600 pagine che ho divorato in una settimana. Leggendolo, non si può far altro che chiedersi: chi sono? Sono Amalia, dolce e ingenua, o sono la furba ed egoista Becky (il cognome di quest’ultima, Sharp, non è affatto casuale)? E’ imprevedibile, Thackeray. Astuto e geniale. Nessun personaggio è scontato, per nessuno di loro è possibile parteggiare. Un po’ come Flaubert, questo pungente autore conosce l’arte dell’asciuttezza letteraria: non sbrodola, non cade nel patetico. Incide, come il bisturi di Charles Bovary. A fondo.
13. Rughe di Paco Roca
Questa volta non si tratta di un romanzo bensì di un graphic novel, uno dei migliori che io abbia mai letto. Filo conduttore di queste strisce è l’Alzheimer, che si fa sfondo e leitmotiv della vicenda umana dei protagonisti. Non posso raccontarvelo: dovete leggerlo e, soprattutto, osservarne i disegni. La delicatezza, la maestria e l’intensità di Paco Roca sono inimitabili.
14. La schiuma dei giorni di Boris Vian
Questo romanzo è un quadro di Chagall. La storia prende avvio in un’atmosfera onirica dai colori tenui e Vian, da gran maestro, sa perfettamente come scurire man mano le tinte del suo quadro – Caravaggio delle parole – sino a passare dal sogno all’incubo, dalla vita alla morte. Tema principe di questo particolarissimo romanzo è l’amore che lotta contro la morte; poi, sottinteso, vi è il tema dell’amore mancato e un interrogativo che, pagina dopo pagina, non cessa mai di assillare il lettore: e se fosse andata diversamente? E’ uno dei libri più originali che io abbia mai letto. L’amore come nessun altro l’ha mai raccontato.
15. La morte della bellezza di Giuseppe Patroni Griffi
Letto tutto d’un fiato durante un viaggio in auto Roma-Bari, è uno dei classici della Letteratura queer e, se vi affascina il genere, è assolutamente imperdibile. Narra la storia d’amore tra due uomini in tempo di guerra. La Storia s’intreccia alle vicende dei due protagonisti e li vede incontrarsi (durante un bombardamento), trovarsi, amarsi, perdersi. Commovente e intenso.
16. Satura di Eugenio Montale
Montale andrebbe letto per intero, senza dubbio. Non a caso, il poeta di Ossi di seppia definiva la sua opera quasi come un unico “romanzo” da leggere in ordine, poesia dopo poesia. Satura, tuttavia, è senza dubbio la mia raccolta preferita, nonché quella che reputo più intensa e matura. Scritta nel periodo successivo alla morte di sua moglie (il suo “insetto”, come amorevolmente la definisce in diversi componimenti) racconta la solitudine, il dolore, il senso di vuoto della perdita. All’interno di Satura, infatti, troviamo le sottoraccolte intitolate Xenia, termine che è stato mutuato dall’autore latino Marziale e che significa “dono votivo inviato a qualcuno che si è avuto in casa come ospite”. E chi è stata, sua moglie, se non l’ospite della sua vita?
La prima parte del nostro breve itinerario degli indimenticabili sui libri consigliati finisce qui: a breve, pubblicheremo la seconda ed ultima parte di questo piccolo progetto. Che ne pensate della prima “scrematura”? C’è qualche titolo, tra quelli qui proposti, per il quale non condividete la dicitura di “indimenticabile”?
Leggi la seconda parte, altri libri indimenticabili da non perdere.