Una delle sue frasi più celebri è stata e sarà per sempre: “Non smettere mai di sorridere, nemmeno quando sei triste, perché non sai mai chi potrebbe innamorarsi del tuo sorriso”. Ed è proprio sorridente che appare nelle ultime foto scattate il giorno del compleanno di Don Gabriel. Lo scrittore è sceso in strada con il suo sguardo sapiente ed una rosa gialla all’occhiello. Aveva compiuto 87 anni il 6 Marzo, ieri si è spento nella sua casa di Città del Messico, mentre tentava di riprendersi da una polmonite che lo aveva recentemente costretto a un breve ricovero. Oggi il mondo saluta e ricorda il grande scrittore, Premio Nobel per la letteratura nell’82, il ‘papà’ del realismo magico, termine che in letteratura viene utilizzato per distinguere un filone letterario in cui gli elementi magici appaiono in un contesto altrimenti realistico.
Il suo romanzo più noto è stato Cent’anni di solitudine, considerato il testo seminale del realismo magico insieme ai racconti di Jorges Luis Borges. I suoi personaggi sono fortemente caratterizzati dalla malinconia, che il poeta stesso ha sempre rispecchiato, con quello sguardo sorridente ma un po’ lontano, pervaso da una felicità diffusa, legata probabilmente ai suoi scritti. Le avventure della famiglia Buendia nel villaggio di Macondo hanno fatto il giro del mondo. La storia di quella gente, aggrappata a emozioni e trasfigurazioni inedite per l’Occidente, è risultata vincente, ha attirato l’attenzione di pubblici diversi, la brama di sogni di genti vicine e lontane. E Macondo, la provincia di fantasia creata dallo scrittore e in cui si svolgono quasi tutti i suoi racconti, riflettendo verita’ e storia della Colombia d’oggi, è diventato in tutto il pianeta, il nome che designa una realtà impossibile ma vera, assurda ma obbligatoria.
La sua prosa è sempre scorrevole, ricchissima, e costantemente pervasa di una amara ironia; la struttura dei suoi romanzi complessa e articolata, con frequenti intrecci fra realtà e fantasia, fra storia e leggenda. “Cinquantatré anni, sette mesi e undici giorni, notti comprese”, è il tempo che l’amore tra Florentino Ariza e Fermina Daza impiega per essere coronato, nel suo romanzo non meno famoso L’amore ai tempi del Colera. Il carattere testardo di Florentino, l’apparente indifferenza di Fermina che alla fine si placa davanti all’amore di lui. Nel 2007 il romanzo è stato adattato per il grande schermo dal regista Mike Newell. Il film vede come protagonisti Giovanna Mezzogiorno e Javier Bardem nei ruoli di Fermina e Florentino. Alla colonna sonora del film ha collaborato la cantautrice colombiana Shakira, che oggi scrive su facebook : “Quanto è difficile dirti addio dopo tutto quello che ci hai dato. Sarai sempre con me e con tutte le persone che ti hanno amato e ammirato”.
‘Gabo’ come lo chiamavano amici e fan, infatti sarà sempre con tutti noi. I suoi epigoni che ha volontariamente e involontariamente partorito resteranno indelebili nero su bianco e sulle labbra di tutto l’universo. Gabo è stato sempre e solo se stesso. Come il suo Aureliano Buendia in quel di Macondo.
Grazie per aver condiviso la tua ricchezza con noi, Gabo.
PS: Libri Mondadori ha pensato di raccogliere i ricordi e i pensieri di tutti i lettori che hanno amato Gabriel Garcia Marquez attraverso Facebook e Twitter, con l’hashtag #omaggioAGabo.