Oggi devo ringraziare una persona che non conosco. Matteo Sirone.
Mi sono alzato alle 4del mattino, alle 5 ho preso il furgone e insieme a Joel siamo andati a Milano a ritirare dei mobili.
Mobili che dovevano essere SMONTATI. Arriviamo lì alle 8 e 30 e i mobili erano tutti belli da smontare…guardo joel in faccia e gli dico: abbiamo un problemino…
Perchè dovete sapere che pensando fossero smontati non abbiamo preso la cassetta degli attrezzi!
Ovviamente per non fare brutte figure davanti al cliente dico: si si va bene noi scendiamo a prendere l’attrezzatura.
Dal tragitto al primo piano di sto ufficio sino al furgone io il tempo l’ho passato pregando di trovare qualche attrezzo sparso nel furgone.
Magari per sbaglio…..
L’idea di dovermi rifare 400 km per una brugola..si insomma…
Morale, troviamo solo un cacciavite pietoso. Il furgone è lontano un miglio da dove è il palazzo da cui scaricheremo. Siamo nel centro di milano senza il pass e quindi multabili. Siamo senza attrezzi per un lavoro che non sapevamo di dover fare.
Mentre cerco un appiglio, vedo il portiere del palazzo di fronte, appunto MATTEO. Ragazzo maglietta e pantaloncini.
2 chiacchere e poi mi rimedia le brugole che mi servono. Mi trova il proprietario della macchina che mi impedisce di caricare il furgone e la fa spostare. Come se non bastasse, Matteo, mai visto in vita mia, esce dalla guardiola e a lavoro finito ci offre da bere (che avevamo finito), perchè dice, fa caldo ragazzi. Non so se ho sbagliato storia, ma…Il genio della lampada?
Sorride sempre e dice che vuole 20 euro. Scherza.
Raro trovare persone così oggi. Ma ancora esistono.
Lui sta per voltarsi e andare via. In tutto quello che ha fatto nulla gli è convenuto. Eppure l’ha fatto.
Questa cosa sapete mi colpisce, che siano fratelli o no. Allora lo fermo e gli dico: io 20 euro non c’è li ho…ma a te piace leggere?
Mi fa: sì. Gli dico: come ti chiami? Matteo.
Cognome? Sirone quasi come sirena mi risponde.
Bene. Via …….. Milano. Giusto?
Sì.
Ti mando una cosa da leggere, gli faccio.
Sorride ancora. E mi dice grazie.
Ancora non lo sa ma gli manderò un mio libro.