Ogni tanto vorrei farti da coperta, essere quel giardino oltre la porta, qualcosa di diverso, come la sveglia che suona la mattina, la finestra da cui ti affacci per prendere aria fresca e per guardare se il Sole c’è. Ogni tanto mi piacerebbe essere lo spazzolino per i denti, la chiave dell’auto, magari fare casa dentro la tua bocca, vicini come la lingua con denti, che si toccano sempre e non te ne rendi conto.
Ogni tanto sorprenderti e apparire nuovamente nelle cose che guardi, mangi, tocchi, trovarmi nelle tasche dei jeans e sotto il colletto della maglia, nell’acqua che ti lava e scivola addosso, dappertutto. Ogni tanto vorrei essere i chilometri che fai, le dita che toccano la barba, la mano che scorre sulla testa, la parola in quel filo di voce, vorrei essere nel tuo silenzio, negli abbracci che dai e nei sorrisi che hai, dopo ore di sonno essere già lì.
Ogni tanto vorrei che tutte le cose fossero me e sì, mi piacerebbe essere dentro te, senza chieder permesso, perché la chiave me l’hai data tu.
Zelda nel Mondo