Autore: Flavio Caroli
Pubblicato da UTET - Luglio 2019
Pagine: 208 - Genere: Non fiction
Formato disponibile: Brossura, eBook
ISBN: 9788851175061
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La parola “arte” non deve far pensare unicamente alla pittura in senso stretto. Anche se il primo pensiero va al frutto dei maestri del pennello, essi ci hanno trasmesso con le loro opere un sunto e una personale interpretazione degli eventi storici, politici e sociali che attraversarono nella loro vita. Un quadro racchiude in sé la chiave di lettura per comprendere l’evoluzione dell’Uomo.
L’Arte e il coraggio degli avanguardisti nell’affrontare i misteri della vita.
Ricorrendo all’escamotage di un ipotetico dialogo fra zio e nipote, l’autore risponde a specifiche domande sull’arte che gli offrono i giusti spunti per sviluppare l’argomento pittorico a partire dal 1800 in Europa. L’arte viene enfatizzata co-me un mezzo espressivo degli esponenti di spicco e del malessere che essi provavano nei vari periodi storici nei quali hanno vissuto. Infatti, il progredire dei tempi, che ha visto il succedersi di guerre, lotte rivoluzionarie, movimenti di in-dipendenza, si rifletteva di volta in volta in opere pittoriche molto diverse le une dalle altre. Ma un quadro non è solo un mezzo per esprimere la condizione sociale del momento, è anche un modo per esternare i sentimenti del pittore, il suo modo di interpretare la realtà con ciò che vedono gli occhi e con quello che sente il cuore. Non a caso pittura e poesia vanno da sempre a braccetto e l’autore ci ricorda che il primo ad associare la parola “avanguardia” all’arte è il poeta francese Baudelaire, il quale definisce il pittore come un “avanguardista” in qualità di “cantore della propria so-cietà”, divenendo infine “il profeta solitario che avrebbe forse guidato le anime della società del futuro”. Viene data una grande importanza anche all’osservazione di come un quadro rispecchi la differenza fra una nazione e l’altra, prima analizzando la pittura nei vari stati europei per poi passare alla Russia e agli Stati Uniti. Si parte dall’avanguardia Roman-tica che nasce nel nord Europa, riportando ad esempio un noto pittore come Delacroix, passando per l’Avanguardia Impressionista che spesso viene identificata in Claude Monet come massimo esponente; si tocca l’avanguardia Cubista con Picasso e l’avanguardia Futurista dove spiccano gli italiani Marinetti e Carrà. Per dimostrare ancora quanto ha influi-to sull’arte il sistema socio-politico, si arriva a definire “arte delle dittature” il prodotto di pittori russi del ‘900 come Kandinsky, o pittori spagnoli come Salvador Dalì che ha vissuto sulla propria pelle la guerra civile. L’autore lancia uno sguardo anche ad artisti contemporanei americani molto amati come Edward Hopper e Man Ray che invece della pittu-ra sceglie la fotografia come mezzo espressivo, sottolineando di “non credere che fra le parole e le immagini, per gli uomini di genio, esista un fossato incolmabile”.
Elogio della modernità non è solo un saggio sull’Arte, ma vuole descrivere un’ampia parabola che abbraccia pittura, storia, sociologia, filosofia, poetica. Perché la rappresentazione pittorica della realtà non è solo un riprodurre fedel-mente delle immagini in un preciso momento, ma è l’insieme delle sensazioni provate dall’artista che lo spingono ad una sua personale interpretazione degli eventi. L’autore cerca quindi di coinvolgere il lettore nella comprensione del periodo storico che ha portato l’artista ad una determinata opera, quasi come a poterla rivivere personalmente con l’immaginazione.
Approfondimento
Il saggio di Caroli è un’opera sicuramente esaustiva nel suo genere, dalla quale emerge chiaramente la sua più che va-sta competenza nel settore. Purtroppo, il linguaggio risulta troppo spesso ridondante e accademico, tanto da non ren-derlo piacevolmente scorrevole come una lettura dovrebbe essere. I continui e abbondanti aneddoti e riferimenti sto-rici e biografici rallentano troppo spesso l’incedere del libro, tanto da poter definire questo testo come una pubblica-zione destinata “agli addetti ai lavori”. Tuttavia, per chi cerca approfondimenti su determinati pittori e loro quadri prin-cipali, sarà sicuramente un’opera apprezzata, poiché corredata da molte riproduzioni fotografiche, scheda dedicata ad ogni singolo artista e inquadramento storico dello stesso, il tutto concentrato in un numero modesto di pagine.
Lodevole l’idea di cercare di rendere “discorsivo” l’argomento, costruendo il dialogo fittizio di una nipote dedita all’arte che pone domande specifiche allo zio che risponde.
libro .
Francesca Balacco