Autore: Ole Thorstensen
Pubblicato da Rizzoli - Ottobre 2017
Pagine: 266 - Genere: Autobiografico
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Rizzoli narrativa
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Un falegname norvegese con 25 anni di esperienza narra in prima persona la bellezza del lavoro manuale, della fatica e della soddisfazione nel vedere compiuta la sua opera di ristrutturazione di un sottotetto a Oslo, cogliendo l’occasione per fornire consigli pratici ma anche riflessioni sulla vita, sul lavoro e sui rapporti tra le persone.
Ole è un artigiano a tutto tondo, si occupa principalmente di falegnameria, ma dato che in Norvegia il legno è alla base di ogni costruzione, dai pavimenti, alle pareti, al rivestimento, in pratica egli ha una ditta individuale che compie lavori di costruzione o ristrutturazione, come in Italia potrebbe essere un muratore, a cui chiede se necessaria la collaborazione di elettricisti, idraulici e imbianchini.
La famiglia Petersen ha richiesto un preventivo a Ole per trasformare un sottotetto in una mansarda abitabile e fin da subito siamo partecipi della sua ansia nell’attesa di sapere se il suo preventivo è stato accettato oppure no, se lui avrà lavoro per i prossimi sei mesi o dovrà darsi da fare per procurarsene uno.
Ole viene messo sotto contratto dai Petersen; da questo momento seguiremo passo passo per sei mesi la ristrutturazione del sottotetto, dallo studio dei disegni all’acquisto dei materiali, alla risoluzione dei vari problemi che si presentano di mano in mano e che Ole saprà affrontare con la sua calma e la sua preziosa esperienza. Passeremo un gelido inverno norvegese tra gli spifferi del sottotetto a spostare travi e rinforzare supporti, ma infine in primavera saremo anche noi presenti alla posa del pavimento, al montaggio dei mobili del bagno e alla consegna della mansarda alla famiglia soddisfatta e felice, ma mai tanto quanto il nostro artigiano, che incassa il suo compenso e si regala una breve vacanza prima di ricominciare in un’altra casa un altro lavoro da compiere con gioia e determinazione.
Approfondimento
Fatto a mano non ha un intreccio vero e proprio; gli avvenimenti narrati sono tutti legati al lavoro di Ole, e conosciamo i personaggi che compaiono solo attraverso l’occasione della ristrutturazione. Riusciamo comunque a cogliere molto bene il carattere preciso e bonario di Ole, le sfumature dei suoi sentimenti nei confronti delle contrarietà o delle soddisfazioni che affronta e riceve.
Fatto a mano è tutt’altro che un manuale di bricolage, ciononostante Ole spesso dà dei consigli pratici che noi tutti possiamo adottare e adattare alla nostra vita, riguardo ai materiali da scegliere, alle modifiche strutturali, ma anche più semplicemente al modo di trattare con gli artigiani o gli architetti. Ole ci invita spesso alla praticità; ad esempio ci dà consigli su come incerottare le screpolature con cui inevitabilmente deve scendere a patti. Oppure si chiede che utilità possa avere ascoltare le previsioni del tempo quando devi comunque esporti con il tuo lavoro alle intemperie.
Spesso Ole lavora da solo o in coppia, così per affrontare spostamenti o sollevamenti sfrutta dei marchingegni e dei metodi di sua invenzione; il falegname considera sue amiche le leggi della fisica che gli permettono sfruttare la leva e spostare travi pesantissime fino al colmo del tetto e ci fa capire come un artigiano non possa non avere studiato per potere svolgere al meglio il suo lavoro.
Non mancano momenti di tenerezza, come quando i due bambini dei Petersen vedono la mansarda in costruzione e con la fantasia riescono ad immaginare la loro cameretta, oppure quando Ole, una volta terminato il lavoro riordina gli attrezzi con soddisfazione ma anche un velo di tristezza.
Una nota di merito va alle illustrazioni (fatte a mano!) assolutamente deliziose e utilissime per capire meglio i vari passaggi della ristrutturazione.
Consiglierei questo libro agli appassionati di falegnameria e edilizia e a chi apprezza il lavoro manuale e pensa che sia un modo per dare dignità e soddisfazione.
Elena Naldi
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