
Autore: Donna Tartt
Pubblicato da Bur - Febbraio 2014
Pagine: 685 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura
Collana: Contemporanea

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Harriet Cleve è perfettamente consapevole della propria intelligenza. Ai ragazzini della sua età, tanto sciocchi e immaturi, preferisce manuali di storia ingialliti e grosse antologie di letteratura. Acuta e curiosa, durante la calda estate dei suoi dodici anni, decide di risolvere il mistero della fa-miglia: la morte, ancora impunita, del fratellino Robin.

Charlotte Cleve è molto indaffarata, in occasione della festa della mamma ha organizzato un pranzo nella sua bella casa di Alexandria, nel Mississippi, e l’idea di fare bella figura davanti all’intera famiglia la rende nervosa. Un profumino invitante inebria l’aria e gli ospiti aspettano affamati attorno alla tavola apparecchiata con cura; Charlotte esce in giardino a richiamare i figli per poter dare inizio al pranzo. Le bambine, Harriet e Allison, stanno giocando a pochi passi dall’ingresso, ma di Robin, il primogenito, non sembra esserci traccia. Charlotte chiama il figlio invano e, pervasa da un forte senso di angoscia, comincia a cercarlo in ogni angolo della proprietà, sperando non si sia fatto male nei pressi dello stagno. Brutale e inaspettata è la scena che si dipinge davanti agli occhi della donna: il piccolo Robin appeso a un albero, una corda legata al collo, gli occhi sbarrati senza vita.
Gli anni passano e la terribile ferita sulla famiglia Cleve non si è mai rimarginata, diventando con il tempo sempre più infetta. Charlotte, abbandonata da un marito vile che non ha saputo rimettere insieme i pezzi di una famiglia distrutta, è inerme, barricata dietro a un muro fatto di dolore e di silenzi. Le bambine crescono con una madre fantasma, un padre per corrispondenza e l’affetto di una nonna acida.
Harriet però, sembra non soffrirne particolarmente. A differenza della sorella Allison, chiusa e taciturna, la piccola di casa sa il fatto suo. Tanto intelligente quanto scontrosa, Harriet è una ragazzina che sa farsi rispettare e tende a non ascoltare le persone di cui non ha stima, neppure se si tratta dei propri insegnanti. Il suo unico amico è Hely, sciocco come tutti gli altri dodicenni, ma talmente invaghito della ragazzina da assecondare ogni sua decisione. Proprio per questo Harriet decide di coinvolgerlo nel suo complesso progetto: scoprire l’assassino, ancora impunito, del fratello Robin. Guidata da curiosità e perspicacia, la dodicenne riesce a raccogliere informazioni fondamentali nel giro di poco tempo e a individuare un possibile colpevole. Ma come sono andate realmente le cose? Può davvero una ragazzina scoprire qualcosa che nemmeno le forze dell’ordine, gli “adulti”, sono riusciti a capire?
Una terribile tragedia, un mistero da risolvere, un gruppo di protagonisti decisamente fuori dall’ordinario. Queste sono le carte che Donna Tartt mette in gioco nel suo Il piccolo amico, un romanzo scritto con la maestria degna di un premio Pulitzer.
Approfondimento
Il piccolo amico ha il gusto di una ricetta malriuscita. Gli ingredienti sono di prima scelta, l’arte di combinarli insieme è quella di uno chef esperto, eppure qualcosa sembra andare storto durante la cottura. Fuor di metafora, questo romanzo fonda su premesse accattivanti, è scritto in modo impeccabile dall’affermata scrittrice statunitense Donna Tartt, eppure finisce per ridursi in un unico, breve, scarno aggettivo: noioso.
Una lettura lenta, abbandonata e ripresa più volte con non poco sforzo, uno stato di suspense puntualmente deluso.
Ciononostante il libro ripaga gli audaci lettori in due modi: lo stile dell’autrice, capace di distinguersi nel panorama degli autori contemporanei, e la caratterizzazione dei personaggi. Questi ultimi, imperfetti, scontrosi, vigliacchi, a cui è impossibile affezionarsi, vengono percepiti dal lettore vivi in modo spiazzante. La Tartt riesce a entrare in ciascuno dei suoi protagonisti, a leggere nella loro mente, a indossare le loro vesti per poi descriverli in modo terribilmente veritiero.
Se avete voglia di saggiare uno stile narrativo da Pulitzer, forse è il caso di avventurarsi in un altro romanzo della Tartt.