
Autore: Leïla Slimani
Pubblicato da Rizzoli - Aprile 2017
Pagine: 204 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Scala stranieri

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Una giovane madre, Myriam, comincia a sentirsi oppressa dalla vita casalinga e decide di riprendere la carriera di avvocato. Ma come fare con i suoi due piccolini? Inizia così una selezione per trovare una tata adeguata. La ricerca termina con Louise, una donnetta graziosa che cattura subito il cuore dei bambini e l’ammirazione dei coniugi Massé. Ma non è tutto oro quello che luccica…

Parigi, casa Massé. Myriam e Paul sono sposati da pochi anni, vivono in un confortevole appartamento in un quartiere borghese e hanno due figli. Ma da quando il loro secondogenito è venuto al mondo non sono più felici come prima. Myriam sente un amore smisurato per i figli ma allo stesso tempo è sempre più insofferente e insoddisfatta, ha bisogno di ritrovare sé stessa e i suoi sogni.
Myriam aveva sempre rifiutato l’idea che i figli potessero essere d’ostacolo alla sua carriera, alla sua libertà. Come un sasso che tira verso il fondo, trascinando nel fango il volto dell’annegato. Quando ne ha preso coscienza, è sprofondata in una cupa depressione. Lo trovava ingiusto, terribilmente frustrante.
Quando prospetta a Paul la possibilità di un ritorno al lavoro, lui non la prende sul serio. Però sa che la moglie ha bisogno di evadere da quella vita, se ne accorge, lo percepisce. Tra loro non c’è più la complicità di prima; la gioia di diventare genitori ha lasciato il posto alla stanchezza, a una casa sempre in disordine e alle pochissime occasioni di svago. Paul lo sa, e alla fine si convince che cercare una tata per permettere alla moglie di tornare al lavoro sia la soluzione migliore.
Trovare una persona che si prenda cura dei loro figli però non è cosa facile. Tra colloqui pieni di pregiudizi e diffidenze arriva Louise. Una vera e propria manna dal cielo. I bambini se ne innamorano all’istante e in poco tempo la donna riesce a conquistare anche Myriam e Paul: quando rientrano la sera, la loro casa profuma, i piatti non sono più accumulati nel lavandino, niente è fuori posto e la piccola Mila, dal carattere capriccioso, sembra essere diventata ubbidiente e ordinata.
Louise cucina per loro, fa il bucato, rammenda i vestiti. Tutto sembra perfetto.
Ma chi è veramente Louise?
Senza dubbio la tata ha una personalità particolare: è meticolosa, precisa e discreta. Cattura l’attenzione del lettore. Attraverso il racconto delle giornate al parco con i bambini e sprazzi della sua vita prima dei Massé, entriamo in profondità nella personalità di Louise. Percepiamo la sua desolante solitudine.
Poi è arrivata la solitudine, un immenso baratro in cui Louise si è vista precipitare. La solitudine le si incollava alla carne e agli abiti, e ha iniziato a modellare i suoi lineamenti, a conferirle gesti da vecchietta. La solitudine la assaliva al tramonto, quando cala la sera e nelle case si levano i rumori delle famiglie numerose.
Louise si è sempre presa cura dei bambini degli altri e non ha mai avuto nessuno che si occupasse realmente di lei, che si preoccupasse dei suoi bisogni. Un marito nullafacente, scostante e rancoroso, una figlia con la quale non è mai riuscita ad instaurare lo stesso rapporto di complicità che aveva con i bimbi ai quali faceva da tata.
Pian piano si lega profondamente ai Massé e tutte le sue paure e le sue manie vengono fuori. Se da un lato la donna trasmette tenerezza ed il lettore è portato a simpatizzare con lei, dall’altro terrorizza. L’ossessione per la pulizia, la precisione chirurgica, tutto in lei grida alla psicosi. Ed è proprio questo a tenere il lettore incollato alle pagine di Ninna nanna e a trascinarlo senza scampo verso il più agghiacciante degli epiloghi.
Approfondimento
Ninna nanna è un romanzo molto cupo. Profondo, disarmante, nel quale emergono con forza il dislivello sociale e i pregiudizi che ne seguono, in una Parigi multietnica e al tempo stesso diffidente e chiusa.
Il rapporto che Louise instaura con i bambini è morboso, eccessivo. Si trova a suo agio con i più piccoli, quasi come se anche lei non fosse cresciuta e rifugge la compagnia dei “grandi”, troppo seri e pieni di responsabilità.
Attraverso una narrazione asciutta, precisa, dallo stile sublime, Leïla Slimani ci conduce in una storia cruda, dura. Con l’analisi delle diverse personalità dei protagonisti, ci fa vivere le gioie, i timori, le paure, i desideri più intimi ed egoistici di ognuno di loro.
I personaggi assaporano la felicità, la toccano, ed estasiati credono che possa durare per sempre.
Un romanzo da non perdere.
Danila Pisano
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