Autore: Alberto Angela
Pubblicato da Rizzoli - Novembre 2016
Pagine: 349 - Genere: Saggi
Formato disponibile: Copertina Rigida
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Gli occhi della Gioconda, uno dei quadri al mondo più amato e visto, diventano per Alberto Angela motivo per raccontare il genio di Leonardo e la storia della nascita e della creazione di questo capolavoro. Nasce così una chiave di lettura nuova e al contempo audace che esplora la mente del grande artista fiorentino e ne analizza le opere in tutti i campi.
Il più grande genio del rinascimento, un uomo curioso di ogni ramo del sapere, capace di coniugare teoria e realizzazione pratica, creativa e rigore è raccontato con minuzia e attraverso lo sguardo vivo e intrigante del quadro che lo ha reso famoso in tutto il mondo.
Il viaggio straordinario che ci propone Alberto Angela in Gli occhi della Gioconda non è cronologico ma è una vera e propria indagine investigativa che si avvarrà soprattutto di testimonianze d’eccezione e di ogni dettaglio presente nella sua opera. La prima testimonianza è quella di Giorgio Vasari, noto artista del Medioevo e del Rinascimento, che dichiara:
Prese Lionardo a fare per Francesco del Giocondo il ritratto di Monna Lisa sua moglie, e quattro anni penatovi lo lasciò imperfetto, la quale opera oggi è appresso il re Francesco di Francia in Fontanableo.
Attraverso le parole del Vasari, Angela ci presenta il ricco mercante fiorentino Francesco del Giocondo e la moglie Lisa Gherardini, ma anche una Firenze non più città splendente e fiorente come al tempo di Lorenzo il Magnifico. Nella biografia di Leonardo, infatti, il periodo in cui fece il ritratto a Monna Lisa, tra il 1501 e il 1506, è conosciuto come “il ritorno a Firenze”. Altre testimonianze storiche e documentate ci vengono proposte dai grandi protagonisti del Rinascimento italiano, che hanno intrecciato le loro vite con Leonardo, tra cui Botticelli, Perugino, Raffaello e Michelangelo con cui si scontrò più volte e ancora da illustri studiosi d’arte contemporanei, come Pascal Cotte, Adolfo Venturi, Hidemichi Tanaka. Tutti ci fanno capire che Lisa Gherardini non fu l’unica modella di Leonardo da qui il mistero sull’identità della donna ritratta.
Premesso ciò, Alberto Angela lascia che sia la Gioconda stessa a “raccontarci” Leonardo, il genio che l’ha potuta pensare e realizzare. Partendo da ogni dettaglio del quadro e ricostruendo le circostanze in cui Leonardo lo dipinse, scopriamo così che il volto della Gioconda, levigatissimo dallo sfumato, non ha ciglia né sopracciglia o che il suo vestito ha molto da dirci sulla moda del tempo, ma anche sulle abitudini e sull’economia della Firenze di inizio Cinquecento. E ancora che le sue mani sono state studiate anatomicamente nei minimi dettagli e che quel sorriso fatale ci racconta le tecniche usate da Leonardo e i trucchi della sua creatività.
Scopriamo così che Leonardo si è attorniato di musici, giullari e cantori per suscitare quell’accenno di sorriso, unico e malinconico, che nasce dagli occhi della donna e che si rispecchia nella bocca. E che il paesaggio della Gioconda è reale e l’indizio principale a supporto di questa ipotesi sta nel ponte a destra, un ponte romanico che ancora oggi scavalca l’Arno a Buriano, ma al contempo è diverso da quello reale poiché più aspro e roccioso. Attraverso la Gioconda infine Alberto Angela ci racconta molte altre cose sul suo autore, dalle incredibili macchine e invenzioni (un palombaro, un paracadute, un robot!) ai rapporti con i potenti quali Ludovico il Moro e il re di Francia Francesco I.
Approfondimento
È la prima volta che un ritratto su una piccola tavola di pioppo non viene raccontato semplicemente nella sua forma esteriore e puramente artistica ma che diventa un escamotage per raccontare la vita del personaggio, Leonardo Da Vinci, consegnandone al lettore un’interpretazione introspettiva e profonda.
Sulla Gioconda non si contano più le citazioni nel cinema, nella televisione e nella musica, così come non si contano i libri che hanno tratto ispirazione dal suo mistero o quanti hanno invano cercato di copiarne la perfezione. Questo saggio, accuratamente documentato e supportato da foto, scritto con uno stile giornalistico chiaro e scorrevole, non risponde alla domanda chi era realmente Monna Lisa ma interpreta l’enigma che emana dal suo sguardo imperturbabile in maniera accurata, ragionata e credibile.
Con le sue doti indiscusse di divulgatore, Alberto Angela ci accompagna a scoprirli, entrando nella vita di Leonardo, mostrandone il genio e il volto umano, l’incontenibile creatività e le relazioni. Svelandoci un Leonardo dalla personalità unica, fondamentale nella cultura del mondo e di tutti i tempi.