Recensione di Adulterio di Paulo Coelho

Linda è una donna nel pieno della sua vita matrimoniale, circondata dall’amore del marito e dei figli, con un lavoro sicuro e una bella casa. Anche se tutto sembra essere al posto giusto, l’insoddisfazione si è insinuata, e Linda cade in un vortice di emozioni negative senza fine.

Valutazione del recensore

Linda, da un giorno all’altro, senza nessun motivo particolare, comincia a mettere in discussione la ripetitività e la sicurezza della sua vita in generale, sia per quanto riguarda la famiglia che il lavoro. Non sembra ci sia un evento particolare o una causa scatenante, fatto sta che di punto in bianco Linda non è più felice. Anzi, è proprio depressa. Come molti, all’inizio non lo mostra, o forse neppure lei se ne rende conto del tutto. Nonostante un marito amorevole, dei figli educati, un buon lavoro e una casa confortevole, sembra che ci sia qualcosa di spezzato nella sua anima, e che non è possibile aggiustare. Comincia a pervaderla una tristezza infinita, cade nello sconforto e in una sorta di noia per il quotidiano contro la quale non riesce a lottare. Odia la prevedibilità delle sue giornate, non ha più voglia di essere felice e di fingersi tale. Il tutto si protrae fino a quando si trova a intervistare un politico della zona, suo ex compagno di scuola e con il quale aveva una storia al tempo del liceo. La passione che li aveva legati nell’adolescenza si fa risentire, quando i loro occhi s’incrociano, e Linda vede in lui nient’altro che una via di fuga dal tedio. In effetti un tradimento riesce a dare una scossa al matrimonio di Linda, fa comparire quella vena di rischio che, seppure per breve tempo, la fa ringiovanire.

Che dire? Lette le prime cinquanta pagine di Adulterio, è difficile mantenersi calmi e frenare quella bolla di odio che sale nei confronti di Linda. In poche parole: questa donna abita in Svizzera (si ok, non è il Paese perfetto, ma non mi lamenterei), ha una famiglia da catalogo Ikea, una casa anche meglio, è ricca, alta, magra, con un lavoro sicuro e che le piace. E, quando arriva la necessità, ci mette un attimo a trovarsi un amante. Ma di cosa cavolo vuole lamentarsi?!? Ho afferrato il concetto “non è detto che chi ha tutto sia anche felice”, ma qui abbiamo forse un po’ esagerato!

Ho apprezzato che ciò di cui si parlava non era solo campato in aria, ma aveva dei fondamenti nella letteratura del suo settore, come ad esempio la parte sullo sciamanesimo o la depressione. Per il resto…bah…

Non avevo mai letto prima nulla di Coelho, ma sinceramente questo libro non mi ha proprio entusiasmato. Ho sempre avuto la percezione che fosse un autore da divorare in folli raptus di lettura compulsiva, sembrava che ogni suo libro (con uscita a cadenza annuale) fosse eccezionale e imperdibile. Ma in questo proprio non ci trovo quel non so che di straordinario. Le pagine scivolano lasciando appena un alone nella memoria, i personaggi non trasmettono molto e la storia mi pare abbastanza banale. Quando si chiude il libro, tutto il suo mondo letto esplode come un palloncino, lasciando dei piccoli pezzetti difficili da incastrare e che sembravano tenere insieme il vuoto. Ho controllato se fosse solo una mia percezione, ma ho avuto la conferma del contrario: sono stati molti i lettori delusi, soprattutto quelli affezionati. Probabilmente Adulterio di Paulo Coelho non è il miglior volume con cui cominciare un rapporto con questo grande (a detta di molti) autore.