
Autore: Alessandro Barbero
Pubblicato da Laterza - Ottobre 2023
Pagine: 176 - Genere: Saggi, Saggio storico, Saggio storcio
Formato disponibile: Brossura, Copertina Rigida, eBook
Collana: I Robinson. Letture
ISBN: 9788858152577
ASIN: B0DQY688S7

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La storia che racconteremo è quella della più grande rivolta non contadina ma operaia, non rurale ma urbana che ci sia stata nel Medioevo, e anche della più memorabile rivolta popolare che si sia verificata in Italia nell’arco di molti secoli.

Parlare di industria non è un anacronismo, ma non dobbiamo pensarla identica a quella di oggi. Non ci sono capannoni industriali pieni di macchinari, in cui un gran numero di operai va al lavoro tutti i giorni; e tuttavia è un’industria.
Il saggio storico di Alessandro Barbero, All’arme! All’arme! I priori fanno carne!, edito da Laterza, esplora i tumulti popolari che imperversano in Europa nel corso del XIV secolo ponendo particolare attenzione alla rivolta dei Ciompi scoppiata a Firenze nel 1378. Tale evento risulta fortemente significativo ed emblematico delle tensioni sociali e politiche del tempo, che videro i lavoratori e gli artigiani scagliarsi contro i Priori, cioè le autorità, che rappresentavano le corporazioni e il governo della città.
Il titolo del volume fa riferimento al grido con cui inizio questa rivolta All’arme! All’arme! I priori fanno carne!, in cui i Priori torturarono i lavoratori accusati di aver alimentato i disordini. Questo grido, emesso a opera di un orologiaio dopo aver udito le strazianti urla dei prigionieri torturati a Palazzo Vecchio, scatenò un’immediata sommossa popolare. La folla dunque accorse in strada, armata ed agguerrita, marciando verso Palazzo Vecchio, dove i Priori erano rintanati.
Durante la sommossa i Ciompi, cioè i lavoratori della lana e altri operai, esigevano miglioramenti delle loro condizioni di vita e di lavoro. con richieste ben precise che riguardavano gli sgravi fiscali, la cancellazione dei reati commessi durante la rivolta e, in particolar modo, il diritto di organizzarsi in corporazioni proprie ed autonome, come quelle dei padroni. Tutte queste richieste erano solo un mero tentativo per riequilibrare il potere economico e sociale fino ad allora concentrato nelle mani dei potenti.
La rivolta dei Ciompi portò alla nomina di nuovi Priori tra cui alcuni operai e all’approvazione di leggi a favore dei lavoratori, come l’obbligo per gli industriali della lana di produrre un quantitativo fisso di pezzi ogni mese per garantire lavoro a tutti, tuttavia, la reazione delle corporazioni e dei ricchi arrivò prontamente infatti, le Arti, guidate da macellai e osti, attaccarono i Ciompi, soffocando definitivamente la rivolta che ebbe un successo effimero.
Questo affascinante saggio di Alessandro Barbero offre al lettore una dettagliata e ampia panoramica delle rivolte popolari del Trecento, evidenziando il loro impatto e le loro ripercussioni nell’Europa del futuro.
Approfondimento
Non è quando non si arriva alla fine del mese, ma quando si comincia a stare meglio e non si ha più fame che si alimentano maggiori speranze per il futuro e si acquista consapevolezza dei propri diritti, e questa costante accomuna epoche solo in apparenza così distanti come quella medievale e la nostra.
Premetto che essendo molto appassionata di storia medievale adoro i saggi che trattano questi argomenti e devo ammettere che il libro mi è piaciuto moltissimo, anche se l’autore è stato talvolta prolisso e ridondante nel trattare certe vicissitudini.
In questo volume, infatti, Alessandro Barbero sottolinea come le numerose rivolte avvenute in epoca medievale che, sebbene prontamente soffocate, abbiano lasciato un’impronta culturale e antropologica tangibile e distintiva. Inoltre, evidenziano che le classi popolari potevano organizzarsi e lottare per i propri diritti, aprendo la strada a futuri cambiamenti sociali e politici. Inoltre, Barbero effettua un’analogia tra le sommosse medievali e le lotte sindacali contemporanee, entrambe caratterizzate da un miglioramento economico delle classi popolari che comportò una maggiore acquisizione dei diritti sia a livello personale che in campo lavorativo.
Francesca Votino