Autore: Tenera Valse
Pubblicato da Il Saggiatore - Settembre 2012
Pagine: 346 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: Narrativa
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Una saga familiare dove si consumano drammi di un padre possessivo e oppressivo. Il racconto si svolge con la ricerca della figlia, sorella di una donna ed un uomo che hanno in tutti i modi cercato di smarcarsi dalla famiglia di origine. Il padre dei tre figli si prende cura della moglie anziana fino al giorno in cui le cure gli vengono somministrate dalla figlia fuggiasca e muore. Il padre finisce la sua vita di infarto in un atto molto particolare per l’intera storia.
Si può dire che la lettura di Anatomia della Ragazza Zoo sia stata molto piacevole. È un libro che si lascia leggere volentieri fin dalla prima pagina, a differenza di altri, per i quali è necessario a volte andare alla cieca per quaranta (se non cinquanta o sessanta) pagine, prima di entrare davvero nella storia.
All’interno di Anatomia della Ragazza Zoo si vive il dramma di essere un padre e di essere un capofamiglia, e di come tante volte si sbaglia nell’esserlo. La differenza sta tutta nel sapere se lo sbaglio è fatto coscientemente o se esiste la sola e pura intenzione di distruggere un figlio (nel nostro caso i figli), fornendogli un’educazione utilissima alla sopravvivenza, come uno dei figli certifica al padre prima che quest’ultimo muoia, ma togliendo tutto quello che ci può essere di bello nell’essere dei figli.
Probabilmente chi ha sempre avuto tutto dalla vita, e soprattutto durante l’adolescenza, non riesce a capire a fondo un discorso come questo. Ma si può fare un piccolo sforzo rispondendo a questa domanda: essere considerati un figlio-sputacchiera in cui sfogarsi è una buona condizione o è magari il principio di una fuga per evadere da una casa che è, come la definirebbe chiunque legge questo libro, una arena per bestie in cattività?
A parte questo, la scrittura de Anatomia della Ragazza Zoo è leggibilissima, e, soprattutto, molto travolgente. Il linguaggio è ricco di parole, non è il classico minestrone di termini che anche un computer potrebbe assemblare. Per chiarire immaginatevi un libro in cui l’autore usa diverse parole di un solo linguaggio e aver creato un libro fruibile al lettore come lo sono tanti altri. Al contrario c’è Anatomia della Ragazza Zoo, dove le parole usate da Tenera Valase sono estratte da diversi barili, ognuno rappresentate un linguaggio diverso, e non dai soliti e comuni insiemi che uno scrittore normalmente sfrutta nella sua composizione.
Si potrebbe aprire un intero capitolo su quello che significa essere genitori, ma si sfocerebbe nel pedagogico e occorrerebbero delle nozioni più precise per poterne parlare. Si può dire che ne Anatomia della Ragazza Zoo la famiglia tipo c’è. Il fatto è che c’è fin troppo…
Approfondimento
Anatomia della Ragazza Zoo è per tutte quelle persone che vogliono sapere di più sulla vita familiare. Perché è ad altissimo tasso di concentrazione l’emozione e il sentimento di essere famiglia anche se in negativo. Non si rimanda a saggi o testi filosofici. Magari a un buon manuale di pedagogia per sapere quello che bisogna evitare per non ottenere brutti risultati in famiglia.
Matteo Baudone