
Autore: Murakami Haruki, Ozawa Seiji
Pubblicato da Einaudi - Ottobre 2019
Pagine: 312 - Genere: Non fiction
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Frontiere Einaudi
ISBN: 9788806242718

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Il libro è un dialogo delicato e appassionato tra uno scrittore di successo (Murakami Haruki) e un importante direttore d’orchestra (Ozawa Seiji). Sono entrambi giapponesi ma la loro fama è rinomata in tutto il mondo. Murakami è la penna grazie alla quale i successi di Ozawa possono essere raccontati: tuttavia il libro è molto di più, attraverso i loro discorsi si sviluppano scambi profondi e riflessioni sincere.

Murakami e Ozawa si conoscono personalmente perché la figlia del direttore d’orchestra è amica della moglie dello scrittore. Dopo alcuni incontri informali nasce l’idea di registrare i loro dialoghi, nati inizialmente come un’intervista a Ozawa, e che via via hanno preso la forma di una riflessione condivisa.
Se non si ha orecchio musicale, non si può diventare un bravo scrittore. Ne consegue che uno scrittore, più ascolta musica, più diventa bravo, e più diventa bravo più ascolta musica. Un’influenza reciproca insomma. Ecco come la penso.
Il tema è dunque quello della musica classica e del lavoro di direttore d’orchestra: Ozawa lascia il Giappone per crescere come musicista e per conoscere i segreti di questa professione. Muove i primi passi da assistente di un affermato direttore d’orchestra e lo sostituisce in alcune serate. Ben presto ottiene incarichi importanti e fonda un’orchestra in onore ad un suo maestro di musica. Girerà il mondo e dirigerà orchestre nei più importanti teatri del mondo.
Murakami, dal canto suo, è un appassionato di musica, soprattutto jazz ma anche classica, e mostra un interesse e una curiosità elevati nei confronti di un mondo che ha osservato sempre soltanto dall’esterno.
I loro discorsi spaziano dalla musica classica a quella jazz e blues, dal rapporto tra direttore d’orchestra e musicisti, dalle interpretazioni fedeli delle composizioni dei grandi musicisti alle innovazioni in questo campo, dagli stili europei a quelli americani e da questi due a quelli orientali.
Mentre parlano ascoltano alcuni brani di musica classica che diventano un nuovo punto di partenza per affrontare riflessioni riguardanti la tecnica o eventi della storia professionale di Ozawa.
Approfondimento
Assolutamente musica è un must per gli appassionati di musica classica e per tutti i musicisti. Il livello culturale e lo spessore artistico dei due interlocutori è un’occasione imperdibile per chi si occupa di musica.
Per tutti gli altri lettori invece il libro perde molto del suo fascino: se ne intuiscono le potenzialità ma risulta troppo specialistico, tagliando fuori così chi non ha competenze musicali elevate, che vadano ben oltre il semplice ascoltare musica classica.
Gli approfondimenti e le distinzioni tecniche che emergono dai racconti di Ozawa possono risultare noiose e poco comprensibili alla maggior parte dei lettori. Anche se il linguaggio è semplice e non “accademico” i temi trattati riguardano uno specifico ambito artistico e gli stessi autori ne sembrano ben consapevoli.
Gaetano Iannella