Autore: Valérie Perrin
Pubblicato da E / O - Luglio 2019
Pagine: 480 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Dal mondo
ISBN: 9788833570990
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“Il mio mestiere consiste nell’essere discreta, amare il contatto umano e non avere compassione, ma per una donna come me non avere compassione sarebbe come essere astronauta, chirurga, vulcanologa o genetista, non fa parte del mio pianeta né delle mie conoscenze”
Violette Toussaint ci accompagna nella sua nuova vita come guardiana del cimitero di Brancion-en-Chalon, in Borgogna, e ci fa conoscere la sua quotidianità divisa tra la pulizia delle tombe, il giardinaggio e gli ospiti che giornalmente vanno a trovarla. Ogni giorno cammina tra i vari settori del cimitero, legge i nomi sulle lapidi e descrive la vita o alcuni aneddoti di alcuni di loro, permettendo al lettore di addentrarsi nei segreti della sua vita, infelice e sfortunata. La vita passato accanto a Philippe, un marito assente e insofferente nei confronti dei suoi genitori, e un segreto a lungo sepolto hanno reso Violette quasi il fantasma di se stessa fino a quando uno straniero viene a bussare alla sua porta con una strana richiesta: vuole seppellire la madre nel cimitero di Brancion-en-Chalon lontana dal marito, secondo le sue ultime volontà. Da questo momento le due vite di Violette, quella presente e quella passata, si intrecciano mostrando due lati quasi opposti del suo carattere. Sì, perché come dice lei stessa: “ho due guardaroba, uno lo chiamo “inverno” e l’altro “estate”, ma non c’entrano le stagioni, c’entrano le circostanze. L’armadio inverno contiene solo vestiti classici e scuri destinati agli altri, l’armadio estate solo vestiti chiari e colorati destinati a me stessa. Indosso l’estate sotto l’inverno, e quando sono sola mi tolgo l’inverno”.
Valérie Perrin ci racconta, attraverso il presente della vita di Violette e lunghi flashback, la vita difficile e straziante di una donna che ha subito molte difficoltà nella vita ma che nonostante tutto non demorde e continua a vivere per i suoi “residenti”, le cui tombe vengono sempre curate e i fiori sono sempre freschi. Un racconto in prima persona dove Violette si mette completamente a nudo e racconta tutta se stessa senza filtri, cercando di dimostrare che è possibile rinascere dalle ceneri.
Approfondimento
La storia viene raccontata in prima persona da Violette, con alcuni interventi in cui è lo stesso Philippe Toussaint, suo marito, a lasciarsi andare e spiegare il suo punto di vista riguardo la loro vita come marito e moglie e la tragedia che hanno vissuto insieme. A queste due linee di narrazione se ne aggiunge una terza: alcune pagine del diario della madre dello straniero che è andato nel cimitero, un commissario che si è trovato lì per dare voce alle sue ultime volontà. Le storie delle due donne, lontane per gli anni in cui sono vissute ma vicine per l’amore mancato nelle loro vite, sembrano dialogare tra loro: non si deve aspettare la morte del proprio amato per riunirsi (come è successo a Iréne, che ha chiesto di spargere le sue ceneri sulla tomba di Gabriel) ma si può riaprire il proprio cuore perché la vita è una sola e va vissuta appieno.
La vita di Violette è stata complicata e ricca di misteri e dolori, ma nonostante le mille difficoltà lei ha sempre un sorriso e una parola buona per chiunque va a trovarla. L’ottimismo che nasconde sotto i vestiti “invernali” viene sempre fuori, ricorda quasi la meraviglia che si prova davanti a un fiore che sboccia dopo un rigido inverno. I lunghi flashback dedicato al passato di Violette non sembrano scalfire la persona che è oggi, che nonostante le mille difficoltà della vita continua a resistere per arrivare alla sua “primavera” e sbocciare di nuovo.
Altro elemento di interesse sono i titoli dei vari capitoli, composti da frasi o citazioni scelte con cura, che pongono dei ragionamenti o delle domande riguardo la vita e tutte le sue difficoltà e il ruolo dei morti nella vita dei vivi. Ogni frase è ricercata e rende Cambiare l’acqua ai fiori un libro doloroso e capace di far affrontare al lettore una crescita personale intensa; ma non è solo perché Violette è accanto a lui, con un sorriso bonario e una tazza di tè caldo sempre pronta.
Alice Chiesurin