
Autore: Kurt Vonnegut
Pubblicato da Minimum Fax - Novembre 2016
Pagine: 250 - Genere: Fantascienza
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Sotterranei

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Il 13 febbraio 2001 l’universo ha una crisi di autostima e decide, di punto in bianco, di tornare indietro di dieci anni: un lasso di tempo abbastanza lungo donato all’umanità per non commettere più gli stessi errori. Ma sarà davvero così?

Per citare Kilgore Trout: ‘Quella non era più guerra, così come non lo era stato il bombardamento atomico su Nagasaki. Piuttosto era un: Guarda che bravi sono gli yankee! Puro show – business!’
L’autore, lui stesso voce narrante del romanzo, racconta di un cronosisma avvenuto dal 13 febbraio 2001 al 17 febbraio 1991 quando l’universo, stanco dei suoi errori, torna indietro di dieci anni. La vicenda fa sperare all’ascesa di un libero arbitrio che possa aiutare l’umanità a rimediare agli errori del passato. Il protagonista è Kilgore Trout, autore di romanzi di fantascienza raccontato in Cronosisma Uno e alter ego dell’autore. Durante il cronosisma Trout è alle prese con il suo racconto Le sorelle B-36, gettato da lui stesso in un cestino dei rifiuti di fronte all’Accademia di Arti e Lettere a Manhattan. Qui si intrecciano le immagini di vita di Monica Pepper, immaginaria segretaria esecutiva dell’Accademia e di suo marito Zoltan. In un alternarsi di varie vicende, Vonnegut narra la vita di Trout mettendo in campo esempi di personaggi illustri della storia, della scienza e della letteratura.
Trout ha un passato dai risvolti complicati, così come Vonnegut: due volti di una stessa persona che raccontano drammi personali e del mondo in maniera ridicola e spassosa, scatenando una sorta di ilarità amara.
Approfondimento
Può mai l’universo avere una crisi di autostima e tornare indietro di dieci anni rendendosi conto di aver fatto degli errori? Questo è il cronosisma.
Succede nel romanzo fantascientifico di Kurt Vonnegut, dove la sua penna irriverente e ironica analizza fatti storici, personaggi famosi della durante episodi della loro vita, anche nel momento in cui arriva il cronosisma. Non viene risparmiato nessuno: scienziati, scrittori (si citano Mary Shelley e il suo Frankenstein, Coleridge, ecc.) in un crescendo di immagini comiche e di metafore esilaranti.
Vonnegut intreccia tutto ciò con la sua vita, alternando racconti della sua quotidianità (prima e dopo il famoso cronosisma) a racconti su familiari, conoscenti ed episodi di vita del suo alter ego, lo scrittore di fantascienza Kilgore Trout. L’autore è la mente razionale che analizza e racconta i fatti con lucidità; Trout è “l’altro io” ironico e sempre pronto a smorzare situazioni tragiche con battute tipiche della comicità statunitense. Tra le vicende storiche analizzate vi è la Seconda Guerra Mondiale, a cui prese parte lo stesso Vonnegut, dove si nota tutto il suo rammarico e il suo sdegno pur sotto forma di sarcasmo. Sotto tiro, il nazismo e Hitler (Vonnegut ha origine tedesche) dove viene sminuita la sua figura in maniera beffarda e impertinente, raccontando momenti cruciali della sua vita (ad esempio il suo suicidio). Trout afferma che la Seconda Guerra Mondiale, a differenza di altre guerre, sarebbe sopravvissuta per sempre nello show – business grazie alle divise dei nazisti (per citarne una).
Uno scenario fantascientifico che vuole sottolineare le incoerenze della storia dell’uomo, il suo mancato libero arbitrio che ha portato a commettere molti errori ed orrori. Per quanto ci possa essere un potere dell’universo che possa far indietreggiare di dieci lunghi anni, l’uomo sceglierà sempre, per paura o per mancato coraggio, di non cambiare nulla.
Lettura consigliatissima: ogni storia porta a un’analisi dell’uomo di ieri e di oggi. Un’opera geniale che include risate miste ad amarezze. Un racconto nel racconto unico e inimitabile.
Ma gli umani si accorgono mai della vita mentre la vivono? In ogni momento?
Elisabetta Stega