
Autore: Erik Larson
Pubblicato da Neri Pozza - 2014
Pagine: 541 - Genere: Romanzo storico, Thriller
Formato disponibile: Brossura
Collana: Bloom

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Che cosa hanno in comune il geniale inventore della telegrafia senza fili, Guglielmo Marconi, e Hawley Crippen, il medico americano che uccise brutalmente la moglie e scappò in Europa, mettendo in imbarazzo polizia e stampa mondiale? Le storie dei due personaggi si muovono in parallelo, e dopo il ritrovamento dei resti della moglie di Crippen, inizia un'entusiasmante caccia all'uomo che tiene l'Europa tutta con il fiato sospeso. Un capitano riconoscerà il Dottor Crippen e la signorina “La neve” a bordo di un transatlantico diretto in Canada e che userà proprio la nuova scoperta ideata da Marconi, telegrafando alla polizia inglese la sensazionale notizia. Quando la nave attraccherà, Hawley Crippen e la sua amante troveranno una spiacevole sorpresa ad attenderli.

Oggi parliamo di Guglielmo Marconi e l’omicidio di Cora Crippen un romanzo storico che poi tanto romanzo non è. Mi direte voi, allora trattasi di un saggio? Beh, io lo definirei un saggio scritto con la prosa di un romanzo. Larson con grande meticolosità ha ricostruito la vita e il lungo percorso della scoperta e del successo del giovane Marconi, talvolta eccedendo in alcuni tecnicismi che forse in alcuni tratti appesantiscono il racconto per quelli meno interessati agli aspetti tecnici e scientifici. La parte più gradevole è la descrizione di Londra nell’era edoardiana (1901-1914), in un Inghilterra dove il divario tra le classi sociali era sempre più evidente. Larson, da narratore di razza qual è, ci trasmette tutto della città dove si muovono i suoi due protagonisti, capaci di incuriosire e appassionare allo stesso tempo.
Un lavoro di ricerca non indifferente, unito ad una grande capacità di raccontare e farlo in maniera avvincente. E’ il “marchio” di questo autore che già ne “il giardino delle bestie” – aveva raccontato, nello stesso modo, un bel pezzo di storia del nazismo.
Una storia di caparbietà e di determinazione quella di Marconi. Caratteristiche queste che portano quasi sempre al successo e che anche questa volta confermano questo che sembra essere un connubio perfetto. Un bill Gates dei giorni nostri, ma meno simpatico ed estroverso. Prima di lui, qualche scienziato aveva fatto esperimenti di elettromagnetismo che funzionavano a qualche decina di metri di distanza, uno spazio troppo remoto per essere considerato degno di nota. Poi arrivò lui: Guglielmo Marconi. Era giovane, italo irlandese, più pratico che teorico, ma dotto quel tanto che bastava per costruire elettrici congegni, incosciente e caparbio tanto da non considerare ciò che gli scienziati del periodo sostenevano sull’impossibilità di comunicare con le onde hertziane. La sorte e la natura decisero tuttavia di mettersi dalla parte di chi stava credendo in quel sogno e lo stava portando avanti con tanta determinazione e tenacia. Fu così che dopo i tanti esperimenti, Marconi riuscì a far rimbalzare un segnale emesso da un lato all’altro dell’Atlantico.
È questa la storia principale che racconta Erik Larson nel suo Guglielmo Marconi e l’omicidio di Cora Crippen. Ma non solo. Perché come già detto, Larson è un mago nel ricreare lo spirito di un’epoca. Le dispute tra scienziati, la politica di guerra fredda tra Inghilterra e Germania (con il Kaiser interessato a procurarsi il segreto per comunicare nell’etere), i sogni di un’era che di lì a poco si sarebbero schiantati contro le trincee e gli orrori della Prima guerra mondiale. Larson, riesce ad unire tutto questo con la cronaca. Interseca la storia di Marconi con uno dei casi criminali più noti dell’epoca, ovvero con Il delitto di Cora Crippen, uccisa dal marito, stimato medico omeopata, che poi fuggì in transatlantico con l’amante. Come lo catturarono? Questo forse potrebbe essere di facile intuizione, ma preferisco non aggiungervi e raccontarvi altro su quello che è un “libro” assolutamente da leggere. Perché è un thriller storico e di ricerca dove ad appassionare è sia la storia che il modo in cui l’autore la narra. Un libro magistrale che consiglio sia agli amanti dei romanzi storici che dei gialli. Alla prossima recensione cari lettori.