Autore: Antonella Boralevi
Pubblicato da Rizzoli - 2013
Pagine: 255 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Rizzoli Best
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Santina e Sigieri sono due ragazzi di vent'anni l'uno l'opposto dell'altra, finché il destino non li farà incontrare nella notte di capodanno sconvolgendo le loro vite .
I baci di una notte. Questo è il titolo dell’ultimo romanzo della scrittrice, autrice anche di saggi e sceneggiature. Antonella Boralevi ha fatto approdare in televisione il talk show d’approfondimento con i programmi di cui è stata anche conduttrice e autrice: In diretta da Spoleto, Il viaggio, Donne e guai,Uomini, Mariti &mogli. Recentemente è spesso ospite,dove partecipa come opinionista, di trasmissioni quali:Pomeriggio Cinque,Domenica Cinque e l’Italia sul Due. Molto attiva la sua produzione letteraria. Già nel 1985 pubblica il suo primo libro, Far salotto, forse un’anticipazione di come ci si dovrebbe comportare anche in quelli televisivi.
Negli anni successivi ha continuato la sua attività di scrittrice pubblicando saggi e nel 2005 ha scritto e pubblicato il suo primo romanzo, Prima che il vento, dal quale è stato tratto un film, al quale ha partecipato collaborando al soggetto. Collaboratrice di rubriche di quotidiani e di mensili, non ha mai lasciato la narrativa. Ecco quindi nel 2007 il suo nuovo romanzo Il lato luminoso. Molti i riconoscimenti ufficiali per la sua prestigiosa carriera. Infatti nel 2009 è stata nominata Consigliere Diplomatico per la Comunicazione della Cultura e della Immagine dell’Italia, con funzioni di coordinamento della attività di Ambasciata, Istituto di cultura e Consolato Generale ed è stata assegnata presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi. In questo ruolo ha ideato, curato e organizzato la Prima Mostra del Centocinquantenario della Unità d’Italia, “La France et le Risorgimento”, inaugurata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il 27 settembre 2010, ottenendo per la prima volta nella storia della Accademia e del Museo di Brera il prestito eccezionale dell’opera Il bacio di Francesco Hayez.
A quest’opera forse ha pensato quando ha intitolato il suo ultimo libro:I baci di una notte. Come per indicare l’importanza di questo intimo incontro di labbra tra due persone che per lo meno provano un sentimento. Ma non c’è, nel romanzo, la classica storia d’amore che il lettore si aspetterebbe dopo un titolo del genere. Di amore si parla sì, ma non è un sentimento che appare sempre puro e realizzabile. Due sono i personaggi. Santina e Sigieri.
L’una è una ragazza, di venti anni che lavora come cameriera in un fast-food. Vuole scoprire tutto ciò che la vita ha da offrirgli. Per cui è con entusiasmo e con meraviglia che accetta la vacanza vinta all’ultimo momento sulla neve per l’ultimo dell’anno. Sigieri ha venti anni, è ricco, annoiato, con un destino che lo predispone a diventare un importante finanziere nella Londra degli anni 2000. Ma il mondo a cui appartiene è assuefatto a tutto e a tutti, non c’è più stupore, né meraviglia, né gioia, se non quella falsa e sempre uguale della solita comitiva di sempre. Non esistono più i sentimenti nel mondo di Sigieri. Parte per andare a Cortina senza slancio, sentendo solo che sarà la solita noia di sempre, con le solite feste, ragazze e sciate.
Due mondi lontani, destinati a sfiorarsi solo nella magia dell’ultima notte dell’anno dove potrebbe accadere anche ciò che nella realtà di tutti i giorni non è possibile o realizzabile. Che i due si incontrino e si innamorino. Potrebbe essere la salvezza per Sigieri e la felicità per Santina, ma non è questo quello che ha in serbo il destino per loro. Il loro incontro, consumato in modo improvviso e, a volte, cruento, è destinato solo ad essere una parentesi per Sigieri e una breve immersione nel mondo dei ricchi per Santina, che in questo nuovo mondo è solo una persona molto diversa , da mettere quindi anche in ridicolo.
Due mondi destinati a incrociarsi ma a non capirsi né mai a venirsi incontro. Ormai il mondo al quale appartiene Sigieri è privo dei sentimenti basilari che rendono una persona tale: lealtà, amicizia, compassione, pietà. E’ un mondo spregiudicato e chi appartiene ad esso non resta altro che adeguarsi e diventare una persona priva di moralità e di interessi o scappare a gambe levate come Virginia, che è l’unica del gruppo a provare umanità e interesse, di fronte a questa amorfia di sentimenti. Oltre a loro due ci sono da segnalare altri interessanti personaggi. Amerigo, lo spietato amico di Sigieri, che non prova alcun tipo di sentimento nemmeno nei confronti dell’amico più caro.
Gessica, l’amica che Santina trascina nella sua avventura, che, al contrario di Amerigo, si preoccuperà molto per la delusione che questo incontro ha portato per la sua compagna di viaggio, ancora molto sognatrice e romantica, propensa a fidarsi anche delle persone sbagliate. Grande è l’affetto che Santina prova per Gessica e il sentimento profondo fraterno che le lega e le unirà nel tragico e devastante destino. Un’amicizia così potrebbe salvare anche Sigieri e tutta la sua compagnia, ma questo mondo sembra ormai assuefatto a tutto, anche a notizie orribili. E anche i personaggi che dovrebbero essere più vicini a Santina e Gessica sembrano aver perso la purezza di questi sentimenti. Condorelli ne è un esempio.
Breve è il lasso di tempo nel quale si svolge la storia: si comincia con il giorno 29 dicembre 2012 e la vicenda ha la sua conclusione il 2 gennaio 2013, con un epilogo di 10 anni dopo. Cinque giorni sufficienti ad incrociare i destini, in modo inequivocabile. dei protagonisti.
Ritengo che Antonella Boralevi in questo suo nuovo avvincente e drammatico romanzo abbia voluto lanciare un messaggio al lettore. Quello di ritornare alla purezza, alla semplicità, alla meraviglia, alla verità di sentimenti autentici quali rappresentati da Santina quando per la prima volta vede le montagne ricoperte di neve e comprende che non c’è bellezza più grande e la condivisione di questo stupore con l’amica Gessica. Solo così il mondo più ricco potrebbe salvarsi.
Maria Romagnoli