
Autore: Satoshi Yagisawa
Pubblicato da Feltrinelli - Giugno 2022
Pagine: 160 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Audiolibro, Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807034947
ASIN: B09X78TF9H

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📗 Trovalo usato
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
“Anche il viaggio più lungo comincia con il primo passo” Proverbio cinese
Ci sono momenti nella nostra vita in cui il destino, la necessità e le correnti avverse si uniscono per portarci, che noi lo vogliamo oppure no, in un determinato luogo, (a questo nessuno di noi si può sottrarre non ci è possibile) dove conosceremo quelle specifiche persone, o mangeremo quelle particolari pietanze o vivremo quegli unici momenti che avranno in qualche modo un’influenza determinante nella nostra vita. Per Tatako il luogo è la libreria Morisaki, che da generazioni è di proprietà della sua famiglia. Le persone sono, non solo suo zio Satoru, ma un intero quartiere, le sue pietanze sono i libri, decine migliaia, un menù infinito. Una vita, quella di Tatako che scivola dall’ordinario allo straordinario passando per l’assoluta eccezionalità travestita da normalità.
Questo racconto sulla magia del risveglio, del riprendersi la propria vita, poetico ma non banale è reale come i sentimenti vivi in ognuno di noi, pieno di speranza, amore e ricordi, dove il passato ed il presente sono una cosa sola quando si impara a vederli e viverli con il cuore senza pregiudizi.

Che significa guardare? Significa trasferire su un oggetto parte della nostra anima, se non la sua totalità.
Tatako è una giovane donna che vive a Tokyo, molto carina, ha un buon lavoro, un fidanzato e una vita nella norma, soddisfacente che la fa stare bene. Ma all’improvviso il suo mondo crolla. Hideaki, quello che lei ritiene il suo compagno ideale con cui ha da tempo una relazione, le rivela di essere impegnato in maniera ufficiale con un’altra donna con la quale si sposerà presto e che loro sono solo “amici particolari”. Tatako è distrutta, e, oltre all’umiliazione come donna, deve purtroppo anche subire la costante presenza dell’uomo che lavora nel suo stesso ufficio ed è costretta a vedere nello stesso luogo anche la sedicente fidanzata!
Schiacciata dal dolore, Tatako molla tutto, si licenzia e cade in una pesante depressione che la porta a dormire in continuazione. All’improvviso una persona rientra nella sua vita: lo zio Satoru, che non vede da anni, le offre un appoggio in cambio di un aiuto nella vecchia libreria di famiglia. Tatako, in grandi difficoltà economiche, è costretta ad accettare e si trasferisce nella stanzetta sopra la vecchia libreria Morisaki.
Dal suo arrivo a malincuore, alla scoperta di un luogo fantastico e sopito pieno di storie reali e di fantasia, Tatako comincia a riscoprire cosa significa non solo vivere per sé stessi, ma anche la bellezza di essere parte di qualcosa. Il quartiere diventa la sua casa e i suoi abitanti la sua famiglia allargata, gli eventi eccezionali una routine: dal ritorno della zia andata via anni prima, all’incontro con un misterioso e affascinate giovane uomo. Passando per la predisposizione a essere un Cupido alla buona e un po’ pasticcione, Tatako scopre la generosità del cuore, la forza del vero amore, un altro mondo che aveva davanti agli occhi e che non riusciva a vedere. I libri sono i suoi occhiali su questa nuova vita, la liberano, le insegnano e la ispirano. Più forte, più grande e coraggiosa Tatako affronta il futuro consapevole che per lei esisterà sempre un piccolo mondo che l’aspetta quando ne avrà bisogno.
Approfondimento
L’amicizia e l’amore non si chiedono come l’acqua, ma si offrono come il tè.” Proverbio giapponese
Come è possibile trovare la poesia in un romanzo assolutamente contemporaneo? I miei giorni alla libreria Morisaki è un racconto moderno, scritto in maniera chiara, concisa, con i giusti dettali e descrizioni che rendono il libro interessante perché la storia è fluida e ti spinge a voler passare alla prossima pagina allo stesso modo con cui la storia è raccontata, con grazia e onestà.
Senza voler essere complessa e puntando sulla semplicità, la scrittrice Satoshi Yagisawa ci presenta uno scenario attuale ma che conserva una magia unica. Per questo quando Satoshi scrive è come se dalle pagine si allungasse una mano gentile che ti porta nel cuore del quartiere Jinbocho di Tokyo, un bellissimo luogo pieno di librerie. Gli occhi della protagonista, all’inizio assorti in altri luoghi, guardano ma non vedono ciò che la circonda, mentre il lettore già cammina per le strade fermandosi qui e là, annusando l’odore polveroso della carta e salutando chi incontrano, Tatako ancora si fa attendere e quando finalmente cammina al tuo fianco siete già amici. Toccando con delicatezza e garbo la complessa personalità di Momoko, che è il simbolo dell’amore reale che sa tornare, Satoshi Yagisawadona a Tatako la fiducia in sé stessa e nel suo valore senza dimenticare un sottile umorismo.
Nonostante la modernità della storia e del linguaggio, durante tutta la lettura di I miei giorni alla libreria Morisaki ho percepito una sottile linea poetica che mi ha accompagnata per tutte le pagine regalandomi una serenità che non è terminata con la fine del libro.
Mi è piaciuto, mi ha fatto sentire bene, so che un’opera prima ma spero presto di leggere qualche altra cosa di questa scrittrice. Posso solo consigliarvi di leggerlo, i perché sono molti ma innanzitutto dovreste farlo se volete che qualcosa di buono vi resti dentro, una storia semplice, pulita, di cui sentire un po’ la mancanza quando riguarderete la bellissima copertina.
Antonella Flavio