
Autore: Håkan Nesser
Pubblicato da Guanda - Febbraio 2017
Pagine: 310 - Formato disponibile: Brossura
Collana: Narratori della fenice

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
L’ultimo giorno di vita non sarebbe potuto iniziare meglio per lo sfortunato Walder Leverkhun, salvo poi finire a letto in un vero e proprio bagno di sangue qualche ora più tardi, dopo aver ricevuto la notizia di una vincita al lotto e aver allegramente festeggiato in compagnia degli amici con cui avrebbe dovuto spartire la modesta somma di denaro.
Vendetta o pazzia? Le indagini della squadra di polizia di Maardam, coordinate dal sovrintendente Müster, sembrano inizialmente percorrere una strada per poi intraprenderne una seconda e, a seguito di una sconvolgente testimonianza, imboccarne una terza che tuttavia non condurrà al reale assassino.

Il caso Walder Leverkhun? Le cose stavano così, si disse con una certa rassegnazione quando lasciò il commissariato alle quattro e mezzo. Per ragioni ignote, un ignoto aggressore (uomo o donna?) aveva ucciso un pensionato inerme nel più brutale dei modi.Erano passati quattro giorni dal delitto e ancora non si intravedeva una soluzione. Un altro anziano era scomparso quella stessa notte, e anche di ciò non si sapeva praticamente nulla. Ossia zero.
Walder era morto e Bonger era scomparso proprio la sera in cui i quattro amici avevano deciso di festeggiare la modesta vincita. Giunto a casa allegro e compiaciuto dopo aver consumato una notevole quantità di vino, Walder Leverkhun aveva deciso di stendersi a letto per riposare, ma da quella posizione non si sarebbe più risvegliato. Poco tempo dopo, a rinvenire il cadavere lacerato da una moltitudine di coltellate, è stata la moglie Marie-Louise Leverkhun, la quale tenta di fornire il proprio aiuto alla squadra di poliziotti giunti sulla scena del crimine. Le indagini cominciano subito, ma per il sovrintendente Müster e la sua squadra non è affatto semplice riuscire a individuare una pista da seguire in totale assenza di un plausibile movente.
Solamente una decina di giorni dopo l’accaduto e una serie di interrogatori a cui vennero sottoposti vicini, amici e i tre figli della coppia, la vedova Leverkhun decide di confessare l’omicidio. Il caso sembra finalmente essersi risolto, eppure Müster ancora non è convinto. Decide dunque di proseguire le indagini con l’aiuto della propria squadra. Sarebbe stato necessario dividersi i compiti: una persona avrebbe proseguito sul caso della misteriosa sparizione del signor Bonger al molo, altre si sarebbero occupate della ricerca della scomparsa vicina dei Leverkhun, tale Else van Eck, ritrovata a pezzi in contenitori di plastica abbandonati nel bosco, mentre Müster e Moreno avrebbero proseguito le ricerche sul caso Leverkhun interrogando nuovamente i figli e i conoscenti della due vittime. Esatto, due. Infatti, dopo aver confessato l’omicidio del marito ed essere stata processata, Mare-Luise Leverkhun decise di togliersi la vita nella cella in cui era temporaneamente detenuta. Portare alla luce il vero movente dell’omicidio Leverkhun-Bonger-Eck e il colpevole non sarà per niente facile.
Il dovere di uccidere di Håkan Nesser è un giallo dal sapore tutto nordico. Attraverso una scrittura fluida e spicciola, l’autore svedese trascina il lettore in una indagine che sembra non avere fine. Boschi in cui vengono rinvenuti borsine di plastica contenenti pezzi di un cadavere umano femminile, una città immersa nella piovosa atmosfera invernale e un gelido nord, sono i luoghi in cui il romanzo fa vivere i protagonisti di questa intricata vicenda in cui indizi e particolari vengono meticolosamente analizzati dalla squadra di polizia. Eppure sembra esserci ancora qualcosa pare sfuggire a quelle attenti menti che non mancano di introdurre, con rapidi e simpatici battibecchi, un leggero tocco di ironia che, trattando di cadaveri e morti, non guasta mai.
Approfondimento
In Il dovere di uccidere, Håkan Nesser non si occupa unicamente di introdurre un delitto, descriverne il processo d’indagine e rivelarne le conclusioni infatti, attorno alla scena del crimine, il lettore vede svolgersi le vite private dei personaggi: la travagliata faccenda familiare tra il Müster e la posata Synn, la tormentata separazione di Moreno e l’accattivante vita da pensionato commissario Van Veeteren. Dedito ormai alla vita da libraio nella Libreria antiquaria Krantze e alla dolce relazione con Ulrike Fremadli, Van Vetteren non avrebbe mai potuto ignorare la richiesta di aiuto mossa da Müster impantanato, insieme alla sua squadra, in un caso che sembra proprio richiedere l’intervento di un vecchio criptico segugio come Van Vetteren.
“Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia” citò. […]
“C’è qualcosa di speciale, in Shakespeare. Credo che abbia detto tutto quanto ci sia bisogno di dire, è un po’ come se la sua opera fosse onnicomprensiva. Avrebbe ricavato qualcosa anche dalla famiglia Leverkhun”. […]
“Che ti succede?” […]“Niente. Non posso fare a meno di interrogarmi, tutto qui.”
“Interrogarti?”
“Ammettendo che quella fosse la sostanza della tragedia. Se davvero la vita è un romanzo o una rappresentazione teatrale, come sostengono alcuni, allora non dovrebbe essere particolarmente difficile aggiungere un capitolo o una scena, non credi?”
“Non capisco di che cosa tu stia parlando” disse Ulrike Fremdli. “Ho fame”.
Noemi Veneziani
[amazon_link asins=’B01N6VE76W,B014TBEZDS,B00FQW8ESW,B0065NGFSC,B014V9JK8S’ template=’ProductCarousel’ store=’scontilibri-21′ marketplace=’IT’ link_id=’017e12bd-9ba8-11e7-9a93-e95b3f717b74′]