
Autore: François-Henri Désérable
Pubblicato da La nave di Teseo - Aprile 2022
Pagine: 208 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Oceani
ISBN: 9788834609927
ASIN: B09XMZHCN9

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Vasco è un curatore della Biblioteca nazionale di Francia, quando a una cena conosce Tina, attrice teatrale ossessionata da Verlaine e Rimbaud, se ne innamora pazzamente e, per fare colpo su di lei, sfrutta proprio la comune passione per la poesia.
La relazione che nasce diventa ben presto importante e totalizzante per entrambi. Quando Edward, il compagno di Tina e padre dei suoi figli che sta organizzando il loro matrimonio in Provenza, scopre il tradimento, minaccia Vasco di morte. Tina è quindi costretta a scegliere tra la sicurezza della famiglia e le lusinghe di un amore appena nato. La loro storia ci viene raccontata da un amico comune che, interrogato da un giudice inquirente, svela tutti i retroscena del triangolo amoroso. Ma perché un giudice indaga su questa vicenda? E come possono essere delle poesie le prove principali dell’inchiesta?
Ma soprattutto, cosa c’entra la pistola di Verlaine con tutto questo?

Non avevano niente per piacersi l’un l’altra; eppure si piacquero, si amarono, soffrirono per essersi amati, smisero di amarsi, soffrirono per aver smesso di amarsi, si ritrovarono e si lasciarono definitivamente. Ma non corriamo troppo.
Una passione incontrollata, una pistola e la poesia: sono i tre ingredienti principali dell’ultima trama di François-Henri Désérable. Un giudice chiama come informato sui fatti la voce narrante, affinché collabori alla risoluzione di un’incognita: perché la pistola appartenuta a Verlaine, con la quale spara a Rimbaud, era nelle mani del curatore della biblioteca nazionale di Francia?
Attraverso un excursus di flashback il narratore di Il mio padrone, il mio vincitore ricostruisce la vicenda drammatica che vede come protagonisti Vincent Ascot detto Vasco e Andreine detta Tina. I due si incontrano una sera a una cena a casa di un amico comune, la voce narrante, e semplicemente si innamorano. Ciò che non è semplice è la loro relazione: travolgente, totalizzante e proibita. Tina è infatti mamma di due gemelli e in procinto di sposarsi in Provenza. E non ha mai pensato di tradire Edgar, il suo compagno, prima di incontrare Vasco, che la conquista con l’amore comune per la poesia.
Come per Verlaine e Rimbaud, poeti amati da Tina, la loro storia nasconde già nel principio la fine, che sarà distruttiva e riporterà il lettore alla scena iniziale: un processo giudiziario contro Vasco.
La voce narrante de Il mio padrone, il mio vincitore, ricostruisce la storia d’amore tra Vasco e Tina raccontandola al giudice. A volte anche tacendola a quest’ultimo: non gli parla dei particolari più folli che ha unito i due amanti, come il furto alla biblioteca nazionale, ma ricostruendo fedelmente il sentimento puro e fortissimo che li ha uniti, con e nonostante tutti i limiti. Amico comune, confidente per entrambi, registra l’animo di uno e dell’altra, analizzando le ragioni e studiando le vicende che hanno avvicinato e allontanato questa coppia così simile ai due poeti francesi e così fragile, nel loro essere saldamente innamorati. Una storia raccontata e fedelmente ricostruita, come se fosse permesso al lettore di sentire direttamente Vasco o Tina raccontare di amore, di poesia, di unione e di distanza.
Approfondimento
Ardente e allegra mi hai dato allor
Un bacio pieno di foga dicendo: que calor!
Il tuo giubbotto prendeva fuoco alla fiamma della candela
Ciò che successe dici doveva succedere
Ed eccomi almeno con un ricordo
dei nostri amori: una manica mezza bruciacchiata.
L’ultimo romanzo di François-Henri Désérable è una storia d’amore dolorosa e avvincente: come fosse rubata a una scenografia di Truffaut, sembra estraniante scorgere dettagli tipici del nuovo millennio, come le infantili ricerche su Google fatte da Vasco per scoprire qualcosa in più di Tina.
Eppure, la vera protagonista del romanzo sembra essere la poesia; nel ricordo di Verlaine e Rimbaud o nel quaderno dello stesso Vasco, che diventa materiale probatorio. Anche l’amore totalizzante che lega i due amanti sembra una poesia, dal finale presagito già dall’incipit del romanzo, che non lascia speranza al lettore di illudersi che il sentimento venga, infine, coronato.
Una scrittura fortemente letteraria e piacevole, volutamente minuziosa, accompagna il lettore, che non può far a meno di provare tenerezza per due anime, quelle di Vasco e Tina, che non si sono scelte ma non hanno potuto sottrarsi ad uno strano gioco del destino che ha voluto somigliare drammaticamente a quello dei due poeti francesi, da cui anche il titolo è ripreso (sono infatti i versi di una poesia di Verlaine).
Anche l’epilogo possiamo definirlo una ripresa dal poeta: Il suo ricordo è un sole che arde in me e non vuole spegnersi, così Paul saluta Arthur, così Vasco saluta Tina.
Un testo delicato che è narrazione e omaggio insieme. Conquista il lettore e lo tiene incollato alle pagine fino al finale mal celato ma impossibile da perdere. Soprattutto, porta il lettore a chiedersi: è successo davvero? Per rispondere alla domanda, non leggete subito i ringraziamenti!
Consigliato se amate i vecchi film francesi, i baci e i pianti, la follia. Consigliato se amate.
Silvia Rodinò