
Autore: Chiara Montani
Pubblicato da Garzanti - Gennaio 2021
Pagine: 336 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Narratori moderni
ISBN: 9788811816164

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Una mattina del luglio 1458, Piero della Francesca riceve una missiva da parte del suo amico fraterno Domenico da Venezia. La lettera contiene poche parole colme di angoscia: le vite di entrambi sembrano essere in pericolo, per questo Domenico implora Piero di raggiungerlo quanto prima a Firenze. Nonostante avesse giurato anni prima di non tornare mai più nella città toscana, teatro di una storia conclusasi con il più macabro degli epiloghi, Piero, dopo essersi congedato dal cardinale Bessarione, lascia Roma, accompagnato dal suo dipinto, alla volta di Firenze.

Essere parte di quel momento creativo, contribuire alla nascita di tutta la bellezza che vedevo prendere corpo sotto i miei occhi era un privilegio assoluto e io lo vivevo in punta di piedi.
Piero della Francesca, nell’estate del 1458, lascia una Roma concentrata sull’improvvisa malattia che ha colpito il papa per raggiungere una città ricca di fermento e contraddizioni, una città alla cui bellezza contribuiscono numerosi artisti dall’enorme talento e dall’incredibile genialità: la Firenze di Cosimo de’ Medici. Tanta meraviglia non può certo nascondere le brutture che la pervadono. Congiure, omicidi, povertà, corruzione, sono solo alcune delle piaghe che la divorano. Nelle strade è facile imbattersi nel ricco borghese e nella giovane prostituta, poco più che bambina, costretta a vendere il suo corpo da uomini pronti ad ucciderla al minimo segno di ribellione.
È in questo confuso coacervo che giunge il pittore Piero della Francesca. Una volta arrivato nella bottega dell’amico Domenico, scopre con sorpresa che non è stato lui a inviargli la lettera che l’ha fatto precipitare a Firenze. Eppure la grafia è indiscutibilmente quella di Domenico. Qualcuno lo voleva far tornare in quella città? Perché? Prima ancora di aver potuto formulare qualche ipotesi, la vita di Domenico viene sconvolta da un omicidio. Il banchiere Felice Peruzzi viene trovato morto in una stanza del suo palazzo, riverso sul pavimento, completamente nudo. In quello stesso palazzo Domenico e il suo apprendista Francesco stavano lavorando ad un affresco. E sarà proprio sui due uomini che cadranno i maggiori sospetti.
S’imbatterà nel cadavere di Peruzzi anche la giovane Lavinia, nipote di Domenico, che disperata e sconvolta correrà a casa per comunicare all’ospite dello zio gli ultimi avvenimenti. Saputo che l’amico è stato condotto in carcere, Piero non resta con le mani in mano ma decide subito d’indagare per capire cosa stia succedendo. Lavinia tuttavia non vuole più ricoprire con abnegazione il suo ruolo di donna costretta alla marginalità. Per lei è già difficile sapere che quell’amore per l’arte che sente così vivo dentro di lei non potrà che restare un sogno. A lei è infatti precluso quell’universo fatto di colori, tele e pigmenti… quell’universo da cui si sente attratta da una forza invisibile ma potentissima. Ma ora non è più disposta a restare nell’ombra. Suo zio è stato accusato di omicidio e qualcosa le suggerisce che l’arrivo di Piero non sia stata una coincidenza. I due uomini le nascondono qualcosa del loro passato: qualcosa che sta tornando in superficie.
In quella calda estate di metà Quattrocento, la vita non sembra riuscire a ritrovare un equilibrio e, mentre da Roma arriva la notizia della morte del papa, a Firenze viene scoperto il cadavere di un camerlengo che solo pochi giorni prima aveva rivolto pesanti accuse contro Domenico. Lavinia non può non pensare a come anche quel secondo omicidio sia in qualche modo legato allo zio. Ma cosa nasconde il passato di Piero e Domenico? E cosa significa quella nuova catena di morti violente? Tutto sembra indicare sia in corso una vendetta. Ma ordita da chi e, soprattutto, perché?
Approfondimento
A condurci lungo le vie di Firenze, con le sue botteghe, i suoi odori, colori e sapori, è una ragazza di diciassette anni il cui sguardo colmo di meraviglia e curiosità possiamo fare nostro. Grazie al sostegno di Piero, ma anche alla sua tenacia, Lavinia affronta un percorso di emancipazione capace di renderla sicura di se stessa e certa dei suoi obbiettivi. Con il procedere degli eventi, Lavinia si scopre ardita e determinata, pronta a difendere le persone che ama e le idee in cui crede. Dalla fanciulla timida e riservata delle prime pagine, Lavinia si trasforma in una donna audace e ostinata, ormai non più disposta a lasciare che siano altri a manovrare la sua vita.
Chiara Montani ci ha regalato un romanzo, Il mistero della pittrice ribelle, capace di farci rivivere le atmosfere della Firenze medicea dandoci anche la possibilità, per una volta, di essere guidati da uno sguardo femminile. Anche servendosi di un personaggio di fantasia, credo sia infatti fondamentale sottolineare come, se pur costellata di personaggi maschili, alla costruzione della Storia abbiano contribuito, in ogni epoca, anche le donne.