
Autore: Francesco Zambon
Pubblicato da Feltrinelli - Maggio 2021
Pagine: 192 - Genere: Non fiction, Saggi
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Serie bianca
ISBN: 9788807174018
ASIN: B092J4C3C5

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Un pesce piccolo, ma niente affatto muto, decide di rompere il silenzio e raccontare la sua verità a proposito di quel rapporto Oms sulla risposta italiana al Covid-19 – documento che avrebbe dovuto essere un utile strumento per quei Paesi in cui la pandemia ancora non si era manifestata con violenza come in Italia – poi censurato. Un pesce piccolo ma rumoroso, quindi, che lotta per la verità e per un’Oms trasparente.

Che ci fosse qualcosa nell’aria ormai lo si sapeva da quasi due mesi, ma nessuno se ne preoccupava troppo. Men che meno nel mezzo del carnevale. Se anche si fosse prestata una qualche attenzione a quelle notizie sporadiche che arrivavano dalla Cina, alla fine la faticosa scelta tra mangiare la frittella allo zabaione o alla crema, o una veneziana (frittella con uvetta e pinoli, senza farcitura), o una mele e cannella avrebbe preso il sopravvento.
Così comincia Il pesce piccolo, il libro di Francesco Zambon, medico ed ex funzionario dell’Oms originario di Vittorio Veneto, che in breve tempo ha scalato la classifica dei libri più venduti per l’attualità dei temi contenuti.
A Venezia, nel febbraio 2020, a Zambon viene conferito l’incarico di coordinare la redazione di un rapporto Oms sulla risposta italiana al Covid-19. Si tratta di un documento che può davvero fare la differenza, perché quello che un medico italiano scopre a Milano la mattina può benissimo salvare vite a Teheran la sera stessa. Si tratta quindi di tamponare la situazione, arrestare lo tsunami che si stava abbattendo sull’Italia, in modo che l’onda potesse essere assorbita e gestita in maniera controllata. Ma soprattutto, in una prospettiva OMS, bisognava far sì che agli altri paesi arrivassero delle informazioni su quello che si stava facendo qui, dove la guerra era già scoppiata.
Il rapporto, così importante dunque, viene redatto in tempi record e pubblicato il 13 maggio 2020; poco dopo viene però ritirato e infine censurato. Il motivo è presto detto: ufficialmente pare contenga alcuni errori, ma in realtà il vero problema consiste nel fatto che nel rapporto non si nasconde che il piano pandemico italiano risale al 2006 e che da allora non è mai più stato aggiornato. Pertanto, viene denunciato il fatto che si tratti di un piano assolutamente inadeguato.
Ovviamente è Zambon che, in prima persona, paga per la denuncia di una situazione che non andava in alcuna maniera resa nota. Ma non ci sta. E allora si licenzia e decide di metterci la faccia e raccontare la sua verità, le coperture e gli errori del nostro paese che si è trovato ad affrontare un momento di crisi enorme senza possedere tutti gli strumenti necessari per combatterla oliati e preparati a dovere.
Approfondimento
Il pesce piccolo è un libro coraggioso, un grido di protesta da parte di un uomo solo, che ha tuttavia il coraggio di raccontare le cose per come effettivamente sono, mostrandosi in prima persona e assumendosi ogni rischio. L’intento di Zambon è chiarissimo: “Credo ancora nell’Oms, ma non in questa Oms. Al momento è tutta tranne un’organizzazione dove regna il rispetto e fatta di umanità. Questa pandemia dimostra l’assoluta necessità di un’Organizzazione mondiale della sanità, evidentemente non quella che c’è stata per la gestione del Covid. Deve essere radicalmente rinnovata”.
Si tratta di una vicenda molto delicata sulla quale diverse procure stanno indagando, che si è allargata a macchia d’olio e ha fatto in breve tempo il giro del mondo. Anche dal punto di vista editoriale il libro si sta rivelando un successo e, in una nota, si spiega che “Nessuno sa quante vite sarebbero state risparmiate, ma tutti devono sapere quali sono state le omissioni, le coperture, le viltà che hanno reso il nostro paese così colpevolmente fragile.” Onore ai coraggiosi, quindi!