Autore: Pip Williams
Pubblicato da Garzanti - Maggio 2021
Pagine: 432 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: Copertina Rigida, eBook
Collana: Narratori moderni
ISBN: 9788811816393
ASIN: B093C6GHRB
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Esme cresce nello Scriptorium, un luogo dove le parole prendono forma e iniziano ad acquisire un vero reale significato per entrare tutte impilate e inserite dentro un Dizionario. Ma ci sono parole che appartengono ai poveri, alle donne, o quelle volgari che vengono scartate e lei inizia a raccogliere per timore che vengano dimenticate.
Certe parole sono più importanti di altre: questo ho imparato, crescendo nello Scriptorium. Ma mi ci è voluto parecchio tempo per capire perché.
Esme è figlia di un lessicografo, uno studioso che si preoccupa di trovare i termini e le definizioni delle parole inglesi per inserirle in futuro nel Dizionario. Un lavoro lento e meticoloso, che costringe ogni persona coinvolta in dibattiti, ricerche approfondite e tentativi di comprendere ciò che si nasconde dietro la composizione di tutte quelle lettere che formano parole, parole che sembrano non avere peso se non quando verranno inserite e costrette in un volume rilegato sempre e solo approvato da una manciata di uomini.
Uomini che però tralasciano parole stuzzicanti per la fantasia e la curiosità di Esme, sono parole a volte semplici, a volte volgari che nessun inglese che si rispetti permetterebbe di pronunciare in un salottino, parole infine che narrano della condizione della donna. Quelle poche parole che riguardano il genere femminile ha quasi sempre solo accezione negativa, rendendole sporche e da celare allo sguardo della pubblica decenza.
Esme diventa una gazza ladra dei vocaboli, li cerca con attenzione lì dove l’attenzione degli uomini crolla, tra i batuffoli di polvere, sulle labbra dei semplici, che non hanno vergogna di comporre frasi per elargire il loro sapere ad orecchio attento.
Nel corso della sua vita, Esme farà la conoscenza con personaggi che con le loro unicità lasceranno un segno nel suo animo, affronterà perdite e dolori, cercando di definire ogni ferita con termini precisi, perché solo così riesce a non crollare.
E teme le parole che la ingabbieranno, che la confineranno come donna e in seguito come studiosa, perché non si accontenterà di raccogliere, ma vuole prendere posto tra i maschi che non lasciano abbastanza spazio alle donne ma pian piano si farà spazio e chiunque le graviti intorno non solo le regalerà qualcosa ma imparerà da lei a vedere il mondo da una diversa prospettiva.
Approfondimento
Il libro Il quaderno delle parole perdute è stato acclamato e osannato dalla critica e dai suoi lettori, c’è molto in quelle pagine, un sussurro che rimane però marginale perché c’è qualcosa che resta ai margini, come rumore bianco di un televisore non sintonizzato.
Esme cresce, ma non evolve in modo particolare, compie gli stessi errori e si focalizza spesso sulle proprie priorità tanto che personaggi molto più interessanti e più sfaccettati, che potrebbero narrare qualcosa di quell’epoca, vengono mostrati solo in funzione dell’utilità che hanno per Esme. Per quanto venga mostrata la protagonista come una donna che lotta per le altre, le poche volte che le capita di farlo mostra di essere reticente e quasi costretta da altre figure più forti e più carismatici di lei. Ed è un peccato, perché lo stile è interessante, la storia del Dizionario mi ha insegnato quanto valore possa esserci in un volume del genere e nello studio delle parole, di quanto siano importanti e quanto peso possono avere nel mondo. Ha delle potenzialità che si perdono in un ciclo continuo di scenari ripetitivi. Un libro che comunque consiglio agli amanti della lessicografia.
Quali parole mi avrebbero definita? Quale sarebbe stata utilizzata per giudicare e contenere?.
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