Autore: Marta Guzowska
- Agosto 2013
Pagine: 366 - Genere: Gialli
Collana: Dal Mondo
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
Dov’è che un uomo intelligente nasconde una foglia? Nella foresta. Di conseguenza, per nascondere un cadavere non esiste posto migliore di un cimitero. E se nei dintorni non c’è una foresta, piantala. Se tuttavia vorrai nascondere una foglia secca, morta, quella che farà al caso tuo sarà una foresta secca, morta.
Una persona che vive normalmente – cioè che mangia, dorme, fa l’amore, lavora, esce a bere una birra, eccetera – è in grado di uccidere un uomo?
Durante i lavori per la costruzione di un nuovo complesso urbanistico in Turchia, nelle vicinanze del Golfo di Brs,jk, viene riportato alla luce un antico cimitero e lo scheletro di quello che sembra il corpo della leggendaria Polissena, figlia di Priamo. Il corpo è ricoperto da foglioline d’oro con incisa una far-falla. L’archeologa Pola Mor, responsabile degli scavi, sa bene che la farfalla, come motivo ornamentale nell’età del Bronzo, era considerata il simbolo dell’anima. Per lei e il suo staff, questa è una scoperta importantissima, anche perché Polissena, figura mitologica, fu ritenuta responsabile della precoce morte del grande guerriero Achille.
Ritrovare lo scheletro intatto, dove invece ci sono solamente urne di cremazione, è un mistero da risolvere al più presto. Anche il corpo di Nadia, una collaboratrice agli scavi, viene trovato nello stesso sito archeologico e sembra gli sia stato riservato lo stesso trattamento. Mario, antropologo e amico di Pola, scopre che la gola è stata recisa e la donna è stata posizionata sopra un altare, come se fosse stato un sacrificio. Dopo la macabra scoperta, tra i partecipanti agli scavi si insinua la profonda paura che tra loro ci sia un assassino brutale. Questo fa sì che gli equilibri inizino a incrinarsi e il lavoro, che fino ad allora era proseguito in maniera sistematica e certosina, inizi a rallentare fino a fermarsi.
Che cosa sta succedendo? In un clima torrido, dove anche solo il semplice respirare diventa difficile, i vestiti si appiccicano al corpo sempre sudato e la mente non è lucida, Mario Ybl, antropologo, amico di Pola, vuole scoprire la verità a tutti i costi.
Tra false piste e nuovi indizi, inizia la ricerca della verità. Chi è l’assassino? E perché Nadia è morta? Che cosa nascondono gli scavi e chi si sta prodigando perché venga bloccato tutto? Chi è Griffin, il miliardario apparso all’improvviso, che vuole finanziare gli scavi ed è così interessato alle scoperte e alla bella Pola? Da dove spunta questo personaggio, di cui non si è mai sentito parlare?
Approfondimento
Il sacrificio di Polissena descrive in maniera competente il lavoro e le difficoltà degli archeologi. L’unica cosa veramente interessante del libro è proprio questo: il lavoro degli archeologi. Sembra quasi di avere il pennellino in mano, di essere dentro allo scavo e di essere sul punto di portare alla luce un reperto. Anche il caldo opprimente te lo senti addosso, hai quasi sete, e ti berresti una bella birra fresca insieme agli altri. Ti viene voglia anche di buttarti in doccia per lavarti di dosso la polvere e rinfrescare la pelle dal sole cocente.
Per quanto riguarda il resto, ho trovato il libro un po’ noioso, i personaggi e le storie tra loro sono come “slegati”. Per non parlare dei dialoghi e i collegamenti tra Mario, Pola e i partecipanti allo scavo. Non si riesce a capire dove vogliano andare a parare. Devi tornare indietro di alcune righe per vedere se hai perso qualcosa. E non hai perso niente… E il finale? Non centra niente col libro, sembra quasi un’altra storia, un altro racconto, insomma è stonato. Dopo le prime 40 pagine, ti viene voglia di chiuderlo (e berti una birra fresca) e iniziare qualcosa di più leggero o più impegnato, a seconda dei gusti. Di certo, i dialoghi e le dinamiche di questi personaggi non ci tieni ad approfondirli.
Marta Guzowska ha voluto cimentarsi in un nuovo lavoro, ma non ha fatto una gran cosa. Secondo me, quello dell’archeologa è un mestiere che le riesce decisamente meglio.
Fabiola Brun
[amazon_link asins=’8328020319,8328026228,838053140X,8379765087′ template=’ProductCarousel’ store=’leggacolo-21′ marketplace=’IT’ link_id=’fda77302-8a47-11e7-8167-754a0decbe26′]