
Autore: Erri De Luca
Pubblicato da Feltrinelli - Settembre 2019
Pagine: 125 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807033551

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L’interrogatorio è iniziato. Da una parte c’è l’imputato, già noto in passato per attività illecite; dall'altra il giovane magistrato, disposto a tutto per far confessare il delitto appena commesso.
Ma c’è davvero un colpevole?
Impossibile è la definizione di un avvenimento fino al momento prima che succeda.
Sono passati quarantanni dall’ultima volta che il protagonista della vicenda è stato in carcere. E ora un nuovo capo di accusa è stato lanciato contro di lui: omicidio premeditato di un suo compagno di lontane lotte politiche. Si difende, dichiarandosi innocente, vittima solo del caso che lo ha portato proprio in quel punto dove è stato ritrovato il corpo, in Val Badia sul passo Cengia.
Per il magistrato è impossibile. Ha così inizio un lungo e incalzante interrogatorio attraverso cui si scopre che dietro la figura dell’imputato si nasconde un uomo che non ha abbandonato quegli ideali di fratellanza e uguaglianza che hanno caratterizzato il passato turbolento che porta alle spalle. Ma soprattutto si rivela essere un uomo che professa ovunque la propria libertà: forse anche grazie all’amore, trovato quando tutto gli sembrava impossibile.
A fare da sfondo a tutta la storia è la montagna, con il suo silenzio, con i suoi sentieri selvaggi che, percorrendoli, fanno sentire l’uomo quasi un estraneo in quel regno dove lui non ha poteri. Ci si reca in montagna per cercare il nulla comprendendo che anche l’inutile può essere bello. È questa la sua grandezza.
Da parte di Erri De Luca c’è la volontà di difendere il senso di ciò che diciamo, fondamentale in questo particolare contesto in cui si svolge la storia, ma non solo. Perciò il lessico utilizzato è particolarmente curato e attento, perché ogni singola parola ha un peso e un significato specifico: perché anche il semplice verbo “chiedere” può avere connotazioni differenti in base all’intento perseguito (chiedo per sapere o per ottenere?). L’uso consapevole del lessico rende questo libro estremamente scorrevole. Inoltre c’è un delitto al centro della vicenda, dunque l’attenzione viene catturata da subito per cercare di svelare il mistero.
Approfondimento
Mi può togliere la libertà di movimento, ma non la libertà che sta nelle mie ragioni e convinzioni.
Ciò che colpisce del protagonista è l’eloquenza sfoggiata durante l’interrogatorio. È cosciente di sé, del suo passato e anche di ciò che gli sta accadendo nel presente, quando viene accusato di omicidio. Non ha bisogno di un difensore: la logica delle parole è lo strumento da lui usato per contraddire la tesi d’accusa del magistrato. Più si indaga sugli eventi del passato più viene a crearsi una profonda intimità, atipica per il contesto in questione: essendo un interrogatorio non c’è parità tra accusato e accusatore, eppure un grande rispetto verso l’imputato scuote il giovane magistrato.
Da subito traspare la libertà che l’uomo non sente di aver perso seppur imprigionato in una cella d’isolamento.
Infine c’è lei, Ammoremio, la donna amata a cui, dal carcere, egli scrive otto lettere, mai spedite, che ci fanno entrare nella sfera privata del protagonista, dove viene approfondito quello che non può dire nell’interrogatorio. Attraverso queste parole, l’uomo riesce a percepire la presenza della donna: le persone che amiamo, infatti, non vanno mai via se non smettiamo di nominarle. E in fondo è così l’amore che si manifesta in tutta la sua potenza proprio quando si è distanti. “Tra noi due vale il verbo tenersi” dice il protagonista: “tenersi” implica che il legame che si costruisce tra due persone può sfuggire, può rompersi in qualunque momento. E per “tenersi” bisogna costruire dei ricordi indelebili.
Alessia Bellebuono