Autore: Melina Airoli
Pubblicato da SensoInverso - 2013
Pagine: 430 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura
Collana: AcquaFragile
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Gli Onniscenti, creatori del mondo, decidono di fermare l'uomo nella sua follia distruttiva nei confronti della terra. Sarà Leaf, bambino dalla bontà fuori del comune a decidere se aiutare l'unico Onniscente che vuole dare agli uomini un'altra opportunità.
Incredibilmente blu è un romanzo di una giovane scrittrice romana che oggi vive a Venezia.
Iris, Raphael, Leaf, Myriam, Damien,uno strumento musicale detto Il Vecchiaccio e cinque simpaticissimi gatti sono i protagonisti della storia che si trova a metà tra il genere Fantasy e rosa.
L’arco di tempo nel quale si svolge la storia: 35 anni. All’inizio, infatti, ci troviamo in Irlanda nel 1972 e assistiamo all’infanzia di Leaf. Poi con un forte salto temporale siamo nel 2008 quando Iris, la protagonista femminile del libro, si trova a lavorare a Venezia. E’ una ragazza molto giovane ma che ha già conosciuto il dolore per numerose perdite importanti avute nel corso della sua vita. E con un lungo flashback l’autrice ripercorre l’infanzia della ragazza, cresciuta dalla nonna in Corsica, la decisione di lasciare l’isola per andare a cercare fortuna a Parigi, l’amicizia con Myriam, l’incontro con la sua anima gemella Raphael, un violoncellista che diventerà molto famoso e che la sposerà, la decisione sofferta di andare a Venezia e il nuovo incontro e l’amicizia con Leaf, che la salverà da una profonda depressione. Questa, a grandi linee, la trama del romanzo. Ma qua e là troviamo riflessioni sulla vita di noi abitanti del Pianeta Terra, assistiamo impotenti alla morte di bestie assai imponenti,non i gatti, per fortuna, per opera dell’uomo e vorremo reagire, salvare queste creature dalla malvagità che le schiaccia. Melina Airoli è una vegana e anche Iris lo è. Infatti cucina solo cibi che non sono cadaveri. La scrittrice sembra affidarle un messaggio: una volta che avremmo finito di mangiare le altre creature ci mangeremo tra noi e se non vogliamo che questo accada bisognerà cominciare a nutrirci di altre cose. E’ tutto incredibilmente vero, anche se esasperato. Le risorse che la Terra ci offre non sono infinite e gli animali non sono nati per compiacere la nostra vanità,come nel caso delle pellicce, il nostro divertimento,caccia alla tigre e alle balene, quasi estinte, o il nostro palato come le carni o il pesce. Anche se qui qualche lettore potrebbe non essere sempre d’accordo con Melina Airoli.
Ma torniamo al racconto. Tre protagonisti si distinguono per il colore degli occhi, che sembrano essere secondo l’autrice specchio dell’anima. I loro colori sono molto precisi, come dei simboli.
Iris è una ragazza e una donna coraggiosa anche nei momenti più bui della sua esistenza, che lotta per quello che crede e per l’amore. Ha occhi nerissimi, è mora, è paffuta e piccola, ma rimane grande anche alla fine del romanzo, quando sarà coinvolta in una nuova avventura dal suo nuovo amico Leaf, che la salverà dalla depressione. Raphael ha degli occhi incredibilmente blu, una forte sensibilità e uno strano destino anche dentro il cuore della ragazza. Infine, Leaf. Ha occhi verdissimi e un dono: quello di poter parlare con gli animali;soprattutto con i gatti della ragazza che portano il nome di musicisti o di eroine del melodramma pucciniano: Tchaikovskij,Mimi, Prokofiev, Liu, Chopin. Ma chi è in realtà Leaf? Perché ha gli occhi così verdi? Una divinità, un uomo, un medico o un amico? Il lettore lo scoprirà a poco a poco e comprenderà che nei momenti più difficili è importante avere un amico anche a quattro zampe, proprio come i gatti di Iris. E a chi non piacerebbe avere cinque piccoli fedeli amici che si accoccolano sul corpo di sera, come dei peluche, ma veri, ogni sera, e riscaldano e fanno compagnia ogni notte, soprattutto quando ci sentiamo tristi e soli? Animali che non chiedono altro se non un po’di affetto e di amore. Affetto, amore, amicizia sono i temi di questa storia molto romantica scritta da Melina Airoli, circondati e abbelliti dalla musica sia quella di Puccini che di Dvorak . Anche quando la felicità sembra essere passata per sempre. Perché il colore con il quale è stata dipinta l’anima di Iris è il blu.
Le cose più belle della sua vita, le cose che avevano avuto davvero importanza, quelle che più aveva amato e che abbellivano la sua memoria, erano blu. Indaco, turchese, azzurro, celeste, cobalto… a ogni sfumatura poteva associare un momento felice. Per questo, a parte gli immancabili jeans stinti che considerava di colore neutro, non indossava mai il blu. I momenti felici erano passati per sempre.
Colore che ritorna alla fine del romanzo.
Un blu intenso, cupo, violento… Blu cobalto. Un blu incredibile, purissimo, incontaminato…
Maria Romagnoli