Recensione di Io e lei – Confessioni della Sclerosi Multipla di Fiamma Satta

Titolo: Io e lei
Autore: Fiamma Satta
Pubblicato da Mondadori - Aprile 2017
Pagine: 134 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Omnibus


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La voce narrante di questa storia è la Sclerosi Multipla: è suo il lungo monologo che attraversa e disegna le pagine di Io e lei. La “lei” è la Miagentileospite, la donna obbligata a una lunga e irreversibile convivenza con l’Io narrante. Ma la “lei” è soprattutto Fiamma Satta, autrice e protagonista di un libro unico.

Valutazione del recensore

Noi non ci lasceremo mai. Io sarò sempre dentro di lei. Con lei mi sento a casa.

Io e lei ribalta piani e prospettive. A parlare è la malattia. È suo il monologo che seguiamo pagina dopo pagina. È sua la voce corrosiva e blasfema. È lei il personaggio politicamente scorretto. E quando non è più il paziente a farsi avanti per recare la sua testimonianza ma la malattia stessa a far sentire le sue ragioni, tutto cambia. Cambia il nostro stesso sguardo sulle cose. Come nota con grande lucidità il giornalista Carlo Verdelli, è così che ci accorgiamo in modo quasi brutale di quanto la malattia vada ad invadere il nostro spazio più intimo: il nostro stesso corpo. Quella casa in cui normalmente abitiamo da soli si trova improvvisamente costretta ad ospitare un secondo inquilino. Ma il nostro corpo è un monolocale in cui in due ci sentiamo stretti. Soprattutto quando chi viene ad usurpare il nostro posto ha un nome spaventoso come “Sclerosi Multipla”.

Dal momento in cui la “lei” della storia prende atto di questa nuova e opprimente compagnia, niente sarà più come prima. Ma non nel senso che potremmo immaginare. Perché Fiamma Satta (la “lei” del titolo) si sforza di comprendere la malattia. Sa che è impossibile sconfiggerla e autodistruttivo arrendersi ma forse il tentativo di capirla, dandole un senso, può non essere vano. Ed è attraverso la malattia, attraverso l’esperienza della Sclerosi Multipla, che la Satta riesce a coltivare “un’inesauribile fame d’amore”. Amore per i libri, per il cinema, per gli amici, la famiglia… amore per la vita.

Ed è così che la Sclerosi Multipla da nemica diabolica si trasforma in maestra. È grazie alla malattia, infatti, che la Miagentileospite (nome che la Sclerosi riserva alla sua vittima) inizia un viaggio attraverso sé stessa, alla scoperta del suo Io e del mondo che ha intorno. E per la Sclerosi Multipla, primadonna egocentrica e bisognosa di attenzioni, non c’è niente di peggio che dover scoprire di essere semplicemente “una parte del Tutto”. La sua presenza non ha coinciso con la vita della Satta: ne è solo una parte. Non è la priorità. La malattia non ha preso il posto della vita e questa, per la nostra “lei”, è la più grande conquista!

Approfondimento

Io e lei è un libro in cui a parlare è la malattia: per questo ci aspetteremmo un testo intriso di sconforto, amarezza e disperazione. Scopriamo invece che questi sentimenti, pur presenti, rimangono sotto traccia. In primo piano c’è la delicatezza con cui l’autrice racconta il lento passaggio da una vita normale a una condizione in cui tutto diventa difficile. I gesti semplici, compiuti giorno dopo giorno con ostentata distrazione, si trasformano inaspettatamente in traguardi irraggiungibili. Un’intera vita è sconvolta da qualcosa d’invisibile e silenzioso.

La Sclerosi Multipla è una presenza costante con cui si è costretti a condividere ogni aspetto della propria esistenza, ogni attimo della propria quotidianità. Ciò nonostante la malattia non riesce a fagocitare la vita. Ci prova: con tenacia, malvagità e metodo ma non ci riesce. La vita si salva grazie all’amore. E allora, nonostante sia la malattia a prendere la parola in un lungo e ininterrotto monologo, la verità è che non è lei a vincere. Non è lei la protagonista. La Sclerosi Multipla ha sicuramente cambiato completamente la vita della Satta, “costringendola con le cattive a inventarsene una nuova”. Ma Fiamma Satta ha accettato la sfida. Provando a capire e a guardare avanti. Senza mai arrendersi. Ed è questa la vera vittoria.

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