
Autore: Maria Rosa Cutrufelli
Pubblicato da Frassinelli - Marzo 2016
Pagine: 69 - Genere: Romanzo storico
Formato disponibile: eBook

📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Da venti anni chiusa in una prigione, Margherita ripercorre la sua vita, tutti gli eventi che l’hanno portata a diventare una “briganta”. Costretta a un matrimonio infelice, la protagonista si ribella in modo violento al suo destino e, per questo, fugge sui monti e si unisce a una delle tante bande di briganti, molto diffuse nel primo decennio del neonato Regno d’Italia.

Sono una sepolta viva. Venti anni di bagno penale (tanti ne ho già trascorsi qua dentro) sono più eterni della morte e solo con la morte avrà fine questa eterna agonia.
Nella primavera del 1883 Margherita ha scontato i primi venti anni del suo ergastolo. Non sapendo più che significato dare alla propria esistenza, la donna si rifugia nei ricordi e affronta il racconto del suo passato, con il quale non ha ancora del tutto fatto pace.
Nata in una famiglia agiata, Margherita riceve un’istruzione e conduce una fanciullezza serena in un piccolo paese di montagna, simile a tanti altri sparsi nell’ex Regno delle Due Sicilie. Dopo la morte della madre e con la lontananza del fratello Cosimo, si ritrova a vivere con un padre che sembra mal tollerare la sua presenza e con il quale non avrà mai alcun tipo di contatto. Smarrita e senza punti di riferimento, la protagonista di La briganta affronta con una certa incoscienza il matrimonio che le viene imposto, ma da subito la vita matrimoniale inizia a soffocare la sua felicità. Privata dei suoi libri e della sua pianola, vittima di un marito padrone, la ribellione della donna si compirà in un atto violento e definitivo. Dopo il folle gesto Margherita si rifugia sui monti e inizia la sua nuova vita: quella di briganta.
Unirsi alla banda di Carmine Spaziante è per lei una sorta di liberazione, così come vestirsi con abiti maschili e decidere autonomamente del proprio futuro. Nei gesti di Margherita c’è tutta quella voglia di riscatto sociale che è anche alla base del fenomeno del brigantaggio in Italia nel periodo postunitario. Ma la briganta Margherita, più che una lotta politica e sociale, sembra condurre una battaglia personale: combatte contro una vita che non ha potuto pianificare; ogni sua scelta, ogni iniziativa è dettata dalla ferma volontà di non farsi trascinare dalla corrente, ma di essere lei stessa a decidere la strada da intraprendere.
…pazzia era invece la fissità delle cose, il lasciarsi divorare dall’inerzia della vita. E sulle montagne io combattevo una guerra privata contro il mio destino.
Approfondimento
La briganta è un racconto introspettivo che ci restituisce la figura di una donna fragile e forte allo stesso tempo. Margherita non si arrende mai, nemmeno durante il processo, quando sceglie di non rispondere alle domande.
Il romanzo di Maria Rosa Cutrufelli è costruito bene, i personaggi sono affascinanti: oltre a Margherita, infatti, emergono le figure di Carmine, enigmatico e dal grande carisma, e di Cosimo, il fratello amorevole e attento che mai perdonerà la sorella per essersi fatta giustizia da sola. La storia del Regno d’Italia, purtroppo, resta in secondo piano rispetto al racconto personale. Il contesto è talmente sfumato che, a tratti, appare difficile dare un senso alle azioni della banda di briganti.
Valeria Rago