Autore: Olen Steinhauer
Pubblicato da Piemme - Settembre 2016
Pagine: 251 - Genere: Thriller
Formato disponibile: Copertina Rigida
📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📗 eBook su ibs.it
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
✪ Le recensioni dei lettori su Goodreads
Un’unica cena, due ex amanti, due spie. Celia ed Henry però non condividono più il lavoro, e nemmeno il letto, da ormai cinque anni. Una cena per scoprire cos’è realmente accaduto in quell’attentato che ha messo fine al loro rapporto, una cena in cui solo una cosa è chiara: ogni parola detta è una bugia.
“Allora mi hai mentito.”
“Mentiamo, Henry. È questo che facciamo.”
Henry e Celia erano due agenti della CIA, colleghi ma anche amanti, finché un terribile attacco terroristico all’aeroporto di Vienna mise fine alle loro carriere e al loro amore turbolento. Per Henry è la cena della resa dei conti: la cena in cui strapperà a Celia una confessione su cosa successe realmente quella tragica notte e in cui finalmente capirà perché, subito dopo, Celia lo lasciò, distruggendogli il cuore. Per Celia è la cena dei ricordi che vorrebbe evitare, dimenticare, rinchiudere a chiave in un antro della propria mente per non rivangarli essendo per lei troppo dolorosi. Ma nulla è come sembra durante questa lunga e sorprendente cena di ex amanti, ex colleghi, ex spie.
La cena delle spie è un libro a mio parere ben scritto, molto scorrevole, ma lento. Sono rimasta con il fiato sospeso solo nell’ultima parte del romanzo. Di sicuro ero curiosa di scoprire cosa fosse realmente successo quella tragica notte, ma non tanto quanto mi aspettavo leggendo la trama. A favore posso comunque dire che ad un certo punto la mia bocca è rimasta aperta fino alla fine, con un colpo di scena dietro l’altro e questo ha alzato la mia valutazione.
Approfondimento
La cena delle spie è un libro è scritto, a mio parere, in modo interessante, in quanto la narrazione procede seguendo il punto di vista di entrambi i personaggi del racconto. Il romanzo inizia con il pensiero di Henry che fin da subito prende e porta il lettore a schierarsi dalla sua parte. Questo schieramento si intensifica, almeno questo è quello che è successo a me, non appena iniziamo a leggere la narrazione di Celia.
La cosa che più ho mal digerito di Celia è stata la sua capacità di sminuire il rapporto che ha avuto con Henry. In particolare, leggerete di un episodio, narrato da entrambi, e vedrete come Celia criticherà quello che Henry in quell’evento ha fatto per lei e vi arrabbierete, credetemi; è facile sminuire un rapporto concluso da tempo, criticare tutto del tuo ex, dimenticandosi di tutti i bei momenti trascorsi assieme, non credete? Celia si lascia trasportare da questa facilità. Ma poi, cari lettori, Celia la potrete comprendere meglio, tutto diventerà più chiaro. Niente è come sembra e quando ve ne renderete conto rimarrete con la bocca aperta proprio come me, con un po’ d’ansia, presi dalla smania di leggere ancora una pagina.
Il finale vi potrà lasciare l’amaro in bocca, ma non è detta l’ultima parola. Nonostante la mia valutazione non sia altissima (credetemi, ero dell’idea di darne una ancora più bassa fino a metà libro almeno) vi consiglio di leggerlo, soprattutto se siete alla ricerca di un po’ di suspense e di colpi di scena!
“Siamo quello che siamo non per i nostri successi, ma per i nostri fallimenti.”
“Nessun rischio, nessun guadagno.”
Scuote la testa, poi si ferma sotto un lampione per concedermi tutta la sua attenzione. “No. Nessun rischio, nessun fallimento. E senza fallimenti non si è realmente umani. Si pattina soltanto sulla superficie della vita.”
eri gibbi