
Autore: Anthony Marra
Pubblicato da Frassinelli - Marzo 2016
Pagine: 311 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida

📗 Acquista scontato su ibs.it
📙 Amazon (spedizione gratuita)
📙 Versione Kindle
📙 Acquista online
Roman Markin è il miglior “censore di immagini” della Russia sotto il regime di Stalin. Lui, che sogna di diventare un pittore per svelare a tutti la bellezza del mondo, si trova invece costretto a dover cancellare i volti di uomini e donne considerati, a torto o a ragione, traditori del regime.

Tenni la tela di Zacharov appesa in ufficio per diversi giorni prima di tirarla giù e rispedirla a Groznyj. Non ho mai saputo che fine abbia fatto.
Roman Markin è un pittore obbligato a diventare “censore” sotto il regime comunista della Russia guidata da Stalin. Passa le sue giornate in uno scantinato a nascondere con l’aerografo i volti di persone giudicate contro il regime. Per quanto il lavoro sia terribile, è fortemente convinto che sia necessario per la giusta causa del regime. Quando gli viene imposto di cancellare da una fotografia della sua infanzia il fratello condannato a morte per “radicalismo religioso” qualcosa scatta dentro di lui. Inizia così un’azione di rivalsa verso il fratello e, inconsciamente, verso tutte le persone che ha dovuto “eliminare” con il suo lavoro. Come ultimo atto d’amore verso il fratello maggiore decide di inserire dove può il suo volto: prima bambino, poi adulto e infine vecchio, sostituendolo ai volti dei traditori cancellati o aggiungendolo dove possibile, confondendolo tra la folla, lì dove quasi nessuno potrà riconoscerlo.
Roman Markin ha anche un altro compito; quello di migliorare l’aspetto di Stalin in fotografie e ritratti o di inserirlo in quadri famosi dove non compare. Un giorno si trova ad aggiungerlo all’interno di un paesaggio bucolico su una tela di Zacharov. È proprio qui, nel luogo raffigurato da questo dipinto, che si svolgono e intersecano le numerose storie narrate in La confessione di Roman Markin, che illustra anche uno spaccato di storia dal 1937 fino ai giorni nostri passando da Leningrado, per la siberiana Kirovsk, fino alla Cecenia.
La confessione che ha dovuto fare Roman Markin è solo la prima di una serie di storie toccanti e piene di pathos. I racconti narrati in questo libro si intrecciano alla perfezione l’uno sull’altro. I periodi storici che si attraversano con la lettura sono legati alle storie dei loro protagonisti: dalla ballerina esiliata in un campo di prigionia che Roman aveva solo parzialmente cancellato da una fotografia, a Galina, la nipote della ballerina che rimpiangerà sempre il suo primo amore, Kolja, nonostante la vita le abbia riservato un trattamento “di favore” fin quando un commento troppo esplicito su Putin la costringerà al rimpatrio. Altre storie sono narrate via via fino a incontrare il nipote di Roman Markin che riuscirà a ricostruire la storia della sua famiglia, che sarebbe stata certamente destinata a sparire senza l’opera dello zio.
Approfondimento
Consiglio vivamente La confessione di Roman Markin, perché è un libro che ho letto tutto d’un fiato. L’ho trovato a tratti struggente, profondo e pieno di umanità, con alcune sfumature addirittura divertenti. Si scopre la necessità di conoscere il proprio passato, di sapere cosa è accaduto davvero per poter individuare l’essenza più pura di sé stessi.
Leggendo La confessione di Roman Markin si capirà che alla fine tutto torna, anche i dettagli che sembrano di poco conto saranno invece parte integrante della storia. Il libro è scritto molto bene, la lettura è scorrevole e accattivante. Anthony Marra ha dimostrato con i suoi personaggi coraggiosi che se un sistema tirannico può fare di tutto per cancellare un passato a lui scomodo, saranno sempre gli uomini con i loro ricordi a far sì che nulla sia dimenticato.