
Autore: David Whitehouse
Pubblicato da Sperling & Kupfer - Marzo 2016
Pagine: 301 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Pandora

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Un bambino di dodici anni, orfano di madre, picchiato dal padre e maltrattato dalla nuova fidanzata di lui, riesce a superare il dolore provato archiviando e catalogando tutto quello che lo circonda nella speranza che un giorno, al ritorno della madre, possa farle rivivere tutto quello che si è persa da quando se n’è andata.

Era stata Gee Nusku a imbiancare quei soffitti, a stendere la moquette su quei pavimenti. Per Bobby lei e quella casa erano tutt’uno, le pareti la cassa toracica entro cui albergava il cuore della madre. E lui l’avrebbe mantenuto pulsante fino al giorno in cui il proprio non avesse cessato di battere.
Bobby è solo un bambino di dodici anni che vive con il padre e la nuova fidanzata, dopo che la madre se n’è andata. Il suo dolore è fortissimo e per questo inizia a catalogare e archiviare tutto quello che trova in giro per poter raccontare un giorno alla madre tutto quello che è successo in sua assenza. In questo modo David Whitehouse racconta il dolore di un bambino maltrattato, trasmettendo al lettore la sensazione di perdita. Perdita che si può notare anche nella descrizione della casa vista con gli occhi di Bobby.
«In ogni libro c’è un riferimento alla vita reale», disse Val. «È questo l’elemento comune a tutte le storie. Leggendole le rendi vive, e le cose che accadono li dentro accadranno a te.»
Bobby non ha mai letto libri. Da piccolo glieli leggeva la madre, ma da quando è sparita il padre li ha nascosti in soffitta e da allora non ne ha mai letti. La sua idea era che nei libri accadevano cose che nella vita vera erano impossibili. Solo incontrando Val e Rosa e la loro libreria itinerante, capisce che nei libri ci sono mondi da vivere e vite da vivere e molte di queste sembrano raccontare la sua vita, perché nei libri c’è un po’ di realtà e nella realtà c’è un po’ di fantasia.
Con questo rapporto quasi simbiotico che si crea fra Bobby e i libri, Whitehouse vuole trasmettere come la conoscenza può trasformare qualsiasi anima turbata, come può dare la forza di superare ogni dolore, perché immergendosi nei libri si può vedere il mondo da un altro punto di vista.
E così partirono, diretti verso qualcosa di ignoto, qualcosa che fino a quel momento non avevano nemmeno osato immaginare, in quella loro biblioteca ambulante. Era come aprire un libro di cui non sapevano nulla.
I libri sanno anche dare la forza, e questo l’autore lo fa capire raccontando del viaggio che intraprendono, un viaggio che nasce dalla voglia di una donna di salvare un bambino, di liberarlo dalle ingiustizie che deve subire e di cui nessuno se ne accorge, ma che per il mondo esterno invece è un viaggio malvagio, un rapimento. Un viaggio pieno di stenti e di pericoli può diventare una grande avventura alla ricerca della verità. E le verità che verranno alla luce saranno veramente dure da affrontare, specialmente per un bambino di dodici anni, ma Bobby saprà come affrontarle proprio aiutato dai libri.
Approfondimento
L’argomento di fondo de La piccola biblioteca con le ali è piuttosto vasto, dalla difficoltà di crescere una bambina down da parte della madre dopo l’abbandono del padre, il bullismo sia a scuola che fuori scuola, la violenza domestica nei confronti di un bambino, sia fisica che mentale. Argomenti che vengono trattati nella loro complessità con uno stile narrativo molto leggero, usando il linguaggio e il punto di vista di un bambino. Stile che aiuta qualsiasi lettore ad avvicinarsi al libro e ad assaporare una storia meravigliosa di libri, amore, fantasia e viaggi.
La piccola biblioteca con le ali è un viaggio fisico e spirituale che ha fatto conoscere l’autore nel mondo e gli è valso il Jerwood Fiction Uncovered Prize in Gran Bretagna.