
Autore: Valentina Cebeni
Pubblicato da Garzanti - Febbraio 2016
Pagine: 345 - Genere: Narrativa rosa
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narratori moderni

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Elettra vuol fare la giornalista. Vive e studia per questo. Ancora non sa che presto la sua vita prenderà altre strade, realizzando il sogno che ciascuno di noi porta in grembo: conoscere e ritrovare se stessi. Elettra si troverà a scrivere il miglior articolo della sua vita.

In certe notti, il vento porta i nomi di chi abbiamo amato…
Edda è una panettiera dalle mani d’oro. La sua abilità si svolge in cucina, dove crea capolavori culinari per nutrire il corpo e lo spirito dei suoi conterranei. La figlia Elettra la segue con riserbo, apprezzando le capacità indiscusse della sua arte, anche se le sue ambizioni e le sue passioni sembrano viaggiare lontano da quel luogo magico, saturo di profumi e speranze di futuro. E così, quando Elettra si trova suo malgrado a portare avanti l’attività della madre, tutte le sue certezze cadono, avvolte dal dubbio e dal desiderio di conoscere.
Una piccola medaglietta con il nome di un’isola misteriosa e una ricetta saranno i biglietti d’ingresso per un luogo della memoria ancora inesplorato, che riserverà a Elettra enigmi da risolvere e sorprese inaspettate. In questa ricerca Elettra troverà Lea e Adrian, due amori diversi, ognuno dei quali la condurrà a chiudere definitivamente quelle esperienze di vita che l’avevano ridotta a essere l’ombra di se stessa, incapace di assumersi le responsabilità che le circostanze le avevano imposto e paralizzata dagli scenari futuri che le si erano presentati. La ricetta dei pani all’anice, con il profumo e gli aromi di un tempo, risveglieranno la vita di Elettra e i ricordi degli abitanti dell’isola, che, spogliatisi delle abitudini ancestrali, si apriranno ad un mondo più sereno e umano.
Una lettura scorrevole e avvincente. Al principio dei capitoli, le ricette, le protagoniste indiscusse de La ricetta segreta per un sogno, che si legge e si gusta allo stesso tempo. La voglia di mettersi ai fornelli con il libro a fianco è molto forte. La sensazione che il cibo possa unire le storie di tutti noi, per portarle nel mondo con la stessa leggerezza con cui si può mettere un dolce alla finestra perché il suo profumo arrivi in ogni dove, rappresenta una certezza che ci solleva dai pensieri e dalle incombenze quotidiane. Così come è vero l’amore che si vive nella storia. Da quello filiale a quello fraterno, da quello amicale a quello coniugale. L’amore disinteressato che supera il confine dell’imbarazzo e del dubbio per arrivare in fondo al cuore.
Approfondimento
Se Elettra avesse potuto dare un titolo all’articolo più importante della sua carriera, senza inciampare nella retorica, avrebbe sicuramente usato questo: “Nulla succede per caso”. Un titolo composto da poche parole ma efficaci: una serie destinata a essere utilizzata da tutti, visto che sempre più spesso riconosciamo la presenza di qualcuno dietro gli avvenimenti, piacevoli e spiacevoli, della nostra vita.
In La ricetta segreta per un sogno infatti una mano invisibile sembra che scriva gli eventi per i protagonisti: la medaglietta, l’isola, il convento, la Santa, il ricettario, Adrian e Lea sono alcuni dei tasselli che Elettra andrà a sistemare uno vicino all’altro, in modo da realizzare con intelligenza e saper fare il grande puzzle della sua e delle altrui vite. Ad accompagnare i suoi passi, quel filo invisibile che lega le anime che si sono incontrate, quel filo di cui a volte se ne percepisce a stento l’esistenza, altre volte invece vibra con una leggerezza che si distingue solo da un sibilo nel vento ma la maggior parte delle volte quel filo s’infiamma di un calore che si insinua nel petto, facendo battere all’impazzata il cuore: è proprio quello il momento in cui le anime dei nostri protagonisti si stanno cercando. È proprio quello il momento in cui anche il romanzo si lega alle nostre vite, in un intreccio di colori e sapori, di dolori e piaceri che non potranno che farci dire: “non abbiamo scoperto questo romanzo per caso!”
Grazia Maria Zenzola