
Autore: Kate Furnivall
Pubblicato da Piemme - Aprile 2019
Pagine: 409 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook

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Due sorelle legate da un segreto inconfessabile, un regime totalitario che sta espandendo il suo potere e la morte sempre presente nella vita di ogni giorno, come un monito o un avvertimento.

Le vicende di La sorella perduta ruotano attorno a Romy, una ragazza audace e coraggiosa, che “apparteneva al cielo, alle nuvole, alla solitudine dell’aria”. È appassionata sin da piccola al mondo dell’aeronautica ed è diventata presto pilota di aerei, forse per una serie di emozioni che questo tipo di attività porta con sé. Nasconde un credo politico scomodo, in netta contrapposizione con quello che sta succedendo nel mondo: siamo alle porte della Seconda Guerra Mondiale, Franco sta combattendo contro le armate repubblicane in Spagna e Hitler sta progettando la sua ricerca di “spazio vitale” per il popolo tedesco.
Romy inoltre è legata a doppio filo alla gemella Florence per colpa di un fatto accaduto otto anni prima e vero motore di tutte le loro azioni. Due personalità molto diverse e spesso in contrasto, sia per i loro caratteri sia per le idee politiche (Florence è la classica donna d’alta società, accomodante ed educata, a tratti impassibile ma molto scaltra quando serve e precisa sui suoi obiettivi. Inoltre crede nella benevolenza di Hitler nel voler proteggere il mondo dall’invasione russa). L’autrice è capace di farci parteggiare una volta per Romy e l’altra per Florence; nessuna delle due è perfetta nei suoi comportamenti e nelle scelte e questo le fa sembrare più vere e vicine a ciascun lettore. Accanto a loro gravitano altri personaggi legati al mondo politico e con intenzioni e scopi diversi, pronti a combattere tra loro per arrivare al loro personale risultato.
La sorella perduta sembra una “semplice” analisi del rapporto tra due sorelle che dopo essere state le protagoniste di un fatto molto grave si trovano a doverne fare i conti dopo anni di distanza. Le bugie che vi gravitano intorno diventano un pretesto per raccontare questa storia e per proporre al lettore un’analisi critica del periodo storico del primo ‘900, arrivando a una riflessione su quello che è giusto e quello che non lo è. Un racconto veloce e incalzante, capace di lasciarti curioso dopo ogni pagina e di farti ricredere su ogni certezza creata durante la lettura.
Approfondimento
Lo stile semplice e chiaro, i picchi di climax messi al punto giusto e la scelta di interrompere il capitolo sul “più bello” sono attenzioni sagge che l’autrice utilizza per rendere la narrazione curiosa e mai noiosa. La scelta di raccontare le vicende attraverso la vita di una delle due gemelle interrompendo in alcuni punti attraverso l’inserimento del punto di vista dell’altra sorella, sembra da un lato esprimere la preferenza di una delle due e dall’altra dimostrare con forza il legame che condividono.
Le descrizioni che vengono date a ogni personaggio sono molto dettagliate all’inizio e permettono di crearsi un’idea dello stesso, idea che spesso viene cambiata e aggiustata perché non del tutto corrispondente a realtà. L’autrice inoltre lascia dietro di sé alcuni indizi vaghi che potrebbero portare alla soluzione, all’inizio sembrano solo casualità ma alla fine riunendo tutti i fili ci si rende conto della realtà e di come avevamo alcune soluzioni davanti agli occhi.
Altra particolarità dell’autrice è la precisione legata ad alcuni dettagli storici e in particolare le descrizioni dei bombardamenti e della vita sul fronte. La scelta di raccontare scene forti sembra voler dare maggiore forza al punto d’origine dell’intera storia, come se sottolineare gli orrori della guerra possa in qualche modo continuare ad alimentare il ricordo doloroso di un regime agghiacciante.
In ultimo, la scelta di un personaggio femminile che diventa pilota di aerei durante la guerra, totalmente in contrapposizione con la figura della sorella, sembra una presa di posizione chiara da parte della Furnivall, che desidera quasi dare emancipazione e valore alla figura della donna durante la guerra.
Alice Chiesurin