Autore: Nigel Farndale
Pubblicato da Bookme - 2014
Pagine: 480 - Genere: Narrativa Contemporanea, Romanzo storico
Formato disponibile: Brossura
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Allo scoppio della seconda guerra mondiale, due giovani artisti, Charles e Anselm, vengono trovati nudi in una camera d'albergo e immediatamente arrestati. Tenuti lontani per anni, i due barcolleranno, ma non molleranno mai. Il loro amore rimarrà puro e forte come il primo giorno, nonostante i bombardamenti e la fame. Nel 2012, Edward Northcote, un diplomatico inglese, viene rilasciato dopo 11 lunghi anni di prigionia in Afghanistan. Costretto a ricominciare tutto daccapo e a fare i conti con una moglie che non c'è più e una figlia che sembra averla sostituita, Edward cercherà di dare delle risposte alle sue infinite domande e, soprattutto, a capire perché, il padre Charles, ha qualcosa a che fare col suo rilascio.
Non è mai semplice parlare di un libro che ci ha scosso tanto, forse perché le parole per descriverlo stentano a venir fuori, o forse perché certe sensazioni difficilmente possono esser trascritte. La strada tra noi, il nuovo libro di Nigel Farndale, già uscito in Gran Bretagna nel 2013, è un pugno allo stomaco. Un proiettile che punta dritto verso l’obbiettivo, e lo centra. Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale (1939), Anselm, tedesco, e Charles, inglese – entrambi studenti d’arte allo Slade – vengono scoperti nudi in una stanza d’albergo che si affaccia sul Piccadilly Circus. Vengono arrestati: Charles, ufficiale pilota della RAF, viene espulso dall’aviazione per condotta disdicevole e Anselm viene mandato in un campo di rieducazione in Alsazia. La loro è una struggente storia d’amore, di quell’amore puro, vero e… proibito. In un periodo di guerra in cui tutto è possibile, con i nazisti capaci di compiere gli atti più atroci che la mente umana sia capace di concepire, i due giovani saranno obbligati ad assistere a scene orribili e a sottostare ad ordini e regole dettati dalla pura follia.
Solo l’immenso affetto che provano l’uno per l’altro riuscirà a tenerli uniti e, anche quando saranno sul punto di lasciarsi andare, gli darà il coraggio di continuare a sperare, la forza di continuare a cercarsi e ad aspettarsi. Ai giorni nostri (2012), Edward Northcote, un diplomatico inglese, viene rilasciato dai talebani, dopo undici lunghi anni di prigionia, trascorsi in una grotta afghana. Edward torna a Londra, dove con grande sforzo cerca di riprendere la sua vecchia vita, ma tutto, da quando è stato rapito, è cambiato. Sua moglie Frejya, distrutta dal dolore, non c’è più e sua figlia Hannah, che ha lasciato a soli 9 anni, è ormai diventata grande, ed è stata costretta a fare i conti con una madre distrutta dal dolore e un padre assente. Edward rivede Frejya in Hannah, ed ogni volta che la sfiora ha come un fremito, non riesce a gestirsi, teme se stesso. Non riesce a capire dove finisca sua moglie e dove inizi sua figlia. Sono tante, però, le domande che si pone. Vorrebbe capire chi ha pagato il suo riscatto, perché suo padre Charles, chiuso in una casa di riposo, riesce a ripetere solo “Ansie…ansie…ansie..” e, soprattutto, cosa lega suo padre al suo rilascio. Due vicende tormentate e apparentemente distinte, ma unite da un sottile filo invisibile che le porterà, alla fine, a ricongiungersi, mettendo assieme tutti i pezzi divisi da settant’anni di storia.
Amanti dei libri di guerra, La strada tra noi è ciò che fa per voi. Vi ritroverete nelle scene più raccapriccianti, negli inseguimenti e nei bombardamenti, nel sangue e negli odori più acri, negli sfondi disastrati e nelle città rase al suolo, nelle file verso i forni crematori, nella fame e nella sete, nei corpi ridotti all’osso, senza neanche più una lacrima da versare. Ma, non amanti dei libri di guerra, non disperate.La strada tra noi è un libro che fa anche per voi. Già, perché perfino le scene più crude – che inizialmente potrebbero urtare la vostra sensibilità – vi saranno d’aiuto e vi sproneranno a proseguire la lettura. Si, perché dietro l’angolo, dietro le anime disperate e i paesaggi annientati, ci sono (almeno) due fantastiche storie d’amore. Trascinanti, estenuanti, commoventi storie d’amore e di redenzione. Storie di amori che, anche se seppelliti dal fango, dal buio, dal sangue e dagli anni di lontananza, sopravvivono. Resistono. E, una volta riscoperti, tornano più intensi di prima. Nigel Farndale ha creato un romanzo complesso, che sconvolge, cattura, appassiona, ma si fatica a mandar giù, perché certi stralci di storia fanno male, ancora adesso. Come fanno male quelli attuali. E’ straordinario come sia riuscito a metter dentro lo stesso libro così tanti temi, dalla guerra, alla discriminazione, all’amore, all’omosessualità, al rapporto padre-figlia, all’Afghanistan dei giorni nostri. Ha uno stile che incanta, ed è capace di passare da un tono crudo di guerra ad uno tanto dolce quanto straziante di amore: alterna i toni come alterna i capitoli, con una bravura davvero invidiabile.
Un romanzo sfrontato, emozionante, travolgente, che nonostante si basi sulla disperazione, il dolore e la tragedia, riesce comunque a lasciare aperto sempre un piccolo spiraglio di luce, un urlo silenzioso che non ci fa mai perdere del tutto le speranze. Un grande libro.