
Autore: Raphaëlle Giordano
Pubblicato da Garzanti - Gennaio 2017
Pagine: 216 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narrativa moderni

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Mamma, moglie, lavoratrice part-time, figlia, donna insoddisfatta e infelice, con un principio di esaurimento nervoso. Come potrà Camille cambiare il suo atteggiamento mentale nei confronti dell’esistenza e degli eventi del quotidiano in seguito a un incontro del tutto casuale con il simpatico e gentile Claude, “abitudinologo” e “ambasciatore di felicità”? Lo scoprirai tra le pagine di questo nuovo romanzo…

Sprofondata nelle sabbie mobili coniugali, imprigionata in un’esistenza dai meccanismi troppo ben oliati, prendevo coscienza di una vita di coppia insipida che aveva finito con il perdere ogni sapore, come un chewing gum troppo masticato…
Camille è una giovane donna che vive a Parigi. Ha dovuto ridimensionare la sua carriera dopo la nascita del primo e unico figlio, appiattendosi nel ruolo meccanico di moglie e madre senza più ambizioni né slanci vitali particolarmente degni di nota. Un giorno di pioggia battente, per un fortuito caso del destino, Camille chiede aiuto a un gentile signore dopo essersi trovata con l’auto in panne per strada, ennesimo evento sfortunato e avvilente per la protagonista di La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola, giunta ormai al limite della sopportazione. Il signore in questione si chiama Claude e percepisce subito la stanchezza e la tristezza della donna che ha di fronte a sé. Per questo motivo le offre il suo aiuto e le lascia il bigliettino da visita, presentandosi come “abitudinologo”.
Inizialmente, la situazione sembra così bizzarra e fuori dall’ordinarietà alla quale si è abituata che Camille non crede proprio che utilizzerà mai il numero di telefono riportato sul bigliettino da visita, ma la disperazione della sua situazione stagnante e la curiosità, unite alla voglia viscerale di cambiamento, spinge Camille a fare il contrario di ciò che crede razionalmente di non voler fare: chiama Claude per un primo incontro e da lì in poi seguirà le sue indicazioni nei minimi dettagli per raggiungere quella serenità interiore e quella voglia creativa di cambiare alcuni aspetti della sua vita.
Inizia così un percorso composto da piccoli, grandi traguardi. Minuscoli passi costituiti da semplici esercizi quotidiani per smantellare abitudini deleterie, ricominciare a sognare e dire addio a fardelli emozionali facendo pace con il passato, quello che ancora pesa e che lascia spazio a una ruminazione mentale sterile e controproducente.
Grazie a questi piccoli accorgimenti, Camille riuscirà a migliorare anche il suo rapporto con il marito e il figlio, riscoprendosi moglie e madre da un rinnovato e più stimolante punto di vista.
La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola è un romanzo intriso di ottimismo e psicologia positiva, nonché di tutte quelle teorie psicologiche (e non) orientate al cambiamento, alla gestione funzionale ed efficace del proprio tempo (compreso il tempo per vivere) e all’importanza degli obiettivi che stabiliamo nella nostra vita, alla loro auspicabile (e per nulla anacronistica) riformulazione, coerentemente con il cambiamento individuale e valoriale.
Approfondimento
Il personaggio di Camille è rappresentativo di quanto oggi, nell’epoca della complessità e della fluidità, a volte ci si senta talmente tanto disorientati e si diventi così automi da perdere di vista i nostri desideri, obiettivi, valori esistenziali, in virtù della sopravvivenza nella giungla urbana che è “la città”. Dimenticando così il sapore e il valore delle piccole cose: dal profumo della propria casa, al rapporto con il proprio compagno, dal sorriso di un bambino ai sogni nel cassetto ormai dimenticati.
Insomma, La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola è un buon tentativo di diffusione di buone pratiche per giungere alla felicità quotidiana. Il contenuto è buono, ma sviluppato con poca incisività, a tratti infatti il testo è ripetitivo.
Ognuno di noi ha un dovere verso la vita, non crede? Imparare a conoscersi, diventare consapevoli del fatto che il tempo è contato, fare scelte in cui si crede e che abbiano un senso. E soprattutto non sprecare i propri talenti… Camille, realizzarsi è sempre una questione della massima urgenza!
Laura Ventimiglia