
Pubblicato da Nord - Settembre 2016
Pagine: 266 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narrativa Nord

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Quanto sappiamo dei nostri vicini di casa? Quelli che aiutiamo a portare la spesa o incontriamo in ascenso-re o ai quali rivolgiamo soltanto un saluto di gentilezza. Quanti di voi hanno desiderato entrare nelle case altrui almeno una volta nella vita? Se si presentasse l’occasione di trovare un mazzo di chiavi che apre le serrature degli appartamenti di tutti i vostri vicini di casa, rinuncereste alla tentazione o vi lascereste attrar-re dallo scoprire cosa si nasconde oltre quelle porte?

Nel folle piano che avevo in mente, l’appartamento semiabbandonato sotto il mio sarebbe stato il primo obiettivo. Guardai il mazzo di chiavi, ed eccola: una molto più vecchia delle altre, con qualche segno di ruggine, che aspettava solo di essere usata. Le chiavi sono fatte per aprire porte, cassette delle lettere, macchine, sogni. E quella era una chiave triste.
È agosto, il caldo e l’afa arrivano puntuali e regnano sovrani in quella città dove i meteorologi, invece, avevano previsto freddo e pioggia. Siamo a Madrid e il protagonista è un giornalista televisivo e scrittore a cui manca l’ispirazione. Rimasto solo in città, annoiato e unico inquilino del palazzo in Calle de Alcalà, non indugia sul da farsi quando trova il mazzo di chiavi che la sua portinaia ha accidentalmente perso: 14 copie di 14 chiavi che aprono altrettante vite. Ogni notte entra indisturbato in quegli appartamenti rimasti vuoti, perché tutti sono andati via per l’estate. Viene svelato uno ad ad uno, piano dopo piano, cosa si nasconde dietro la vita di quei vicini conosciuti solo superficialmente. Abbiamo Juan, attore mancato che nasconde alla famiglia il suo fallimento, si passa per la casa della signora Margarita colpita da Alzheimer e ormai senza più ricordi, per arenarsi a Simòn, l’inquilino del quinto piano.
L’anno senza estate è un romanzo leggero, scorrevole e ben strutturato con un intreccio tra verità e finzione che coinvolge, lasciando un velo di curiosità. In ogni capitolo, al racconto in prima persona del protagonista ne segue uno in terza che narra le esistenze dei coinquilini. Fuori ogni porta vi sono le apparenze, una volta entrati viene svelata la realtà. Carlos Del Amor però non si limita a questo, ma inserisce una trama di sfondo che unisce tutti quegli inquilini, una tragedia che il protagonista è intenzionato a risolvere. L’intento di Del Amor, però, non è tanto lo svelare il mistero, ma farci riflettere quanto a volte non conosciamo davvero chi ci sta intorno e che l’apparenza inganna.
Approfondimento
…la durata di un ricordo dipende dal suo grado di novità o dalle sensazioni provate in quell’occasione. Ossia, se è qualcosa di poco importante, probabilmente ce ne dimentichiamo in fretta; per questo scordiamo spesso i nomi…
Il protagonista de L’anno senza estate parla poco di sé, non sappiamo molto della sua vita. Alle prese col suo secondo romanzo, che lascia subito in disparte, è deciso ad arrivare fino in fondo a questa storia, come se fosse un aiuto a ritrovare l’ispirazione mancante. Si dedica pienamente a quello che può dare spunto a un altro romanzo, molto più intrigante. Si renderà conto che non conosce davvero quelli che sono i suoi vicini, tra cui Simòn, che da oltre trent’anni, ogni 20 settembre, fa pubblicare sul giornale una lettera d’amore e di rimpianto per Ana, sua moglie morta in un tragico incidente… o forse no?
L’amore non si dimentica, dura negli anni, nonostante possa essere tradito, messo da parte o non corrisposto. Galeotto fu il quadro I tre favoriti viaggiatori di John Francis Rigaud, e la sua protagonista femminile ritratta in mongolfiera accanto a due uomini. Ana, conosciuta attraverso quelle lettere, si rivela essere una donna fragile e misteriosa, con un matrimonio fatto di tradimenti, gelosie e ossessioni.
Gente comune con vite cosi apparentemente semplici che potremmo avere tutti come vicini. Tutti hanno qualcosa da nascondere.
VeryCam