
Autore: Hallie Rubenhold
Pubblicato da Neri Pozza - Luglio 2020
Pagine: 432 - Genere: Biografico
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori delle tavole
ISBN: 9788854520004

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Londra, 1887. Cinque donne, vengono uccise nel sonno, brutalmente. Appartengono tutte al ceto più povero della so-cietà vittoriana e saranno etichettate come prostitute dalla stampa locale, considerate delle reiette, meritevoli della fine atroce che hanno fatto. Il colpevole passerà alla storia come un personaggio quasi mitologico anziché come un as-sassino: tutti lo conosciamo con il nome di Jack lo Squartatore.

Mentre i ricchi si godevano il bel tempo protetti dai parasole e all’ombra degli alberi delle loro tenute fuori città, i senzatetto e i poveri ne approfittavano per creare una sorta di accampamento a Trafalgar Square.
È doverosa una precisazione: questo libro non è un romanzo, non in senso stretto. Si tratta di un documento storico, attraverso il quale l’autrice ci catapulta nel pieno dell’epoca vittoriana, in cui lo sfarzo delle classi ricche è contrapposto all’assoluta indigenza dei ceti poveri, dei lavoratori privi di risorse e di aspettative per poter vivere dignitosamente. Molti di loro dipendevano da lavori talmente saltuari e mal retribuiti che erano spesso costretti a rivolgersi alle workhouses, “deprecabili e avvilenti ospizi di mendicità”, dove uomini e donne si accampavano insieme, infestati dai parassiti, facendo abluzioni mattutine in vasche comuni di acqua perennemente torbida.
Non stupisce che molti preferissero passare la notte all’addiaccio piuttosto che in tali topaie, ed ecco che Trafalgar Square divenne il punto di ritrovo degli indigenti londinesi, in un proliferare di degrado e miseria che avveniva proprio sotto gli occhi della popolazione più ricca.
Questa atmosfera dickensiana, la stessa che ritroviamo magistralmente descritta in Oliver Twist, è quella che dobbiamo immaginare come sfondo della vita delle cinque donne assassinate nel 1887: Polly, Annie, Elisabeth, Kate e Mary Jane. Passate alla storia come prostitute, in realtà erano accomunate da vite di abbandoni e soprusi, ma soprattutto dall’abuso di alcol, una dipendenza molto diffusa a quel tempo, che denota ancor più la loro condizione di persone vulnerabili, esseri invisibili ai margini di una società che non offriva nessuna opportunità ad una donna rimasta sola che spesso aveva come unico mezzo di sostentamento la mercificazione del proprio corpo.
Approfondimento
Non esiste prova che queste donne si siano autodefinite prostitute o che qualcuno nella loro comunità le abbia mai considerate tali.
Chi si aspetta una storia dalle tinte fosche, con macabri dettagli sugli omicidi di Jack lo Squartatore resterà deluso.
L’unico scopo dell’autrice è quello di restituire dignità a cinque donne che per tutto questo tempo sono state considerate solo prostitute. Attraverso un’accurata documentazione, vengono ricostruite le vicende di donne che in primo luogo erano mogli, madri, sorelle, figlie e che fino ad un certo punto delle loro vite hanno fatto del loro meglio per vivere dignitosamente la condizione di povertà in cui versavano. Finché qualcosa è andato storto e si sono trovate sul gradino più basso della società londinese del tempo.
La prosa è accattivante, sebbene molte parti siano appesantite da dettagli storici che si ripetono più di una volta. Malgrado questo, è difficile non parteggiare per queste cinque sfortunate, infamate dai pregiudizi maschilisti e sessisti del tempo e che grazie a questa narrazione l’autrice vuole riscattare.
Si prova una buona dose di disgusto nell’apprendere quanto la discriminazione di genere fosse fortemente radicata nella società vittoriana, soprattutto perché è evidente il parallelismo con le assurde violenze che vengono inflitte tutt’oggi ai danni delle donne in società moderne, ancora basate su disuguaglianze tali da far prevalere la presunta superiorità maschile, che zittisce e umilia la donna senza possibilità di riceve alcun trattamento equo.
Credo che più di tutto, questo sia il messaggio da cogliere. L’indignazione per Polly, Annie, Elisabeth, Kate e Mary Jane si trasforma ben presto nel lettore nell’indignazione per tutte le donne che in ogni luogo, oggi, vengono schiacciate dalla violenza sessista, rimanendo voci inascoltate e troppo spesso sconosciute.
Monica Saliola