Autore: Åsa Larsson
Pubblicato da Marsilio - Novembre 2022
Pagine: 592 - Genere: Gialli
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Farfalle
ISBN: 9788829716531
ASIN: B0BKQY3QKC
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Kiruna è una città molto a nord, in Svezia, è maggio ma la neve ricopre ancora ogni cosa. Le betulle hanno le foglie di un verde brillante e gli animali selvatici girano indisturbati nei dintorni: sembra un'immagine da cartolina. Tuttavia la città ha un mostro che la sta corrodendo nel sottosuolo, una miniera che non può essere chiusa o abbandonata in quanto fonte di reddito per molti degli abitanti. Buona parte della città verrà abbattuta e ricostruita altrove.
Due uomini morti: uno sul vecchio divano di casa sua, l'altro nascosto dentro il freezer della stessa casa da parecchi anni. Durante le indagini vengono riportati alla luce i complessi legami familiari, sia dei morti che dei vivi, rimasti sepolti per molto tempo.
Forse tutti quelli che potrebbero raccontare la verità sono tutti morti. Come la città anche la verità si decompone e si trasforma in polvere. […]
Se lui non fosse scomparso? Di sicuro non avrei fatto il pugile. La morte è una conclusione per il morto, per gli altri è l’inizio di un nuovo capitolo.
Ragnhild Pekkari non è né sorpresa né addolorata quando trova il cadavere di suo fratello Henry sul divano nella fattoria di famiglia. Era un alcolizzato, viveva nella sporcizia e nel degrado e non aveva più contatti con lui da molti anni. Si scopre però che è stato ucciso.
Dopo poco Ragnhild mentre rovista nel freezer di suo fratello, trova un altro cadavere: è il corpo di Raimo Koskela, un pugile che negli anni ‘60 che scomparve improvvisamente senza lasciare tracce. È stato ucciso con un colpo di arma da fuoco.
Il delitto è ormai caduto in prescrizione e non c’è quindi speranza di arrestare un colpevole, ma il figlio di Raimo, Börje Ström vuole comunque conoscere la verità. A questo punto la versione di sua madre secondo la quale Raimo, ubriaco, sarebbe caduto nel lago, non sta più in piedi.
Börje ha sempre avuto un forte legame col padre e quando egli scompare, il ragazzo inizia ad allenarsi per diventare un pugile anche lui e anche perché frequentando la palestra spera di avere notizie sulla sorte del padre.
L’indagine per entrambi i casi viene seguita dalla procuratrice Rebecka Martinsson, che è tanto zelante e agguerrita nel suo lavoro, quanto trascurata e scontenta nel privato. Ha determinazione da vendere, ma nella vita privata c’è sempre un lato oscuro che la fa sentire inadeguata e la depressione pronta a prenderla.. Rebecka non è un personaggio positivo, con la sua tendenza a lamentarsi sempre della sua condizione, allontana le persone. Vive come un tipico poliziotto da film americano, con la casa disordinata e sporca, cibi pronti e perenne stanchezza. Eppure proprio per la sua umanità ci si affeziona subito a lei. Come anche agli altri personaggi che sono molto lontani dall’idea di perfezione, sono umani appunto.
Viene quasi subito stabilito un collegamento fra i due decessi e le attività criminali del Re del Mirtillo, un delinquente coinvolto nella prostituzione, nella droga e nelle frodi finanziarie. Si sospetta anche un coinvolgimento della mafia russa.
I fatti si svolgono nella città di Kiruna, la città più a nord della Svezia, dominata dai monti e dalla neve. È subito evidente il contrasto fra il vigore della natura circostante e la decadenza della città di Kiruna, che sta per essere inghiottita dalla miniera che si trova nel sottosuolo. La città, infatti, gradualmente verrà trasferita in altro luogo e gran parte degli edifici verrà abbattuta: l’umore degli abitanti risente del senso di precarietà che la città trasmette.
Quello che incuriosisce è che il personaggio principale di Le colpe dei padri è Rebecka Martinsson, ma in realtà sono diverse le figure che contribuiscono a creare la storia, infatti, al resoconto delle indagini si alternano le vicende, anche personali, di molti altri personaggi che hanno molto da dire. La descrizione della città e del territorio rende tutto assai interessante per chi come me non ha dimestichezza con la montagna; il ghiaccio, i corsi d’acqua e le montagne sono la scenografia di tutta la storia.
Nel complesso leggere il libro è stato piacevole e i contenuti sono interessanti, soprattutto quelli legati alla geografia e alle abitudini del popolo svedese.
Approfondimento
Nel libro le pagine secondo me più emozionanti sono quelle nelle quali viene descritto il paesaggio fuori città, la neve e lo spesso strato di ghiaccio nonostante sia primavera avanzata, i fiumi che ancora tacciono ma che presto diventeranno tumultuosi, i boschi e gli animali.
Anche la miniera che si trova nel sottosuolo di Kiruna, per quanto sia la responsabile del decadimento della città, ha un suo fascino tanto più perché a Kiruna esiste davvero una miniera nel sottosuolo e davvero gran parte della città è stata trasferita in altro luogo quando è stato chiaro che la miniera rischiava di inghiottirla insieme ai suoi abitanti.
Angela Atzeni