
Autore: Paolo Di Paolo
Pubblicato da Feltrinelli - Ottobre 2019
Pagine: 189 - Genere: Narrativa Contemporanea
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: I narratori
ISBN: 9788807033636

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Quando diventi grande all’improvviso e non sei preparata. Quando devi decidere della tua vita e di quella di altri e non sai quale sia il male minore.

Non posso ancora interrogarmi sul mistero di una vita che diventa la mia vita.
Questo libro racconta tre storie ambientate negli anni 80 a Roma. Tre donne completamente diverse con in comune una vita che sta per nascere. È anche la storia di tre uomini: uno indifferente, uno vorrebbe buttarsi e prendersi le proprie responsabilità ma ha una paura folle di rovinarsi la vita e uno che ha il desiderio fortissimo di essere partecipe di questo meraviglioso evento e che alla fine resta solo.
Luciana è il prototipo della donna in carriera stile anni 80: indipendente, lavoratrice, amici, vita sociale. L’idea di avere un figlio non l’ha mai sfiorata: nel momento che scopre di essere incinta dell’Irlandese decide di proseguire con o senza un uomo accanto nella vana speranza che l’avventura di pochi mesi possa trasformarsi in un rapporto duraturo.
Valentina è una studentessa che si ritrova incinta del coetaneo Ermes e decide di rompere tutti i rapporti con lui. I genitori naturalmente e comprensibilmente vanno nel panico e decidono di decidere per lei, impedendole di crescere prendendosi le proprie responsabilità. Dal canto suo Ermes sa perfettamente che dovrebbe parlare con Valentina per chiarire la situazione, per cercare di trovare una soluzione. Ha troppa paura di prendere la decisione sbagliata per lui? Per loro due? Il padre poi, risulta più immaturo del figlio.
Cecilia è una ragazza alternativa: vive di espedienti, dorme dove capita e si accompagna sempre ad un amico a quattro zampe. Incontra Gaetano che, come lei, non ha nessuno al mondo ma che conduce una vita monotona tra casa-lavoro-qualche amico. E’ un incontro tra due anime solitarie che finalmente finalmente trovato la pace. Lei però non riesce a concepire una vita “normale”. Se ne va senza dire nulla salvo poi tornare da lui incinta. Gaetano capisce che potrebbe, forse, di nuovo avere una famiglia, un nido dove tornare, qualcuno da amare. Gli si accende una speranza: lui sì che vorrebbe il figlio e vorrebbe anche un rapporto duraturo con Cecilia. Vorrebbe quella vita fatta di routine quotidiana che gli ricorda tanto quella avuta con i suoi genitori.
Lontano dagli occhi è un libro che parla di tante storie ma in realtà ne racconta solo una. La paura, l’apprensione di diventare grandi, di prendersi delle responsabilità verso se stessi e verso gli altri. Si parla di adulti che fanno fatica a crescere ed ad accettare che le cose cambino e che le esigenze mutino perché la vita ti sbatte in faccia esperienze bellissime ma anche durissime. Questi bambini che nascono, sono quasi in secondo piano: sono al tempo stesso il cuore e la conseguenza delle storie raccontante. Da loro si sviluppano tutte le vicende dei nostri protagonisti che però sono più preoccupati di come cambierà la loro vita piuttosto che chiedersi veramente cosa sarebbe meglio per questi neonati.
Approfondimento
Lontano dagli occhi è un libro perfetto per tutti, sia per chi è genitore che per chi vorrebbe un figlio ma anche per chi figli non ne ha ma ne vorrebbe, oppure per chi non ne vuole per nulla. Non si tratta di stabilire una regola: ognuno di noi vive secondo le proprie possibilità e i propri desideri. Leggendolo si può capire la difficoltà di fare delle scelte drastiche che possono per sempre cambiare la nostra vita ma anche quella di altre persone. Alla fine del libro si capirà il senso delle storie: la decisione di un attimo può fare la differenza per tutta l’esistenza di un altro essere. Non sempre dobbiamo per forza conformarci a quanto si aspetta la nostra famiglia, i nostri amici, la società. Abbiamo il diritto di sbagliare e di poter anche rimediare. Non tutti nascono per essere genitori: qualcuno proprio non è portato o semplicemente non lo desidera. Un figlio non è mai un errore; lo diventa quando si decide di tenerlo perché così si fa. Ci sono tante persone che non attendo altro che adottare un bambino: che sia una famiglia definita “normale”, che sia un nucleo costituito da genitore 1 e genitore 2, che sia una persona sola che però ha la possibilità e la voglia di crescere e seguire un bambino, nessuno di noi può stabilire chi più diritto di altri. Questo libro ci racconta che la rinuncia di una madre ha creato una famiglia sana e felice.
Darei qualsiasi cosa per passare ancora il mio tempo con Freddie. Se ciò fosse possibile cercherei di avere un ruolo più attivo nella sua vita e, quindi, anche nella sua malattia.
Le combinazioni genetiche si sono impastate con qualcosa di più urgente e necessario, di vitale: stare al mondo insieme.