
Autore: Massimo Recalcati
Pubblicato da Feltrinelli - Marzo 2019
Pagine: 125 - Genere: Psicologia / crescita personale
Formato disponibile: Brossura, eBook

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È possibile spiegare l’amore, dipanarne il filo e svelarne i segreti? Probabilmente no. In queste sette brevi “lezioni”, Massimo Recalcati si propone infatti semplicemente di parlare d’amore, senza mai tentare di ridurre un sentimento così incredibilmente complesso e variegato ad un semplice concetto.
L’incanto dell’incontro implica sempre un mistero. Perché con lui, perché con lei? Cosa custodisce questa incognita, questa X, che ha acceso il mio desiderio?
Inizia tutto da un incontro: fortuito, casuale, accidentale. Un ritardo, un contrattempo, una fila saltata. Sarebbe potuto semplicemente non accadere. Avremmo potuto non conoscere mai quella persona che ha finito per cambiare la nostra vita. Eppure nella ricostruzione che ne facciamo a posteriori finiamo col pensare che, in fondo, fosse tutto già scritto. Incredibilmente, in misura diversa, finiamo un po’ tutti col credere alla predestinazione, magari anche al mito platonico dell’androgino. In fondo è bello pensare di aver finalmente trovato l’altra metà della mela. Cosa ci sarebbe di così strano? Abbiamo semplicemente dato completezza a un “tutto” che era stato diviso. Ed è questo il motivo per cui ci si attacca con le unghie e coi i denti al “per sempre”. Chi vorrebbe rinunciare a ciò che ha trovato dopo tanti sacrifici e delusioni? Chi non si sforzerebbe di difendere quello stato di pace interiore così faticosamente raggiunto?
Ma cosa accade dopo quel primo incontro, quella prima cena, quel primo bacio? Potremmo dire che a un certo punto la magia tende a svanire. Si torna ad avere i piedi saldamente piantati per terra e a guardare con lucidità quello che accade intorno. Sì, siamo felici ma la persona che ci sta accanto è, appunto, una persona. Con il suo bagaglio di pregi e difetti. Come tutti. E allora è possibile che nascano incomprensioni, fastidi, gelosie. È possibile che qualcosa inizi lentamente a incrinarsi lasciando intravedere una spaccatura sempre più profonda.
Ed è in quel momento che s’inizia a delineare chiaramente l’alternativa tra il “durare” e il “bruciare”. L’amore che brucia non dura. L’amore che dura non brucia. Se sentiamo ancora sulla pelle il riverbero della fiamma da cui siamo stati avvolti, siamo portati a pensare che ciò che abbiamo provato sia destinato a svanire rapidamente. Abbiamo vissuto un amore che ha saputo bruciare, infiammandoci ed esaltandoci, e che proprio per questo non poteva che avere una scarsa attitudine alla resistenza.
Dietro a quel primo bacio dato sotto la pioggia, un gelido mercoledì di metà gennaio, davanti a una fila sterminata di cassonetti, scorgiamo ora solo un triste presagio. Ancora una volta ci ripetiamo che era tutto scritto. Anche la fine. Ma è poi davvero così? O dura o brucia? Tertium non datur? Forse no. Perché l’amore non si lascia imbrigliare o incatenare. All’amore non piacciono né le formule né i cliché. L’amore vuole essere libero di scombinarci la vita e stupirci. Libero di scombussolare tutti i piani. Libero di contraddire le nostre teorie. Libero di dimostrarci che può anche durare e bruciare. Forse anche “per sempre”.
Approfondimento
Sono tanti (tanti, tanti, tanti) gli artisti che hanno raccontato l’amore. L’hanno scritto, dipinto, cantato, fotografato… ne hanno dato una loro visione. Ci hanno permesso di vedere quel sentimento attraverso i loro occhi e di confrontare le nostre esperienze con le loro. E c’è qualcosa di straordinario nel leggere Proust, Neruda, Knausgard, Sartre… ritrovando nelle loro parole un pezzo di noi: un’emozione, una paura, un’immagine che sentiamo nostre.
Ci vediamo raccontati e descritti con incredibile precisione. È nostro il turbamento angoscioso di cui sta parlando Proust. È nostra la gioia descritta da Knausgard. E questo ci ricorda ancora una volta come l’amore sia universale. Perché, nonostante il nostro bisogno di affermare quanto il sentimento da noi provato sia unico e irripetibile, in realtà non è affatto così. L’amore esiste, fortunatamente, per tutti. Noi non possiamo fare altro che viverlo o, come fa Massimo Recalcati nelle pagine di Mantieni il bacio, provare a raccontarlo nelle sue diverse fasi e nelle sue mille sfaccettature.