Autore: Melissa Daley
Pubblicato da Tre60 - Ottobre 2016
Pagine: 251 - Formato disponibile: Copertina Rigida
Collana: Narrativa Tre60
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Molly è una gatta in cerca di una padrona, Debbie, una donna alle prese con una nuova vita. Quando le loro strade s'incrociano, entrambe scoprono che le cose possono cambiare.
Avrei sempre provato rimorso per come avevo trattato quel gatto, ma da quel giorno in poi Debbie doveva essere la mia priorità.
Molly è la gatta di Margery, un’anziana signora della periferia inglese. Come tutti i gatti che si rispettino, passa le sue giornate in panciolle sul davanzale, in attesa della pappa e delle coccole al profumo di lavanda della sua padrona. Ma Margery perde colpi: si scorda di tutto, si confonde facilmente e talvolta pare non riconoscere nemmeno la sua amata Molly, finché un giorno il figlio la costringe a lasciare la propria casa e, insieme a lei, anche Molly viene sfrattata. Per la nostra gattina inizia così un viaggio cupo e faticoso: fra street food felino, mici mafiosi e prove di sopravvivenza, la sua determinazione la porterà a incrociare il destino di Debbie, la titolare di un caffè nei pressi di un cimitero. Con mosse melliflue, Molly si ritrova con una nuova padrona alle prese con una nuova città, gli affari che non vanno e un’adolescente difficile. Ma il futuro è pieno di possibilità, e talvolta un amico a quattro zampe è tutto quel che serve per trasformare una vita.
Molly. La gatta che sapeva amare è un libro rassicurante. La scrittura scorre lineare sulla pagina, forse un po’ troppo, ed è costellato da un succedersi di quei piccoli avvenimenti che nella vita di ognuno appaiono come tragedie. Il viaggio della Molly randagia ha il sapore del romanzo picaresco: mille peripezie e la caparbietà di affrontarle una per volta portano alla trasformazione della giovane micia – narratrice e coprotagonista – in un gatto adulto. Il suo incontro con Debbie, poi, ce la presenta nei toni dell’angelo custode: sono le sue mosse furbe e calcolate a dare continuità allo svolgersi della vicenda e senso alle azioni degli umani. Molly è il filo conduttore del romanzo, che con il suo amore e la sua fedeltà regala un nuovo inizio a chi ha voluto prendersi cura di lei.
Approfondimento
Il gatto-narratore, riprendendo un elemento tipico della fiaba, è qui presentato come l’animale-guida che, con le sue buone azioni, guida le vite degli umani. L’idea, che ben si presta a rielaborazioni di ogni tipo, tuttavia, non è sviluppata in modo originale: c’è parecchia confusione fra l’umanità e l’animalità della gattina, la narrazione scorre lenta, come le giornate feline della protagonista, e gli esseri umani sono presentati in modo piuttosto stereotipato per quanto filtrati dall’affetto che Molly prova per loro, e il buonismo fine a se stesso regna sovrano.
Molly. La gatta che sapeva amare è una narrazione leggera che non lascia spazio a sconvolgimenti di sorta. Un perfetto romanzo rosa in chiave felina, profuso di buoni sentimenti, dove il colpo di scena non è previsto e lieto fine è sempre dietro l’angolo: il libro perfetto per chi ama le piccole avventure di ogni giorno, la nostalgia di casa e le fiamme che crepitano nel camino.
Deborah Ricetti