Autore: Martin Amis
Pubblicato da Einaudi - Giugno 2023
Pagine: 496 - Genere: Narrativa
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Einaudi tascabili. Scrittori
ISBN: 9788806262242
ASIN: B005VOHCTW
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John Self sta vivendo a pieno il XX secolo: auto veloci, sesso, alcol, droga ma soprattutto soldi.
“[..] io i soldi ce li ho, a mucchi, e sto per farne a palate. Che cosa mi manca? Che cazzo d’altro può esserci?”
Money – o forse dovremmo dire “Bad” Money – è tutto quello che John vuole, tutto quello che John ha. Ma è davvero abbastanza? O gli eccessi che vive giornalmente e che ormai hanno devastato il suo corpo e la sua anima non sono altro che un castello di carta sul punto di prendere fuoco e ridursi in cenere?
Ho picchiato delle donne. Sì, lo so, lo so: non è bello. Per assurdo che possa sembrare, è difficile farlo, in un certo senso. Tu l’hai mai fatto? Ragazze, signore, ne hai mai menata qualcuna? Mica facile. Un passo importante, specie la prima volta.
Dopodiché, però, diventa sempre più facile. E dopo un po’, picchiare una donna ti viene facile come bere un bicchier d’acqua. Ma credo che dovrei smettere.
John non ha peli sulla lingua, racconta la sua vita dirigendosi direttamente al lettore, rompendo quella tanto riverita quarta parete come solo chi pensa di avere tutto può fare. Ci racconta dei suoi eccessi, della sua violenza come se ne fosse orgoglioso, come se quella fosse la controprova che si è realizzato, che ha raggiunto ciò che tanto desiderava.
Ciò nonostante, non c’è cifra abbastanza elevata, superalcolico abbastanza forte o donna abbastanza provocante da saziare la sua sete di dipendenza che lo spinge ad andare oltre anche ai suoi stessi eccessi, finendo con il perdere il contatto con la realtà e la percezione stessa di sé.
Martin Amis si riserva un posto di tutto rispetto nel romanzo, forse nemmeno poi così distante dalla realtà: uno scrittore che vive con il minimo indispensabile, e che, contrariamente a John, non ha il minimo interesse per tutto ciò che sembra essere invece indispensabile al protagonista di questa vicenda.
Che poi alla fine John Self fa quasi tenerezza preso com’è da questo turbine di violenza, smania di denaro e consumismo, che non si rende conto delle atrocità che commette e lascia dietro di sé un’inaspettata scia di affetto verso le persone tanto sfortunate da incrociare il suo destino. Tanto da trovare Martina, una sofisticata e acculturata donna della New York bene che quasi inspiegabilmente, sembra aver scelto come missione la redenzione di John dalla sua vita di eccessi a colpi di uscite a teatro e letture di classici della letteratura.
Approfondimento
Money è un romanzo divisivo: da un lato lo stile narrativo è estremamente confuso, tanto da rendere difficile per il lettore stare al passo con il filo narrativo – o intravedere del tutto un filo narrativo. Dall’altro va detto che, se dovessi pensare a John Self, questi non potrebbe far altro che pensare con questa stessa logorrea e attitudine alla divagazione.
La crudezza di certe immagini ricorda quasi American Psycho: dopotutto non servono sangue e omicidi per rappresentare la brutalità del ventesimo secolo. Tuttavia, la netta differenza è che il protagonista di Money prova in tutti i modi a non svanire prigioniero della sua stessa follia, dei suoi stessi eccessi. Riuscendo per brevi momenti a riemergere e provare a trovare la salvezza oppure, raggiungendo la consapevolezza che per lui non ci potrà essere alcuna salvezza, tentando quindi l’unica via d’uscita che gli resta: il suicidio.
Ogni giorno di vita esige piccole dosi di calore e dolcezza. Lasciando il tepore delle lenzuola, l’anima arida ricerca lo spettro del dolce nella tisana del mattino.
John ci parla della dolcezza, dell’amore romantico, in una maniera che solo chi ha sempre vissuto la violenza sa fare. Una sorta di legge del contrappasso per cui tramite la descrizione di atrocità sentimentali, che sfociano nello stupro e nella violenza domestica, ci viene raccontato tutto ciò che l’amore non è, e tramite questo, tutto ciò che l’amore dovrebbe essere.
Trovo che Money sia un romanzo altamente introspettivo, che riflette su temi rilevanti della società odierna quali il consumismo divorante di ogni bene che crediamo possa avere un valore di qualche tipo: soldi, successo, sentimenti. E tramite questa smania di accumulare e consumare ci sia svelato quanto poi tutto ciò che davvero è importante non sia acquistabile.
– Sì, come va? Stai sempre con lei? State insieme?
Riflettei. Poi risposi, o forse una delle mie voci rispose per me:
– Non saprei. Voglio dire, si può stare insieme a qualcuno e sentirsi soli lo stesso.
Roberta Mezza