Autore: Chiara Tagliaferri, Michela Murgia
Pubblicato da Mondadori - Settembre 2019
Pagine: 240 - Genere: Narrativa Contemporanea, Femminista
Formato disponibile: Brossura, eBook
Collana: Strade blu. Fiction
ISBN: 9788804717119
ASIN: B07VKMZ9Z3
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Dieci donne, discendenti ideali della Morgana arturiana, rivoluzionarie, controcorrente, forti, ognuna impegnata nella lotta contro il pregiudizio e nella dura battaglia per affermare la propria individualità contro tutto e tutti. Le dieci protagoniste sono state scelte per non soffrire della cosiddetta “Sindrome di Ginger Rogers”: non hanno mai pensato di dover raggiungere gli stessi obiettivi degli uomini ma con più fatica, semplicemente non hanno scelto di gareggiare come atlete solitarie pronte a correre la loro difficile corsa verso l’affermazione di sé.
In questo libro ci sono donne che la sindrome di Ginger Rogers non l’hanno mai avuta e ai loro traguardi ci sono arrivate lo stesso. Sono mistiche guerrafondaie, fantasmi che si aggirano nella brughiera, bambine ciniche, pornostar col cervello, atlete scorrette, regine del circo della vita, stiliste straccione, estremiste della ferita come arte, architette senza compromessi e icone trasgressive contro tutti i canoni.
Moana Pozzi, Santa Caterina, Grace Jones, le sorelle Brontë, Moira Orfei, Tonya Harding, Marina Abramovic, Shirley Temple, Vivienne Westwood, Zaha Hadid: sono queste le dieci protagoniste del romanzo. Apparentemente donne che non hanno niente in comune, ma che in realtà sono legate da un potente fil rouge: la sfida al conformismo e al pregiudizio. Ognuna di loro ha dovuto lottare, in epoche diverse, per affermare la propria individualità e per essere se stesse contro chi le voleva solo madri o spose, sottomesse al potere maschile o semplicemente a chi voleva imbrigliare il loro formidabile talento.
Morgana è un intreccio di vite che cattura il lettore pagina dopo pagina, fino a trovarsi egli stesso al centro della lotta: chi di noi, infatti, non ha dovuto almeno una volta nella vita sfidare le convenzioni e il pregiudizio? Chi non ha dovuto scegliere la strada più tortuosa, essere additato come strano, sbagliato, pericoloso?
In un mondo dove quasi quotidianamente si parla di donne e femminismo, Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, con una prosa intensa e avvincente, hanno saputo parlarci di donne in un modo originale, mai banale, scegliendo vicende individuali non edificanti e non educative che, però, riescono a farci sentire tutti un po’ Morgana, spingendoci a essere noi stessi, senza paura, lottando, rischiando di farsi male, sfidando convenzioni e pregiudizi.
Approfondimento
Nelle pagine di questo libro è nascosta silenziosamente una speranza: ogni volta che la società ridefinisce i termini della libertà femminile, arriva una Morgana a spostarli ancora e ancora, finché il confine e l’orizzonte non saranno diventati la stessa cosa.
Il punto di forza di questo libro sta tutto qui: nella consapevolezza che, nonostante tutto, quando tutto ci sembra buio e tempestoso c’è sempre una speranza: queste donne, così diverse tra loro, con vicende personali così intense e travagliate, alla fine ce l’hanno fatta. Grazie a loro, e a tutte le Morgane che nel corso della storia hanno continuato la battaglia, le donne, e non solo, possono oggi essere loro stesse e avere la forza per ribellarsi agli ultimi residui di pregiudizio e di conformismo che la società impone.
Madrina ideali di tutte le Morgane è Claudette Colvin, la prima donna di colore arrestata in America nel 1955 per essersi seduta in un posto riservato ai bianchi su un autobus. Claudette aveva 15 anni, aspettava un figlio da un uomo molto più grande di lei, sposato, e quel giorno era solo stanca e decise di sedersi nel posto sbagliato. La vicenda non passerà alla storia, come la più famosa disobbedienza civile di Rosa Parks, semplicemente perché, come sottolineano le autrici, “per arrivare al successo le donne devono dimostrare non solo di averlo raggiunto, ma anche di aver voluto arrivarci con il massimo dell’impegno possibile e di averlo meritato nonostante gli ostacoli”.
Diciamoci la verità, siamo tutti un po’ Morgana, basta solo avere il coraggio di esserlo fino in fondo.
Ilaria Zapponi